
Parole di Vita
Meditazione del 31 luglio 2018
"Ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto Egli ha dato il diritto di diventare figliuoli di Dio; a quelli ,cioè che credono nel suo nome." (Giovanni 1:12)
ESSERE ADOTTATI
L'apostolo Giovanni che si appoggiò con la testa sul seno di Gesù, fino ad ascoltarne i Suoi battiti, aveva fatta la meravigliosa esperienza della potenza salvifica in Cristo, il quale desidera che tutte le persone del mondo siano salvate. Naturalmente, molti pensano che la salvezza si possa conseguire attraverso buone opere, appartenere ad una religione, essere delle brave persone e così via. In realtà Gesù non ha insegnato nulla di tutto ciò; anzi Egli si è presentato come il Salvatore del mondo, e attraverso il Suo sacrificio, ha fatto sì che ogni persona, potesse prendere coscienza che nessuno di noi può essere salvato per propri meriti, altrimenti, ognuno potrebbe vantarsene. Il merito della Salvezza avviene unicamente per il perdono di Gesù.. Solo un Dio misericordioso poteva provvedere una simile e grande Salvezza, al punto di darci il diritto di essere chiamati Suoi figli; questa promessa è per coloro che lo ricevono nella loro vita. Hai ricevuto Gesù come Salvatore nel tuo cuore? Egli desidera darti il perdono dei peccati e la vita Eterna. Segui l'esempio di quanti gli sono ubbidienti ed anche tu diventerai un figlio di Dio.
Meditazione del 30 luglio 2018
"Gesù le disse: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?" (Giovanni 11:25,26)
EGLI VIVE
La risurrezione è la vittoria di Cristo sulla morte, sul male: è stata confermata da molti e proclamata fin dagli albori del cristianesimo. La salvezza in Gesù Cristo non avrebbe senso, se Cristo non fosse risorto. "Se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede." (I Corinzi 15:14) Ma la morte ed il diavolo sono stati vinti dal ritorno alla vita di Cristo: questo significa che anche noi risusciteremo un giorno come Lui. "Perchè se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua." (Romani 6:5). Quando abbiamo ricevuto Gesù nel nostro cuore, siamo uniti a Lui in modo intimo e profondo e "siamo un solo spirito con Lui" (I Corinzi 6:17). La nostra vita giornaliera consiste nel lasciarLo vivere in noi. La potenza della risurrezione deve comunicarsi alle nostre vite non con atti di potenza, straordinari, ma si deve riprodurre in qualcosa del carattere di Gesù, la Sua dolcezza, la Sua umiltà, la Sua purezza, il Suo amore instancabile.
Meditazione del 29 luglio 2018
"Chi dubita rassomiglia a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là." (Giacomo 1:6)
DUBBI
Quanti dubbi nella nostra vita! Ma dobbiamo porre fede in Gesù sapendo che la soluzione è nelle Sue mani. Ci poniamo tanti "perchè", alcuni vengono meno e rinnegano Gesù, altri, pur avendo fatto diverse esperienze con il Signore, in determinate circostanze, non accettano il piano di Dio per loro. Qualcuno dirà: "Se tutti si scandalizzano, io no!" Sei più forte di Giobbe? Di Pietro e di Giovanni? Nessuno si dimostri eccessivamente sicuro di sé. Se c'è qualche punto oscuro di cui non sai spiegarti il perchè, non creare un ostacolo tra te e Gesù, va a Lui direttamente, confessa i tuoi dubbi ed Egli ti chiarirà i motivi. L'odio dei parenti verso chi ha creduto in Gesù, la preghiera non esaudita, la crisi economica, la solitudine e tanti altri eventi possono farci scoraggiare. L'amore vince ogni cosa. Chi conosce Gesù, Lo ama e sa distinguere il bene in ogni circostanza negativa. Qualsiasi cosa avvenga nella vita, non preoccuparti. Abbi fede in Gesù, Egli ti sta preparando per la Sua gloria. Nei tuoi problemi ricorri sempre e soltanto a Lui!
Meditazione del 28 luglio 2018
"La lampada del corpo è l'occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato." (Matteo 6:22)
DOVE SI POSANO I NOSTRI OCCHI?
La pubblicità, facendo ricorso a qualsiasi mezzo di comunicazione, fa tutto il possibile per attrarre l'occhio umano, seducendolo con immagini suggestive ed audaci. Molti vengono attirati e rimangono nel laccio proprio per aver indugiato troppo a lungo su determinate immagini. Tutto quello che attira la nostra attenzione ed il nostro interesse, in contrasto con la Parola e la volontà di Dio, è deleterio e pericoloso. Come cristiani abbiamo l'unico scopo di ubbidire al Signore, che saprà indicarci dove fissare lo sguardo. Dovremmo guardare solo a Gesù.. I discepoli Lo videro guarire i malati, trasfigurato, grondante di sangue dalla croce, nella gloria della risurrezione ed infine Lo videro ascendere al cielo per essere il loro ed il nostro intercessore presso il Padre. I discepoli impararono molto bene questa lezione. Infatti Pietro davanti al Sinedrio disse: "Non possiamo non parlare delle cose che abbiamo vedute". Non distogliamo i nostri occhi dal cielo e per fede continuiamo a riguardare a Gesù, mirando anche "le campagne bianche da mietere", fino al giorno beato in cui vedremo il Signore faccia a faccia.
Meditazione del 27 luglio 2018
"E Abramo rispose: "Figliuol mio, Iddio se lo provvederà l'agnello per l'olocausto". E camminarono ambedue assieme." (Genesi 22:8)
DIO PROVVEDE
C'è nella vita di molti la paura costante del domani, l'ansia che le cose possano non andare secondo le nostre aspettative, secondo i piani che ci eravamo proposti. Spesso non riponiamo in Dio quella fiducia della quale Lui ha bisogno per operare. La nostra vita dovrebbe essere arresa nelle mani del Signore, sapendo che Egli provvederà per essa, al nostro sostentamento e alle nostre necessità. Questo non vuol dire che dobbiamo metterci con le mani conserte e vivere pigramente. Dio vuole degli operai attivi che operino secondo i Suoi comandamenti. L'aiuto di Dio non ci deve indurre a non occuparci delle faccende di ogni giorno ma, al contrario, ci deve dare la forza di sapere che in qualunque situazione Dio è al nostro fianco pronto a darci quello di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo renderci conto che il Signore provvede per ogni nostra necessità, se noi ci confidiamo in Lui e ci abbandoniamo nelle Sue mani. Lasciamoci guidare da Dio nella nostra vita e i nostri sentieri saranno appianati, noi vedremo la Sua gloria e lo ringrazieremo di ogni cosa che Lui farà.
Meditazione del 26 luglio 2018
"Egli rispose: 'Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso'." (Luca 10:27)
COME TE STESSO
Non ci sono mezze misure quando una persona ama. Non si può amare a metà, come non si può odiare mai una persona solamente un poco. L'amore come l'odio sono due sentimenti che si contrappongo e in un certo senso si assomigliano. Quando si ama veramente lo si fa con tutto il cuore, tutto il nostro essere è preso da questo sentimento che ci sconvolge positivamente, ci travolge, ci fa sentire diversi. Ma possiamo amare solo se abbiamo profondamente compreso l'amore del Signore per noi: "Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna". (Giovanni 3:16). Ecco perché il primo comandamento è quello di amare Dio con tutto noi stessi. Della famiglia di Lazzaro è detto che Gesù l'amava, ma anche Maria, Marta e lo stesso Lazzaro amavano il Maestro. L'amore del Signore deve necessariamente incontrarsi con il tuo. Caro lettore, ami il Signore con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza, con tutta la tua mente?
Meditazione del 25 luglio 2018
"Chi ha creduto a quel che noi abbiamo annunziato? E a chi è stato rivelato il braccio dell'Eterno?" (Isaia 53:1)
COME PICCOLI FANCIULLI
Gesù, prima di ascendere al cielo disse ai Suoi discepoli: "Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo ad ogni creatura". Nella Bibbia è scritto che Dio ha deciso di salvare attraverso la pazzia della predicazione. La prima domanda di questo versetto è: "Chi ha creduto a quello che abbiamo annunciato?" C'è un tesoro immenso che Dio mette a disposizione di noi uomini: salvezza dell'anima, guarigione fisica, protezione divina, eterna comunione con Lui. Per potersene appropriare occorre credere a quello che ci è stato annunziato. Ai tempi di Gesù diverse persone credettero al messaggio da Lui presentato, ma la maggior parte continuava a vivere senza Dio e senza speranza. L'altra domanda è: "A chi è stato rivelato il braccio del Signore?" Chi crede vede il braccio dell'Onnipotente muoversi in suo favore. Un giorno Gesù disse: "Ti ringrazio Padre perchè hai nascosto queste cose ai savi e agli intendenti, ma le hai rivelate ai piccoli fanciulli". Con la semplicità dei fanciulli avviciniamoci a Dio, crediamo alla Sua Parola e realizzeremo, giorno per giorno che Dio si prende cura di noi ed il Suo braccio è disteso a nostro favore!
Meditazione del 24 luglio 2018
"Il Signore gli disse: "Io sono il Signore; dì al faraone, re d'Egitto, tutto quel che dico a te". Mosè rispose, in presenza del Signore: 'Ecco, io non so parlare; come vorrà darmi ascolto il faraone?'" (Esodo 6:29,30)
BUONI ORATORI
Oggi viviamo in un mondo dove ognuno fa sfoggio delle proprie qualità o della propria forza per imporsi. Purtroppo, anche in seno alla cristianità si può notare chi cerca di mettere in evidenza la proprie presunte doti spirituali, facendo della propria eloquenza e persuasività il fondamento della vita e del ministerio cristiano. Un giorno, al tempo della schiavitù di Israele in Egitto, Mosè, chiamato da Dio per un grande compito, ritenne di non saper parlare. Oggi ci sono alcuni che si ritengono oratori e che usano un eloquio ornato e seducente, che troppe volte purtroppo, si rivela vuoto e finalizzato soltanto a far leva sulle emozioni dell'uditorio. Oggi, Dio per sopperire alle nostre incapacità, non mette qualcuno al nostro fianco (come fece con Mosè), bensì dentro di noi: lo Spirito Santo che potrà parlare per mezzo nostro, se soltanto saremo disposti a lasciarci guidare totalmente da Lui. I messaggi da parte di Dio non saranno necessariamente forbiti ed eloquenti, ma riusciranno, se annunciati con "timore e tremore", a compungere il cuore di chi ascolta.
Meditazione del 23 luglio 2018
"Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!" (Genesi 4:7)
BENE O MALE!
Dio ci invita ad agire bene, a lasciarci guidare dalla Sua mano amorevole. Il peccato è sempre in agguato per colpirci, per farci cadere, per allontanarci da Dio. A volte siamo sordi al richiamo del Signore che ci dice di fare la Sua volontà, che ci invita ad allontanarci dal male e a fare il bene che Dio ha preparato per ciascuno di noi. Spesso siamo propensi a dare la colpa agli altri o alle circostanze in cui viviamo, ma dovremmo renderci conto che se facciamo del male, la colpa è solo nostra e non ci possiamo nascondere dietro nessuno se non agiamo secondo la Parola di Dio. Dio ci chiede di abbandonare la via del male e di fare il bene. Siamo noi che dobbiamo decidere di camminare per la via che conduce al Signore e non per quella che conduce al male. Dio non obbliga nessuno, ma è quella voce che è dentro di noi che ci mette le due realtà davanti. Voglia Dio, nella Sua misericordia, aprire i nostri occhi e il nostro cuore alla Sua Parola!
Meditazione del 22 luglio 2018
"Or essendo Gesù nato in Betleem di Giudea, ai dì del re Erode, ecco dei magi d'Oriente arrivarono in Gerusalemme dicendo: Dov'è il re de' Giudei che è nato? Poichè noi abbiamo veduto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo." (Matteo 2:1-2)
I MAGI
I Magi, divinamente ispirati, erano venuti a conoscenza della nascita del nuovo Re. Il desiderio dei Magi era quello di conoscere Gesù per adorarlo. Il fatto più strano è che Erode non era a conoscenza nè della nascita né del luogo in cui sarebbe dovuto nascere il nuovo Re. Questo ci ricorda che non basta nascere e vivere in un paese religioso, non basta neppure essere a contatto con i più importanti capi religiosi per conoscere il piano di Dio. Occorre soltanto porsi all'ascolto della voce e della Parola del Signore. I Magi per quanto appartenessero ad una classe colta e godessero di sicuri privilegi, partirono da una terra lontana, viaggiarono per migliaia di chilometri lungo distese sconfinate, con l'unico scopo di conoscere Gesù ed adorarLo. Il comportamento dei Magi è da ammirare, la reazione dei capi sacerdoti e di Erode è da condannare, essi nonostante fossero venuti a conoscenza del luogo dove Cristo era nato, rimasero nel loro turbamento senza trarne alcun beneficio. Grazie siano rese a Dio per tutti coloro i quali, illuminati dalla Sua Parola, si dispongono a cercare il Signore, a trovarLo e poi ad adorarLo.