
Parole di Vita
Meditazione del 29 settembre 2018
"Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona." (2° Timoteo 3:16-17)
UTILITÀ DELLA PAROLA
La stessa Parola di Dio ci insegna che la Bibbia è utile per ammaestrarci nelle buone cose che Dio stesso ha preparato per ciascuno di noi. Dire che le Sacre scritture sono utili alla nostra crescita spirituale è riconoscere la Bibbia come la santa Parola ispirata da Dio. Se così non fosse, la Bibbia sarebbe solo uno dei tanti libri esistenti sulla terra. Ci sono miriadi di manuali che ci insegnano come far funzionare bene tutti gli elettrodomestici e se non leggiamo le istruzioni sicuramente non sfrutteremo al massimo le loro potenzialità. Possiamo considerare la Bibbia come un manuale di istruzione che ci è utile per sfruttare al meglio le benedizioni di Dio. Dio è lì, nella nostra vita, pronto a darci il massimo, ma troppo spesso siamo noi che limitiamo il suo operato, siamo noi che non sappiamo sfruttare tutte le opportunità che lui è pronto ad offrirci. Se solo ci lasciassimo guidare da Lui in ogni cosa, sapremmo come affrontare ogni situazione della vita e soprattutto come uscirne vincitori. Dio vuole darci il suo aiuto, non rifiutiamo quella mano che è tesa.
Meditazione del 28 settembre 2018
"Poiché c'è un solo Dio, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l' incirconciso ugualmente per mezzo della fede." (Romani 3:30)
UN SOLO DIO
C'è un solo metro che alla fine dei tempi servirà per stabilire quale sarà il nostro futuro nell'eternità. Non sarà un metro umano, né una bilancia, né un termometro che potrà darci la misura della nostra santità e quindi della nostra appartenenza al Regno di Dio. Solo Dio ci potrà dare la ricompensa per quello che siamo o non siamo stati. Troppa gente vanta la possibilità di dire e di fare cose che appartengono solo a Dio. Crediamo di sapere e di conoscere tutto, ma solo Dio è colui che sa e che vede perché non scruta solo la superficie ma va in profondità, nelle profondità del nostro cuore, del nostro essere, della nostra vita, scopre le cose nascoste, le cose che non si vedono ad occhio nudo, le cose che solo noi conosciamo, che solo noi sappiamo, ma che non sono occulte a Dio. Tra queste c'è la fede, l'unico mezzo attraverso il quale saremo giudicati. La fede ci dice quanto amiamo Dio, quanto ci fidiamo di Lui, quanto siamo disposti ad abbandonarci nelle Sue braccia. In Ebrei è scritto che senza fede è impossibile piacerGli perché la fede è l'unico mezzo che ci avvicina a Dio e attraverso la fede possiamo comunicare con Lui.
Meditazione del 27 settembre 2018
"Allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio." (Proverbi 2:5)
TIMORE DI DIO
A volte facciamo confusione sui termini che ascoltiamo o leggiamo. Forse siamo più portati a pensare alla parola "timore" come a qualcosa che incute paura. Nella Parola di Dio il termine ha il significato di rispetto, di riverenza, di riconoscenza verso Dio. Il Signore ci invita ad accostarci a Lui con questi sentimenti. Amare Dio non significa temerlo nel senso di avere paura di Lui come un giudice severo pronto a rendere la retribuzione per ogni mancanza commessa. Dio è si un giudice, ma un giudice che comprende, che capisce, che va al di là di quelle che sono le apparenze. Dio guarda al cuore e, davanti a Lui siamo come dei libri aperti, senza segreti, senza la possibilità di nasconderci. Ad Adamo, nel giardino dell'Eden, quando Dio gli chiese dove fosse, non lo fece perché non lo vedeva, ma per metterlo di fronte alle sue responsabilità. Dio sa tutto di noi. Accostiamoci a lui con la riverenza che gli è dovuta. Riconosciamolo come nostro Dio e nostro Salvatore. Chiediamogli quello che ci necessita ed Egli ce lo darà, se conforme alla Sua volontà. Avviciniamoci a Dio con timore, non con paura: Egli è buono!
Meditazione del 26 settembre 2018
"Beato l'uomo che sopporta la prova; perché dopo averla superata, riceve la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano." (Giacomo 1:12)
SOPPORTARE LE PROVE
Tutti sono capaci di guidare un auto su una strada dritta in pianura, ma pochi riescono a farlo nei tornanti delle montagna. Molti si improvvisano marinai della domenica, ma ben pochi riescono a superare le improvvise tempeste. Dio a volte permette le prove e quando ciò accade vuol dire che c'è bisogno in quel momento di uno scossone, di un richiamo per evitarci catastrofi peggiori. Non sappiamo il perché di tante cose, ma se abbiamo fiducia in Dio siamo pronti a dire che tutto coopera al bene di chi Lo ama e accettiamo con serenità ciò che Egli ha stabilito per noi. Le prove non servono a Dio per metterci in difficoltà, ma solo per dimostrare a noi stessi quanto Lo amiamo. Dio sa ogni cosa. Voglia Dio darci quella pace e quella serenità per superare le piccole e le grandi difficoltà della vita, sapendo che alla fine otterremo quel premio che è preparato per noi. Dio ci ama anche se a volte prendiamo i suoi "no" come dei momenti negativi per la nostra vita. Ma poi, se guardiamo indietro ci accorgiamo che quelle sono state le nostre giornate migliori perché ci hanno avvicinato di più a Dio.
Meditazione del 25 settembre 2018
"Abbi pietà di noi Signore figlio di Davide." (Matteo 20:31)
SIA LA LUCE
Siete mai rimasti al buio totale per qualche, se pur momentanea, interruzione dell'energia elettrica? In un istante siamo "diventati ciechi", incapaci di vedere, di orientarci e di prendere una direzione. Ora immaginate una vita con questi disagi. Il racconto biblico in questione narra di due uomini che furono graziati dalla misericordia del Figlio di Davide, cioè dal Signore Gesù Cristo. Uomini che avevano vissuto nel tormento provocato dalla dipendenza da altri e dalla consapevolezza di essere un peso per tutti, sembra un paradosso ma in Cristo hanno visto uno spiraglio di luce e si sono diretti a Lui per avere la Luce. Forse la tua cecità non è fisica, ma di certo senza la Luce Divina si vive nelle tenebre fitte del peccato, della ribellione e sicuramente in un regno che appartiene al padre delle tenebre. Lascia che in questo istante Gesù dica sia la Luce, e nella tua vita risplenderà la verità, la pace e vedrai finalmente tutto quello che fino ad oggi hai solamente immaginato. Più di ogni altra cosa vedrai Gesù come Salvatore, guaritore e vero protettore della vita tua.
Meditazione del 24 settembre 2018
"Mosè pascolava il gregge di Ietro suo suocero, sacerdote di Madian, e, guidando il gregge oltre il deserto, giunse alla montagna di Dio, a Oreb." (Esodo 3:1)
OLTRE IL DESERTO
Quando nella Bibbia si parla di deserto si parla di allontanamento dalla Parola di Dio e da quelli che sono i suoi insegnamenti. In questo brano leggiamo che Mosè conduceva le pecore oltre il deserto e arrivò alla montagna di Dio. Anche noi quando siamo nel deserto non riusciamo a vedere Dio perché troppe cose ce lo impediscono. Il nostro io, le nostre occupazioni, il nostro modo di vedere la vita e di mettere in pratica gli insegnamenti del nostro Padre celeste. Occorre che prendiamo la decisione di camminare per lasciarci alle spalle il deserto e finalmente salire alla montagna di Dio. Questo brano ci fa anche comprendere che per arrivare a Dio occorre fare un cammino, non sappiamo se lungo o breve, ma dobbiamo comunque percorrere quella strada che Dio ha tracciato per ciascuno di noi per arrivare davanti alla sua presenza e goderlo per quello che Egli è. Bisogna rendersi conto che Dio ci guida lungo il deserto della nostra vita e che solo se seguiremo le sue istruzioni potremo arrivare a vedere la fine di questo deserto e non continuare a camminare senza bussola in un mare tempestoso. Dio è la nostra guida.
Meditazione del 23 settembre 2018
"E Iddio disse: Sia la luce. E la luce fu." (Genesi 1:3)
OGNI COSA PROCEDE DA DIO
Ogni cosa procede da Dio. Per una parola di Dio il mondo è stato fatto ed è stato anche fatto tutto quello che in esso c'è. Dio è il padrone assoluto di ogni cosa e ogni cosa è sua, ogni cosa procede da lui ed ha fine in lui. Anche le vite nostre appartengono a lui, ma spesso non ce ne rendiamo conto e agiamo e ci comportiamo come se Dio non esistesse. Invece Dio esiste, c'è ed è sempre presente nella nostra vita, anche quando noi lo rifiutiamo, anche quando noi facciamo finta che non esista, anche quando ci nascondiamo dalla sua presenza. La Parola di Dio ci dice che nessun luogo è sicuro per stare riparati da Lui, ma dice anche che in lui ci possiamo riparare e in Lui possiamo essere protetti. Dio è il nostro padrone, ma è stato pronto a farsi servo in Cristo Gesù per darci quella libertà di cui avevamo bisogno. Andiamo a Dio nel nome di Gesù ed egli ci aprirà le porte del cielo e vivremo per tutta l'eternità con lui. Ma se rifiutiamo il suo invito, se non diamo ascolto ai suoi consigli, presto ci troveremo nelle tenebre e avremo sprecato quelle possibilità che Dio ci dà di goderlo per tutta l'eternità.
Meditazione del 22 settembre 2018
"Allora i maghi dissero al faraone: "Questo è il dito di Dio". Ma il cuore del faraone si indurì e non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come il Signore aveva detto." (Esodo 8:19)
NONOSTANTE GLI OSTINATI, DIO OPERA
È stato sempre così, e in ogni tempo il "Faraone", tipo del nemico delle anime nostre tenterà di ostacolare il popolo di Dio impedendogli di servirLo. Solo di fronte a qualche calamità, molti riconoscono che Dio può fare qualcosa, ma passato il pericolo, si ritorna scettici ed indifferenti come prima. Questo è lo spirito di "Faraone" che abita nell'umanità. Non sono pochi quelli che ricercano solo un miracolo momentaneo, senza interessarsi a ciò che accadrà loro se disubbidiscono al Signore. Dio non si compiace di un "pubblico" di spettatori che assiste alle Sue opere, Egli vuole che l'uomo si converta. Il nemico cerca di ostacolare la diffusione della Parola di Dio, ma nulla può impedire quello che Dio ha già programmato. Faraone dovette riconoscere che Dio è potente. Sappiamo che alla fine dovette cedere e lasciare libero il popolo di Dio, pagando a caro prezzo la sua ostinazione. Che gli increduli ci ascoltino o meno, continuiamo a servire il Signore senza paura. Nonostante "Faraone" noi andremo avanti! Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
Meditazione del 21 settembre 2018
"Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: Uomo di poca fede, perché hai dubitato?" (Matteo 14:31)
UOMO DI POCA FEDE...
Questo rimprovero pieno di amore che Gesù rivolge al suo discepolo Pietro, spesso lo meritiamo anche noi. Il vento violento della prova ci destabilizza in più occasioni. In tali momenti, ricordiamoci di quattro verità essenziali. - In primo luogo, il Signore risuscitato promette ai suoi: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:20). In quel tutti i giorni, sono dunque inclusi i giorni di prova. In secondo luogo, è scritto: "tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio" (Romani 8:28). Gli eventi che ci affliggono e ci fanno piangere, ne fanno dunque anche parte. In terzo luogo: "Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti" (Filippesi 4:6). Forse non ci risponderà immediatamente come ce lo augureremmo, ma siamone certi, Egli lo farà a suo tempo e a suo modo e, nell'attesa, la pace di Dio riempirà il nostro cuore. Infine, ricordiamoci ch'Egli è "il Dio di ogni consolazione, che ci consola in ogni nostra afflizione" (2 Corinzi 1:3-4). A fronte delle nostre difficoltà, le consolazioni del Signore saranno sempre sovrabbondanti.
Meditazione del 20 settembre 2018
"Ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato, e il peccato... produce la morte." (Giacomo 1:14-15)
IL CONTROLLO DEI NOSTRI PENSIERI
Dio ci ha creati con un certo numero di bisogni, di sentimenti, di aspirazioni, che hanno ciascuno la loro utilità: la fame, la sete, l'istinto di conservazione, il bisogno di rapporti sociali, ecc. Possiamo lodare il Creatore per la sua sapienza che ha così provveduto al nostro equilibrio e a quello dell'umanità. Il dramma proviene dal fatto che, invece di vivere nel rispetto delle leggi di Dio, gli uomini vogliono approfittare egoisticamente e senza ritegno di tutti i piaceri che può loro offrire la vita. Il credente vive in un mondo simile. E' aggredito, appena esce da casa, dai manifesti, dalle copertine di riviste, e dagli svariati mezzi d'informazione. Gli adolescenti sono già posti di fronte a tutte queste sollecitazioni e, quante tentazioni per ogni uomo. Perché e come il credente può resistervi? Innanzi tutto è essenziale per ognuno ascoltare gli avvertimenti divini. Cedere alle svariate concupiscenze, alle attrazioni sessuali al di fuori del matrimonio, porta ad ogni genere di inconveniente! "Per chi sono gli ahi? Per chi gli ahimé? " (Proverbi 23:29). Ma come resistere a questa corrente? Solo restando ogni giorno in comunione col Signore!