
Parole di Vita
Meditazione del 02 gennaio 2019
"Nel principio Dio creò i cieli e la terra" (Genesi 1:1)
NEL PRINCIPIO
"Nel principio Dio... " E' con queste parole maestose che si apre il Libro dei libri, la Bibbia (Genesi 1:1). In tutto e dovunque è Dio che comincia. Comincia la creazione, testimonianza della Sua gloria e della Sua sovrana potenza: "I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani" (Salmo 19:1). Egli comincia la storia dell'umanità con la creazione del primo uomo che non è, per quanto si dica, il prodotto di una lenta evoluzione ma una creatura: "Dio creò l'uomo a sua immagine" (Genesi 1:27). È a quell'uomo che Dio comincia a parlare. Lo ha posto in un giardino di delizie raccomandandogli una sola cosa: "Del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare" (2:17). L'uomo ha disobbedito. Dio lo interpella: "Dove sei?". Terribile domanda per un peccatore! E tu, lettore, dove sei? Forse, come Adamo fuggi lontano da Dio e ti nascondi. Che cosa hai fatto? Rispondi lealmente: “Sono colpevole”. E Dio ti mostrerà la croce dove Gesù ha espiato i miei peccati e tuoi.
Meditazione del 01 gennaio 2019
"Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio" (Giovanni 1:1)
NEL PRINCIPIO
All'inizio dei tempi, Dio ha cominciato un'opera tramite la Sua Parola dando inizio così alla creazione. Ha parlato e le cose sono avvenute. Dio disse: "Sia la luce! E la luce fu" (Genesi 1:3). Dio disse: "Produca la terra! E così fu" (Genesi 1:11). In seguito Dio ha parlato al Suo popolo, ai Suoi profeti, ai Suoi servi, ai Suoi figli e ha continuato fino ai giorni nostri. Oggi a distanza di migliaia di anni Dio sta ancora parlando. Questa volta però, lo sta facendo attraverso questo foglietto, ti sta dando l'opportunità di ascoltare la Sua Parola, come era dal principio. Se tu glielo permetterai, Egli si rivelerà a te, e sentirai anche tu la Sua voce. ApriGli il tuo cuore e da Sua creatura diventerai un Suo figlio e la potenza della Sua Parola ti trasformerà, esattamente come ha trasformato le tenebre in luce. Oggi per te può essere un nuovo inizio, con una nuova mente e un nuovo cuore per abbandonarti nelle Sue mani e credere fermamente in quello che Egli ha detto per fare la Sua benedetta volontà.
Meditazione del 31 dicembre 2018
"Di tutte le buone parole che il Signore aveva dette alla casa d'Israele non una cadde a terra: tutte si compirono." (Giosuè 21:45)
OGNI COSA
Quello che Dio promette, mantiene, sempre. Tutto quello che aveva detto a Mosé si compì, dall'Egitto all'arrivo alla terra promessa. Ogni promessa del Signore è una certezza che si realizza nella vita di chi crede in Lui e ha fede che la Sua Parola è verità. Certo non è facile credere in mezzo alle difficoltà, quando sembra che il mondo ci crolli addosso, quando tutto ci appare oscuro e privo di significato, quando non riusciamo a dare un senso alle cose che ci avvengono attorno. Spesso a parole riusciamo a dire di avere fede e di fidarci di Dio, ma all'atto pratico veniamo meno perché non vediamo umanamente una via d'uscita alla nostra situazione. In quei momenti solo la nostra devozione al Signore può venirci incontro. Il nostro carattere, il nostro modo di essere possono essere un ostacolo alla realizzazione delle promesse di Dio nella nostra vita. Per ricevere bisogna credere. Spesse volte Gesù, durante il suo ministero terreno, disse a chi gli chiedeva qualcosa: "Ti sia fatto secondo la tua fede..." Chiediamo a Dio di accrescerci la fede, sapendo che la fede riesce a smuovere le montagne e la fede ci conduce a Lui.
Meditazione del 30 dicembre 2018
"E siccome continuavano ad interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: 'Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei.'" (Giovanni 8:7)
SENZA PECCATO
Le parole pronunciate da Gesù a coloro che volevano lanciare le pietre contro l'adultera ci risuonano nella mente e ci fanno riflettere su quanto siamo pronti a giudicare quello che fanno gli altri senza prima prendere in considerazione quello che facciamo noi stessi. La vita di ogni giorno ci porta a emettere giudizi e sentenze sul nostro prossimo senza considerare minimamente che quelli che stiamo giudicando, probabilmente sono meno peccatori di noi. Siamo portati a considerare gli sbagli altrui giganteschi e i nostri piccoli errori che non sono degni di considerazione. La vita ci porta ad essere severi con gli altri e licenziosi verso noi stessi. Apriamo il nostro cuore e la nostra mente e teniamo a freno la nostra bocca e le nostre mani. Forse tutto questo ci risulterà molto difficile, ma in questo caso possiamo chiedere aiuto a Dio ed Egli metterà nei nostri cuori i sentimenti giusti per riporre sul terreno quella pietra che volevamo scagliare, per poi chiedere perdono a Gesù di tutti i nostri peccati.
Meditazione del 29 dicembre 2018
"Dio il Signore chiamò l'uomo e gli disse: 'Dove sei?'" (Genesi 3:9)
DOVE SIAMO?
Sembra quasi strana l'affermazione che troviamo in questo verso della Bibbia. Dio ha forse bisogno di chiederci dove siamo? Non conosce Egli ogni cosa? Non sapeva benissimo dove fosse Adamo ed Eva e cosa avessero fatto e perché si erano nascosti? Certo che lo sapeva! Dio, in quanto Dio, sa tutto di tutti, ma come se chiedendoci "dove sei?" voglia farci comprendere che è arrivato il momento di fare un punto, un esame di coscienza della nostra vita e domandarci a che punto ci troviamo, cosa vogliamo, e in che direzione stiamo andando. Abbiamo bisogno di riflettere sul nostro cammino e di guardare dentro di noi per scoprire la via che vogliamo intraprendere. Ognuno di noi ha una meta che si è prefissata e aattorno anoi vi sono molte strade, ma per arrivare alla destinazione giusta occorre seguire la via che ci porta verso il Signore. Dio ci indica il cammino, ma a volte cerchiamo strade diverse pensando che siano migliori. Ascoltiamo la voce del nostro cuore che ci parla da parte di Dio e seguiamolo. Egli ci guiderà per la via migliore.
Meditazione del 28 dicembre 2018
"Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore..." (Salmo 77:2)
CERCARE
Quando qualcuno si mette alla ricerca di qualcosa, lo fa nella speranza di poterla trovare. Allo stesso modo, quando cerchiamo il Signore, lo facciamo perché siamo sicuri di poterlo trovare. Anche nella nostra incredulità, anche nella nostra poca fede, sappiamo che Dio esiste, sappiamo che solo Lui può darci quell'aiuto di cui abbiamo bisogno. Quando Lo preghiamo, nel nostro cuore c'è la convinzione che Egli sta ascoltando le nostre preghiere. Le nostre parole non sono pronunciate a caso, ma sono spinte da un sentimento che Dio stesso ha messo nei nostri cuori. Quando durante le afflizioni chiediamo aiuto a Dio, lo facciamo perché abbiamo bisogno di essere consolati. La nostra non è una chimera, ma una certezza nel Suo aiuto. Quando ci rivolgiamo a Lui siamo consapevoli della nostra poca fede, delle nostre manchevolezze e ci sentiamo indegni di chiedere aiuto a Dio, ma la sincerità del nostro cuore ci porta a parlare con Lui e ad aprirci completamente a Lui. Cerchiamo Dio nella nostra vita, cerchiamolo con tutte le nostre forze ed Egli si farà trovare perché per quanto pensiamo che siamo lontani da Lui, Egli è vicino a noi più di quanto non immaginiamo.
Meditazione del 27 dicembre 2018
"Solo temete il Signore e servitelo fedelmente, con tutto il vostro cuore, considerate infatti le cose grandi che egli ha fatte per voi!" (1° Samuele 12:24)
SERVIRE IL SIGNORE
Chi ha timore del Signore? Non certo chi ha paura di Lui!. Avere Timore del Signore significa rispettarlo, amarlo e onorarlo per quello che Lui rappresenta nella nostra vita. Tutta la nostra vita dovrebbe essere imperniata nel cercare di fare quello che Lui desidera da noi. Ma ciò che dobbiamo cercare di fare con maggior vigore è di servirlo con tutto il nostro cuore. Servire il Signore non significa essere suoi schiavi, Egli non vuole schiavi ma uomini liberi che con cuore spontaneo abbiano deciso di dipendere in ogni cosa da Lui e di amarlo con tutto il cuore. In Dio c'è quella libertà che nessun altro uomo ci può dare. Nella vita di tutti giorni, anche nostro malgrado, ci sentiamo costretti a fare qualcosa che magari non desideriamo, a volte ci sentiamo schiavi persino dei nostri pensieri. Dio ci vuole liberi e vuole che ci sentiamo liberi di servirlo con tutto il nostro cuore, non per costrizione, che non servirebbe a nulla, ma nella libertà del nostro cuore. Ci aiuti il Signore a dargli tutto il nostro cuore, e la nostra mente nella più grande libertà e di servirlo come un atto spontaneo della nostra vita.
Meditazione del 26 dicembre 2018
"Tu sei il Dio che opera meraviglie; tu hai fatto conoscere la tua forza fra i popoli." (Salmo 77:14)
MERAVIGLIE
Spesso non riusciamo a vedere quante cose meravigliose ci sono intorno a noi. I nostri occhi sembrano coperti da una membrana che ci impedisce di vedere le cose grandi che Dio ha fatto nella nostra vita e nel nostro mondo. Se guardiamo il cielo vediamo l'opera di Dio, se alziamo gli occhi verso le montagne vediamo la magnificenza del nostro Creatore. Tutto quello che abbiamo intorno a noi ci dice che Dio esiste e che ha operato e continua a operare miracoli dei quali restiamo meravigliati nell'ammirare tanta bellezza. A volte siamo sordi al suo richiamo, sordi alla Sua voce, non ascoltiamo quello che Dio e restiamo indifferenti ai suoi consigli. Dio ci ha fatto conoscere la sua forza e la sua potenza, ci ha dimostrato tutto il suo amore. Quante volte ha parlato al nostro cuore? Quante volte ci ha consolato e ha avuto una parola buona per le vite nostre? Guardiamo a Lui e riconosciamo tutto quello che ha fatto nella nostra vita, tutte le meraviglie che ha compiuto e a questo punto non potremmo fare altro che ringraziarlo di tutto l'amore che ha avuto per noi.
Meditazione del 25 dicembre 2018
"Io non ti lascerò e non ti abbandonerò... Sii forte e fatti animo; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché l'Eterno, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai." (Giosuè 1:5,9)
LA SUA GRAZIA È SUFFICIENTE
Per il popolo d'Israele, "uscire" dall'Egitto era una cosa, tutt'altra cosa era "attraversare il Giordano", poiché ciò significava impegnarsi nella lotta contro le schiere dei Cananei ed affrontare molte difficoltà. Attraversare il Giordano costituiva un arduo passo di fede che la generazione precedente rifiutò di fare. Secondo la logica umana avrebbe comportato il rischio di perdere tutto ciò che si possedeva, compresa la vita stessa. I credenti sono chiamati ad affrontare spesso scelte di fede del tutto analoghe. Una cosa è accettare Cristo come proprio Salvatore, un'altra è accettarlo come Signore della propria vita. Una cosa è essere portati fuori dall'Egitto (figura del mondo), un'altra è passare il Giordano e "presentare i nostri corpi in sacrificio vivente e non conformarsi a questo secolo" (Romani 12:1,2). Poiché il Signore ci precede, sapremo vincere i "giganti" che vorrebbero sbarrarci la strada. La vittoria è assicurata, sia che si tratti di vincere un Faraone, affrontare il Mar Rosso o il deserto, oppure abbattere altri "giganti" come la paura, la concupiscenza, la gelosia o l'invidia.
Meditazione del 24 dicembre 2018
"E tutti quelli che lo toccarono, furono completamente guariti." (Matteo 14:36)
GUARIGIONE
Era la veste che guariva tutti questi ammalati? Sicuramente no! E' la fede quella che può guarire, la certezza che Dio può fare qualcosa nella nostra vita. A volte pensiamo alla guarigione come qualcosa di soprannaturale ed in effetti lo è. Medici e medicine posso curare una determinata malattia, ma la guarigione vera è quella che riporta un ammalato nella condizione precedente alla stessa infermità. Dio solo può fare questo e solo chi crede può ottenere questo tipo di guarigione. Nella nostra vita sperimentiamo diverse forme di malattia, ma tra le peggiori ci sono quelle che oltre ad interessare il nostro corpo, intaccano anche il nostro spirito. Dio ci può liberare da queste nostre infermità, egli ci può dare quella pace interiore di cui abbiamo bisogno. Non un paliativo momentaneo, ma una risoluzione definitiva ai nostri problemi. Rivolgiamoci fiduciosi a Dio e chiediamogli che ci possa dare quello che il nostro cuore desidera, ma sopratutto quello che è secondo la sua volontà. DiamoGli il nostro cuore e Lui lo plasmerà e gli darà riposo secondo la sua benignità. Dio ci chiede solo di avere fede in Lui, il resto sarà Lui a compierlo.