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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Venerdì, 19 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 19 maggio 2023

Priscilla e Aquila … lo presero con loro e gli esposero con più esattezza la via di Dio (Atti 18:26)

UNA COPPIA CRISTIANA

Aquila e Priscilla non soltanto fecero funzionare molto bene il loro matrimonio, ma usarono la loro profonda armonia per sostenere in vari modi la Chiesa del primo secolo. Erano altruisti e coraggiosi: l'apostolo Paolo afferma che rischiarono la loro vita per lui (Romani 16:4). Erano ospitali: in casa loro si riuniva una comunità cristiana (I Corinzi 16:19). Erano disponibili: si trasferirono per ben due volte, lasciando Roma per costrizione (Atti 18:2), decidendo liberamente di unirsi a Paolo nel suo secondo viaggio missionario (v. 18). Erano entrambi dediti alla causa di Cristo, parlavano di Lui e ammaestravano gli altri: Apollo fu invitato a casa loro e qui "gli esposero con più esattezza la via di Dio". Aquila e Priscilla erano davvero un'unità, una squadra inseparabile. Essi appaiono come ben più di due credenti legati dal matrimonio: costituiscono una coppia cristiana. In un’epoca in cui i matrimoni sono inariditi dall'individualismo e distrutti da egoismi irresponsabili, questi due servi della causa di Cristo rimangono una incoraggiante testimonianza per ogni coniuge, un attraente esempio di vita dal quale ogni credente dovrebbe imparare le vie del Signore.

Giovedì, 18 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 18 maggio 2023

C'è ancora qualcuno della casa di Saul al quale io possa far del bene per amore di Dio? (2° Samuele 9:3)

UN CUORE SECONDO DIO

Anni prima, il re Saul aveva tentato in molti modi di uccidere il giovane pastore. Alla morte del re, i suoi discendenti proseguirono per molto tempo la sua lotta contro Davide. Alla fine, però, Davide ottenne pieni poteri e fu stabilito definitivamente come re d'Israele. Mefiboset, un nipote storpio di Saul, era l'unico membro rimasto della famiglia del primo re. Quando Davide lo convocò a palazzo, il giovane fu impaurito, ma il re lo rassicurò subito dicendo sulla sua incolumità. Anzi, gli assegnò tutte le proprietà che erano state di Saul e lo invitò a mangiare alla mensa reale per il resto dei suoi giorni. La generosità di Davide verso Mefiboset è un riflesso della generosità di Dio verso di noi. Mentre eravamo ancora indifesi e nemici, Dio ha offerto il Suo Unigenito per la nostra salvezza, ci ha accolti nelle Sue braccia amorevoli, ci ha dato un posto d'onore e, dopo tutto ciò, Lui stesso si prende cura di noi e delle nostre necessità quotidiane. Ecco perché Davide fu definito "un uomo secondo il cuore di Dio" (cfr. I Samuele 13:14), sebbene i suoi peccati e le sue mancanze non fossero pochi né lievi. Perciò anche noi, mostrando tali sentimenti, possiamo manifestare il cuore di Dio.

Mercoledì, 17 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 17 maggio 2023

Ma io so che il mio Redentore vive e che ... vedrò Dio (Giobbe Giobbe 19:25,26)

UNA FEDE LUNGIMIRANTE

Un ottimo studente di chirurgia aveva sviluppato un forte idealismo che poi perse completamente una volta iniziato il tirocinio. Con alcuni interventi era riuscito a risolvere problemi anche gravi, ma dopo qualche giorno vide morire i propri pazienti per l'insorgere di altri disturbi. Cominciò a pensare che, in fondo, tutto quello che faceva non era altro che un posticipare l'inevitabile. La fede guarda oltre questa vita, nell'eternità. L'idea della sofferenza e della morte può essere, è vero, angosciante. Anche Giobbe fu prostrato dalle prove che gli capitarono; piangeva, si lamentava amaramente fra grandi dolori ed era angosciato da tanti pensieri sulla sua anima. Dio, però, lo condusse amorevolmente a scorgere che, aldilà della tomba, sarebbe stato accolto e ricompensato dal Signore stesso, che avrebbe difeso la sua causa. Egli poteva sentirsi felice perché in cuore suo sapeva che non gli sarebbe capitato nulla di male. Giobbe fece propria tale speranza celeste. Il suo non era un idealismo miope, ma una fede lungimirante. Una fede che guarda a Cristo, potrà sempre mirare lontano è saprà sempre focalizzare l’attenzione su Dio, sulla Sua giustizia, sulla Sua grazia e sulla Sua gloria!

Martedì, 16 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 16 maggio 2023

Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini … empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio (Giuda 1:4)

ATTENZIONE!

Giuda aveva pensato di scrivere della salvezza, ma poi cambiò idea sul contenuto della lettera e inviò un avviso urgente dinanzi alle distorsioni del messaggio evangelico. Alcuni falsi insegnanti asserivano che il perdono divino avrebbe evitato ogni condanna anche per quanti continuavano a praticare abitualmente l'immoralità. Lo scrittore li descrive con parole severissime: "Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si sono gettati nei traviamenti di Balaam" (v. 11). La Parola di Dio ha sempre condannato tali squallidi personaggi, così egoisti, avidi, interessati soltanto ad accumulare facili fortune. Promettendo benedizioni in cambio di una donazione, fingendo miracoli o inviando amuleti e immagini religiose, ancora oggi certi falsi profeti si arricchiscono alle spalle di anime pie e ingenue che in quelli ripongono la propria fiducia. Fai attenzione! Prima di contribuire a qualsiasi "opera cristiana", verifica, accertati sulle dottrine e sugli impieghi. Non lasciare che speculatori della fede possano approfittarsi di te, né che ti portino a pervertire e indurire il cuore verso la sana ed onesta diffusione dell'Evangelo.

Lunedì, 15 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 15 maggio 2023

Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: "Capi del popolo e anziani" (Atti 4:8)

DALLA SCONFITTA ALLA VITTORIA

Ho vissuto uno dei fallimenti più tristi come cristiano nell'angolo ristoro di una ditta. Alcuni colleghi erano in collera verso qualcosa o qualcuno, altri vantavano il proprio ateismo. Tutti avevano bisogno di Dio, ma nonostante l'opportunità di raccontare loro l'opera di Cristo rimasi in silenzio. Pietro sperimentò qualcosa di simile nel cortile del tempio: tre volte negò di conoscere il Messia e poi versò lacrime amare. Risorto, Gesù si presentò a lui non per giudicarlo, bensì per ristabilirlo con amore. Alcuni giorni dopo, Pietro si ritrovò in quello stesso cortile, teatro della sua sconfitta. Stavolta, a pieni polmoni, anzi pieno di Spirito Santo, proclamò la salvezza in Cristo con franchezza. Per l'apostolo il luogo del fallimento si trasformò in quello del trionfo della sua fede in Dio. Fu così anche per me: in quella sala di ristoro dove ero rimasto ammutolito, Dio mi diede grazia di parlare apertamente di Cristo. E tu, dove hai mancato come credente e servo dell'Evangelo? Parlane al Signore, confessa le tue paure e confida che Lui saprà darti il coraggio per testimoniare ad altri. Gesù può riempirti di Spirito Santo e trasformare quel luogo di sconfitta in uno di vittoria!

Domenica, 14 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 14 maggio 2023

Ecco, io metto il filo a piombo in mezzo al mio popolo, Israele (Amos 7:8)

IL FILO A PIOMBO

Il filo a piombo è una cordicella alla cui estremità viene legato un peso. I muratori lo usano per monitorare che la parete da loro costruita sia diritta. Si può fare pendere di fianco a un edificio per verificare se è stato tirato su in modo perpendicolare o se pende. Nella visione del profeta Amos, Dio stava tenendo un filo a piombo vicino a un muro che rappresentava il popolo d'Israele. Egli si era edificato una casa per manifestare la Sua gloria fra gli uomini, una nazione retta che, però, con il passare del tempo non corrispondeva più al Suo progetto. La stessa corda con cui Israele era stato elevato ora lo condannava. C'è un Altro stabilito quale filo a piombo dell'umanità: Cristo. Se confrontiamo la nostra vita con la Sua comprendiamo quanto troviamo fuori linea rispetto a quello che Dio richiede. Così saremo spinti ad accettare il perdono che Lui ci offre nel sacrificio di Gesù per metterci in riga con la perfetta giustizia del Signore. Tramite la lettura regolare della Parola di Dio, poi, lo Spirito Santo opererà in noi, ci "raddrizzerà" poco a poco, facendoci sempre più simili al Divino Costruttore. Stai permettendo al filo a piombo della parola di Dio di verificarti e allinearti a Lui?

Sabato, 13 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 13 maggio 2023

Presentate i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio (Romani 12:1)

USATI DA DIO

Il ringraziamento è uno dei soggetti principali della devozione a Dio. I cristiani non hanno il tempio né l'altare, nemmeno i sacerdoti che il popolo di Israele possedeva sotto l'Antico Patto, per offrire i sacrifici cerimoniali prescritti dalla Legge mosaica con i quali si rendeva la propria riconoscenza per la bontà di Dio. Noi che viviamo il tempo della grazia seguente al sacrificio e alla risurrezione di Cristo non presentiamo dei sacrifici animali come loro. L'apostolo Paolo scrive che il corpo del credente è il tempio in cui dimora Dio (I Corinzi 6:19)! Il Suo desiderio è che la nostra lingua proferisca le Sue lodi, che le nostre mani realizzino l'opera Sua e che i nostri piedi portino la Buona Novella ad un mondo perduto. Consideriamo perciò con cuore grato e amorevole tutto ciò che Dio ha fatto per noi e facciamo della nostra stessa vita un sacrificio tanto reale quanto gradito a Lui. Possiamo iniziare oggi disponendo la nostra vita in modo che Dio la usi secondo la Sua volontà e per la Sua gloria.

Venerdì, 12 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 12 maggio 2023

Non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze (Ebrei 4:15)

SALVATI E COMPRESI

A un bambino di 7 anni dovettero amputare il braccio sinistro. Quando tornò a scuola, la sua maestra volle che il resto della classe comprendesse quanto difficili fossero diventate per il bambino le normali attività. Un giorno, ai bambini fu legato il braccio sinistro dietro la schiena: avrebbero potuto usare soltanto la mano destra per svolgere qualsiasi compito. Operazioni banali come girare le pagine di un libro, scrivere in bella grafia o evitare che i fogli scivolassero dal banco, diventarono complicate. Per abbottonarsi la giacca ci volle uno sforzo notevole, allacciarsi le scarpe fu praticamente impossibile. I compagni scoprirono così che l'unico modo per comprendere davvero il suo problema era quello di sperimentarne gli effetti sulla propria pelle. Il Signore Gesù, il Figlio di Dio, facendosi uomo, si identificò con ciascuno di noi, nelle tentazioni e nelle esperienze. L'angoscia, il dolore e le difficoltà che noi affrontiamo ogni giorno non Gli sono estranee: "Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati" (Ebrei 2:18). Quanto dovremmo essere grati di avere un Salvatore che ci conosce e ci comprende!

Giovedì, 11 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 11 maggio 2023

Detesto l'assemblea dei malvagi, non vado a sedermi tra gli empi (Salmo 26:5)

LUOGHI PERICOLOSI

Fin dai primi anni novanta del secolo scorso, Chernobyl fu lanciata come meta turistica. Qui nel 1986 si è verificato un incidente nucleare che sprigionò una nube radioattiva tossica in un'area di centinaia di chilometri. L'ufficio per il turismo organizzava un tour della città, la visita alla discarica radioattiva e quella al sarcofago costruito intorno al reattore. A tutti i turisti viene dato un test gratuito di radioattività all'inizio e alla fine del viaggio, con la garanzia di eventuali cure mediche. Sicuramente, ci penseremmo bene prima di accettare un'offerta simile. Perché andare dove ci esporremmo inutilmente ad un rischio di contaminazione radioattiva? D'altra parte, esistono posti che siamo tentati di visitare i quali potrebbero arrecarci un grave danno spirituale. Certi inviti attirano in luoghi nei quali saremo esposti a seri e concreti pericoli spirituali. Il rischio non è la radiazione nucleare ma l'influenza del male. Decliniamo con fermezza tali inviti e teniamoci lontani da tutti quei luoghi nei quali non il dovere ma soltanto il piacere potrebbe condurci.

Mercoledì, 10 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 10 maggio 2023

Voi investigate le Scritture … eppure non volete venire a me per aver la vita! (Giovanni Giovanni 5:39,40)

PERCHÈ INVESTIGARE?

Un giovane studente, appassionato di astronomia, ricevette in dono dal padre un telescopio piuttosto costoso. Il ragazzo, ferrato anche in studi di ottica, lo trovò a dir poco affascinante. Lo prese e cominciò ad esaminarlo; smontando una ad una le lenti che lo componevano, fece dei calcoli minuziosi sul punto focale del telescopio. Fu così assorbito dalla conoscenza tecnica di questo strumento che non ebbe mai modo di puntarlo verso le stelle. La stessa cosa può accadere nello studio della Parola di Dio. Possiamo analizzarla e classificarla, ma perdere di vista lo scopo primario per cui essa deve far luce nelle nostre vite. L'apprendimento e la verifica storica dei fatti, dei luoghi e delle vicende narrati è funzionale alla ben più elevata mira cui vuole volgerci il messaggio dell'Evangelo, cioè l'eterna redenzione dell'anima e la quotidiana comunione con Dio. Leggere senza considerare lo scopo per cui Dio ci ha donate le scritture ispirate, porta a una conoscenza che gonfia ma non edifica. L'apostolo Paolo desiderava approfondire l'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù (cfr. Filippesi 3:8, 10). Ecco perché dovremmo investigare le Scritture.

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