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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Lunedì, 29 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 29 aprile 2024

Ero morto, ma ecco, sono vivo per i secoli dei secoli (Apocalisse 1:18)

L'INCOMPARABILE RESURREZIONE DI GESÙ (1)

Gesù resuscitò dalla morte, ma non è questo a renderLo unico. Nella Bibbia leggiamo di altri sette episodi di resurrezione; Gesù fu l’ottavo (il numero Biblico per un nuovo inizio). La Sua resurrezione fu unica per due aspetti sorprendenti; vediamoli insieme: 1. Fu l’unica resurrezione predetta prima che accadesse. Davide profetizzò di Gesù: "Tu non abbandonerai l’anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione" (Salmo 16:10). Ed Isaia preannuncio’ la Sua vita dopo la morte in croce: “Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato... prolungherà i suoi giorni” (Isaia 53:10). Gesù stesso predisse la Sua resurrezione dalla morte: “Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme... essere ucciso e risuscitare il terzo giorno” (Matteo 16:21). 2. Solo Gesù resuscitò sé stesso! I suoi nemici ritenevano che fosse una vittima dei loro sforzi per annullarlo, insieme alla Sua missione. Ma si sbagliavano su tutti i fronti! Parlando della sua vita Gesù affermò: “Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla” (Giovanni 10:18). La grandezza dell’impero Romano e l’avversione dei capi del popolo non riuscirono ad eliminare Gesù né a rendere nulla la sua causa. Egli non aveva bisogno di aiuto; Egli è sempre stato al timone, nella morte e nella resurrezione. “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere” (Giovanni 2:19). Ed è proprio ciò che fece! Egli vive per sempre!!

Domenica, 28 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 28 aprile 2024

Gesù disse: “È compiuto!” e chinato il capo rese lo spirito (Giovanni 19:30)

LA VERITÀ DEL CALVARIO CI TRASFORMA (4)

Il Calvario è stato vittorioso! La croce può apparire una vittoria del male sul bene, del forte sul debole, ma solo per chi non comprende la missione di Cristo. In verità non ci fu mai coraggio maggiore o maggior forza. Quando gridò: “È finito” (alcune versioni traducono “È compiuto"), Gesù non intendeva: “Sono finito, la mia causa è sconfitta”. Lontano dall’essere stato sconfitto al Calvario, Egli trionfò sotto tre aspetti: 1. Vinse il suo desiderio, umanamente parlando, di evitare sofferenze indicibili: “Si gettò a faccia a terra, pregando e dicendo:Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi” (Matteo 26:39). 2. Vinse le forze demoniache dell’oscurità: “Avendo spogliato i principati e le potestà, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce” (Colossesi 2:15). 3. Vinse la rigidità della legge contro i peccatori: “Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono” (Romani 10:4). Al Calvario l’amore trionfò sulla legge, liberando per sempre tutti noi, che mai avremmo potuto adempiere la legge di Dio. "È compiuto”, fu il grido di un vincitore, non di una vittima! Non sembrò così alla folla o ai discepoli spaventati. Lo capirono tre giorni più tardi, quando la tomba vuota provò la vittoria di Gesù sulla morte. Tutto si riduce a questo: “Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha resuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9).

Sabato, 27 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 27 aprile 2024

Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono (1° Tessalonicesi 5:12)

INCORAGGIA IL TUO PASTORE

Se tu vuoi incoraggiare il tuo pastore: 1. Ferma le critiche. La maggior parte dei lavoratori è valutata una volta all’anno, in base ai risultati ottenuti; il pastore è valutato ogni settimana. Ricorda, se un particolare sermone non ti ha toccato, è probabile che qualcun altro avesse bisogno di ascoltarlo. 2. “Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio” (Ebrei 13:7), e prega per la loro crescita spirituale. Goethe disse: “Se tratti una persona per quello che è, rimarrà tale e quale. Ma se la tratti per come dovrebbe essere, diventerà come dovrebbe e potrebbe essere”. 3. Scrivigli un biglietto. Specialmente quando le parole o le azioni del pastore ti sono state preziose. L’incoraggiamento verbale è importante, ma uno scritto può essere riletto più volte. 4. Metti i tuoi talenti all’opera. Per esempio, se tu sei un esperto meccanico, occupati dell’auto del pastore. Se tu sei tecnologico, aiutalo col computer. Non dire: “Devi fare questo”, ma “Ti aiuterò a farlo". Chiedi dove le tue abilità servono e partecipa attivamente. 5. Evita i pettegolezzi. Giacomo scrive: “Se... non tiene a freno la sua lingua e inganna se stesso, la sua religione è vana” (1:26). Ribatti a parole negative con commenti positivi e correggi la disinformazione con la verità. Se ogni tentativo fallisce, allontanati! 6. Reagisci a viso aperto. Nulla incoraggia maggiormente un pastore del vedere le persone stimolate dalle proprie prediche ed insegnamenti. 7. Non fare confronti. Anziché aspettarti che rispecchi i suoi predecessori, ringrazia Dio per lo stile personale del tuo pastore, quando ti istruisce nelle cose che necessiti.

Venerdì, 26 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 26 aprile 2024

Ne costituì dodici ... per mandarli a predicare (Marco 3:14)

COLLABORAZIONE

Una delle cause di insuccessi o di cose fatte male è la convinzione che tutto dipenda da noi. Gesù non pensava così. Egli arruolò, addestrò e diede responsabilità ad altri dodici, perché potessero condividere il peso e collaborare con Lui. Egli delegò il Suo lavoro, coinvolse altre persone. E noi, perché non lo facciamo? Perché pensiamo: "Se voglio un lavoro ben fatto, devo farlo io". È ammirevole, ma non sempre funziona perché le cose da fare sono troppe. Semplicemente, non abbiamo il tempo e il talento per fare tutto da soli. E veramente un'attitudine egoistica dire: "Nessuno, proprio nessuno riesce a farlo come lo so fare io". Non pensi che Gesù avrebbe potuto fare un lavoro migliore di quello dei Suoi discepoli? Ovviamente sì, ma pur sapendolo, li lasciò comunque lavorare. Perché? Perché dobbiamo accettare che le persone commettano degli errori per poter imparare, come fecero i discepoli. Non privare altri dell'occasione di imparare. Caro lettore, agisci in modo da poter collaborare con gli altri per il bene dell'Opera di Dio e occupa il ruolo che il Signore ti ha assegnato nella Sua Chiesa.

Giovedì, 25 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 25 aprile 2024

La mia presenza andrà con te e io ti darò riposo (Esodo 33:14)

PACE

La parola "pace" usata dagli uomini, se esclude quella che viene da Dio, indica una pace irraggiungibile, un sogno irrealizzabile, una fantasia filosofica, o un desiderio e un esigenza mai soddisfatti. I matrimoni vanno male o a pezzi perché attendiamo che il coniuge imperfetto ci dia la pace perfetta che siamo cercando e scopriamo che non è in grado. La pace non è l'assenza di problemi, è la presenza di Dio in mezzo ai tuoi problemi. Inoltre, nessuno trova pace cercandola. La pace non è qualcosa che puoi trovare, ti trova quando arrendi la tua vita a Colui che ha detto: "La mia presenza andrà con te e io ti darò riposo". Nota le parole: "La mia presenza". Soltanto la presenza di Dio può portarti la pace. La sicurezza dell'amore di Dio, dell'aiuto di Dio e della presenza di Dio è ciò che rimuove lo stress dalla vita. Stai cercando la pace quest'oggi? Quando arrenderai la tua vita a Cristo allora sperimenterai "la pace di Dio, che supera ogni intelligenza" (cfr. Filippesi 4:7). Caro lettore, soltanto se accogli Cristo Gesù nel tuo cuore e gli permetti di regnare nella tua vita, realizzerai la vera pace e "la Sua presenza andrà con te e ti darà riposo".

Mercoledì, 24 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 24 aprile 2024

Gesù gli domandò: qual è il tuo nome? (Luca 8:30)

L'OPERA DI DIO

Ricordi l'uomo delle Scritture che era posseduto da demoni? "Gesù gli domandò: 'Qual è il tuo nome?' Ed egli rispose: 'Legione': perché molti demoni erano entrati in lui"; (una Legione nell'esercito romano comprendeva seimila truppe). "Legione" non era il vero nome di quest'uomo; era soltanto un'etichetta. Forse ti sei etichettato come un "fallito" perché non sei riuscito a costruire nulla di buono nella tua vita. Se è così è ora di lasciare l'etichetta negativa e cominciare a vederti come Dio ti vede. Gesù liberò quest'uomo tormentato e lo ricondusse alla sua famiglia. Egli vuole fare lo stesso per te! La mancanza di fiducia in sé stessi è spesso mascherata dall'umiltà, mentre in realtà è un rifiuto della Parola di Dio, la quale ti assicura che tu "puoi fare ogni cosa in Colui che ti fortifica" (Filippesi 4:13). Non conta come ti chiamano gli altri; conta soltanto come ti chiama Dio! La Parola per te oggi è: "Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate per ogni opera buona" (2° Corinzi 9:8).

Martedì, 23 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 23 aprile 2024

Mi sia fatto secondo la tua Parola (Luca 1:38)

LA PRESENZA DI GESÙ NEL CUORE

La storia della nascita di Gesù attraverso la strumentalità di una semplice donna come Maria c'illustra quanto vicino a noi Dio vuole essere. In un certo senso fa a te la stessa domanda che fece a Maria: "Sei disposto a farmi entrare nel tuo cuore?". Così come Maria concepì Cristo bambino, Gesù può nascere nel tuo cuore e vivere nella tua vita. Che pensiero magnifico per un essere umano: Gesù che vive in noi! Che privilegio! Paolo pregò con queste parole: "Che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori" (Efesini 3:17). Giovanni disse: "Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui" (1° Giovanni 3:24). Tutto ciò che Dio chiede è un invito e un cuore aperto, disponibile ad accoglierlo. Gesù sarà presente e continuerà a crescere in te finché in modo che si possa manifestare nelle tue parole, nelle tue attitudini, nel tuo stile di vita e nelle scelte che compi ogni giorno. Dio non cerca grandi talenti, Egli ricerca la semplice fiducia. Maria deve essersi sentita sopraffatta e inadeguata quando capì cosa Dio aveva in mente per lei. Ciononostante disse "Mi sia fatto secondo la Tua Parola".

Lunedì, 22 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 22 aprile 2024

...va’ prima a riconciliarti... (Matteo 5:24)

RICERCA LA RICONCILIAZIONE

Alle volte, l’unico modo per sanare i sentimenti feriti è ricercare la riconciliazione. Il Signore non mancherà di guarire il cuore ferito se è veramente questo ciò che desideriamo dopo un'amara esperienza, Egli ci aiuterà. George Eliot scrisse: “Oh, quale conforto inesprimibile il sentirsi al sicuro e fidare in una persona; non dover pesare i pensieri né misurare le parole ma, liberamente, riversarli, così come sono, grani e pula insieme, sapendo che una mano fedele saprà separarli, conservare la parte nobile e, con animo gentile, soffiare via il resto”. Un professore universitario stava illustrando lo scotto morale e fisico che si paga quando si decide di rifiutare il perdono, perciò, chiese a ciascun allievo di portare in classe un sacco di patate. Per ogni persona cui negavano indulgenza, dovevano scegliere un tubero su cui scrivere data e nome. Fu loro imposto di portarsi appresso la bisaccia, ovunque andassero, per un intero mese. Dopo aver trascinato questi sacchi per un po’, gli studenti si resero conto del fardello che stavano portando; dell’energia necessaria e dell’attenzione da porsi per non dimenticarli nel posto sbagliato. Quando, infine, le patate iniziarono a marcire e a puzzare, compresero che la cosa migliore da fare era liberarsi di quei pesi. Gesù’ disse: «… A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti» (Giovanni 20:23). Che sfida! Se non sappiamo perdonare chi ci ha ferito o fatto un torto, non potremo pretendere che Dio perdoni i nostri peccati. Gesù, mentre moriva in croce, perdonò coloro che si erano resi colpevoli di tale gesto. Oggi possiamo andare con fede e umiltà a Lui, chiedere perdono per ogni nostro peccato, certi e sicuri che Egli li laverà col Suo prezioso sangue, allora saremo anche in grado di fare lo stesso nei confronti degli altri.

Domenica, 21 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 21 aprile 2024

Poi disse: "Chi ha orecchi per udire oda". (Marco 4:9)

ASCOLTIAMO LA VOCE DI DIO

Chi ha orecchi da udire, oda! Sembra una frase con poco significato, ma niente nella Bibbia ha poco significato. Tutti gli uomini hanno delle orecchie e possono udire quello che si dice intorno. Ma qui non si parla delle orecchie poste al lato del capo, non si parla dell'organo dell'udito che potrebbe anche avere qualche problema e impedirci in parte o totalmente di udire la voce o i rumori che ci circondano. Qui si parla di un orecchio spirituale che è in fondo al nostro cuore, nel nostro intimo più profondo. A volte pensiamo di voler chiudere l'ingresso del nostro cuore alle voci che ci vogliono parlare di salvezza, ma non ci dobbiamo dimenticare che il Signore è tanto potente da entrare a porte chiuse. Dio non ci fa violenza, non ci impone niente, ma troppo spesso sentiamo questa voce che ci parla e ci mette all'erta sulle cose che stiamo sbagliando, sugli errori che stiamo commettendo. Rivolgiamoci al Signore chiedendoGli quell'aiuto che solo Lui ci potrà dare. Non turiamo le orecchie alla voce che ci spinge ad essere dei buoni cristiani. Ascoltiamo la voce di Gesù e apriamo il nostro cuore a Lui ed Egli ci darà pace e serenità nel profondo del nostro cuore.

Sabato, 20 Aprile 2024 00:00

Meditazione del 20 aprile 2024

Chi cammina nell'integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto. (Proverbi 10:9)

LE CARTE IN REGOLA

Ti è mai capitato di andare in auto con l'assicurazione scaduta o con un faro spento o senza cintura e di vedere da lontano una pattuglia della polizia stradale? Ti salta il cuore in gola e preghi che non ti fermino e non ti multino... Invece, se hai tutto in regola puoi passare sereno e a testa alta davanti qualsiasi posto di blocco, perché sai che non ti possono accusare di nulla di male. Il versetto di oggi ci suggerisce di "camminare nell'integrità", cioè nella verità e nella coerenza perché questo si traduce in sicurezza e certezza di essere irreprensibili. Al contrario, quelli che percorrono "vie tortuose" (cioè che hanno una doppia vita o qualcosa di sporco da nascondere) spesso vivono con l'incubo d'essere scoperti. Questo vale in relazione alla giustizia umana e vale ancor più rispetto alla giustizia eterna e divina. Hai accettato Gesù come tuo Salvatore, sei "nato di nuovo" e il tuo nome è scritto nel Libro della Vita? Allora vai tranquillo. Nulla e nessuno ti può insidiare, neppure la morte. Ma se non sei a posto con Dio, se stai rimandando da tempo la decisione più importante della tua vita, magari proprio per non lasciare certe "vie tortuose", ti do un consiglio: Che tu debba vivere ancora cinque giorni o cinquant'anni, apri il cuore al Signore e mettiti al più presto in regola con Dio e vivrai sereno il resto della tua vita.

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