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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Venerdì, 13 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 13 maggio 2016

"Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli: e conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi." (Giovanni 8:31,32)

COSA SIGNIFICA ESSERE CRISTIANI (II)

Per ognuno di noi, Dio ha un piano ed un disegno, una vita unica che crescerà in mezzo a gioie, ma anche a dolori, preoccupazioni e sofferenze, ma crescerà!!! Diverrà una vita che servirà per un'opera importante: avrà le sue capacità e i suoi talenti e avrà anche un bagaglio di esperienza, che l'aiuteranno a compiere questo lavoro in modo efficiente e fruttuoso. Questo è un cristiano: una persona che ha deciso di metter.si nelle mani di Dio per lasciarsi trasformare in un servo, utile allo scopo che Dio ha prefisso per lui. Ma allora ci domandiamo: "Un cristiano non ha nessun diritto?". Ebbene, sì! C'è da dire che il padrone del Cristiano è Dio e questo cambia tutto, perché, non esiste padrone più generoso, comprensivo e amorevole di Lui. Il Suo servo è la cosa più preziosa che ha: vale quanto Suo Figlio, quanto il Suo sangue. Paolo dice in Romani 8:32: "Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l'ha dato per tutti noi, come non ci donerà Egli anche tutte le cose con Lui?".

 

Giovedì, 12 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 12 maggio 2016

"Gesù allora prese a dire a quei giudei che avevano creduto in lui: se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli." (Giovanni 8:31)

COSA SIGNIFICA ESSERE CRISTIANI (I)

Avete mai pensato che diventare "cristiani" significa entrare a far parte di una categoria speciale e privilegiata in cui il duplice scambio dare/ricevere fra voi e Dio non sia la componente primaria? Ad esempio: se dono un? ora del mio tempo a Dio, Egli deve restituirmi almeno un miracolo in cambio di vario genere: protezione, cibo, salute, buon lavoro, buon matrimonio, casa, ecc? Credo che tante volte dimentichiamo che essere cristiani significa letteralmente seguire Cristo, e quindi, fare ciò che Egli ha fatto. Se riflettiamo bene sulla vita di Gesù, qui sulla terra, scopriamo che Egli è venuto per compiere la volontà di Suo Padre! Non è venuto per una visita turistica, né per curiosità. No! Niente di tutto questo! Il Figlio di Dio, ha preso la forma umana in Gesù per compiere un'opera ben precisa e importantissima che lo ha portato a vivere come un pellegrino, deriso e non capito. La Sua opera era così importante che il Suo compimento lo ha portato alla morte, non ad una morte qualunque, ma alla crudele e terrificante morte della croce: "Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita ?nessuno me la toglie, ma la depongo da me?quest'ordine ho ricevuto dal Padre" (Giovanni 10:17,18). (Continua)

 

Mercoledì, 11 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 11 maggio 2016

"La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. IlSignore è vicino." (Filippesi 4:5)

ESSERE MANSUETI

Cosa significa essere mansueti? Forse tollerare ogni situazione e comportamento? Forse dire sempre "sì" anche quando pensiamo che la risposta sia esattamente l'opposta? Sicuramente No. Dio non vuole questo da noi. Gesù è stato definito il pio, il mansueto, Colui che ha sofferto sulla croce per colpe non Sue, eppure in tutta la Sua mansuetudine, non ha permesso che nel Tempio si facesse scempio della grazia di Dio, in tutta la sua pazienza, non ha esitato a scacciare demoni o dare giuste direttive per l'apostolato dei dodici. Dio vuole da noi lo stesso tipo di mansuetudine. Si potrebbe obiettare: "Ma Gesù è il Figlio di Dio. La Sua perfezione è irraggiungibile!". Si, è vero. Ma Gesù era anche vero uomo: Gesù fu tentato, ebbe fame, sete e sonno, soffrì nel Getsemani. Gesù era uno di noi, con le stesse nostre problematiche, ma seppe esser mansueto nei momenti difficili. Dio non ci chiede di essere tanti altri Gesù. Paolo stesso, però, ci invita ad essere suoi imitatori, come lui lo era di Cristo. Questo è il nostro compito, la nostra missione. Chi ci guarda deve vedere in noi quella calma mansuetudine che solo chi ha Dio nel cuore può avere.

 

Martedì, 10 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 10 maggio 2016

"Gustate e vedete quanto l'Eterno è buono! Beato l'uomo che confida in lui." (Salmi 34:8)

GUSTARE

Quando gustiamo un cibo che ci piace, il nostro corpo gioisce. Guardiamo quel cibo nell'attesa di poterlo mangiare con soddisfazione e gioia. Tanti di noi hanno apprezzato cibi o bevande che prima non conoscevano, e una volta conosciuti siamo tornati volentieri a mangiarne. Così è del Signore. Chi non Lo conosce non può capire quanto è bello vivere in Sua compagnia, comprendere quanto è piacevole essere guidati dalla Sua potente mano. Forse sei tra quelli che sono lontani da questa esperienza. Conosci il Signore, ma non ne hai mai gustato la gioia di appartenerGli. Sei reticente, non sei convito, ma se "non provi" non potrai mai saper.lo. Il versetto di oggi t' invita a gustare della presenza divina. Avvicinati a Lui e potrai sperimentare nuovi modi di vivere e di amare. Potrai gloriarti della Sua forza e della Sua onnipotenza. Potrai essere beato confidando in Lui. Sono sicuro che se provi a conoscere il Signore, ti "piacerà" talmente tanto che ti pentirai di non averLo "gustato" prima. Non puoi decidere senza "aver prova.to". Affidati al Signore attraverso una semplice preghiera. ChiediGli di volerlo conoscere ed Egli si mostrerà a te!

 

Lunedì, 09 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 09 maggio 2016

"Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde." (Matteo 12:30)

DECISIONE CHIARA

Gesù ha dichiarato guerra al peccato, alla falsità, al male e ti chiede oggi di far parte del Suo esercito per combattere la Sua battaglia. Spero che non vorrai tirarti fuori per continuare a vivere da mercenario. Non puoi continuare a vivere, illudendo te stesso e gli altri con il tuo cristianesimo annacquato e contaminato, pensando che basti credere in Dio, frequentare una chiesa ed adempiere ai propri doveri religiosi per essere salvato. A volte mi è capitato di incontrare atei e "cristiani" ed osservandoli non ho notato molta differenza fra di loro: vivevano nello stesso modo, consumando gli stessi peccati, ma una differenza si evinceva nel loro pensiero: uno pensava che Dio non esisteva, l'altro pensava di essere a posto con Dio. Ma cosa Dio pensasse di loro non se lo sono chiesti? Ebbene, è facile intuirlo: Dio li vede entrambi peccatori bisognosi di piegarsi sinceramente davanti a Lui! Se appartieni all'una o all'altra categoria sappi che non è tardi. Dio aspetta solo un cenno da te!

 

Domenica, 08 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 08 maggio 2016

"Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora." (Matteo 25:13)

AVVEDUTEZZA

Due credenti si recarono, una sera d'inverno, a far visita ad una coppia di fedeli. Seduti intorno ad un tavolo, discutevano dei problemi che si incontrano nel cammino spirituale ed ognuno di loro narrava delle esperienze vissute. Tra una parola e l'altra mangia.mangiavano della frutta secca: datteri e noci. Fuori si stava scatenando un terribile temporale con lampi e tuoni. Dentro regnava la calma. Ad un certo punto la padrona di casa si alzò, ritornando, dopo un po?, con una grossa lampada a pile. Prima di poter fare alcuna domanda, la luce andò via. I presenti si guardarono in faccia e tutti stavano pensando alla stessa cosa: alla parabola delle dieci vergini (Matteo 25:1-13). Nell'attesa del ritorno di Gesù, la nostra prima occupazione sia quella di vegliare per non essere colti impreparati. Teniamo sempre a portata di mano la lampada spirituale, perché non sappiamo né il giorno né l'ora in cui Gesù ritornerà!

 

Sabato, 07 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 07 maggio 2016

"... Perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte:"Passa da qui a là", e passerà; e niente vi sarà impossibile." (Matteo 17:20)

IL GRANEL DI SENAPE (II)

Il Signore, con grande amore, ci ha prospettato infinite benedizioni se solo abbiamo il coraggio di riceverle. Davvero potrebbe sposta.re grandi e possenti montagne se solo avessimo fede quanto un granel di senape! E le montagne non sono solo quelle materiali, ma anche quelle metaforiche. Una montagna può essere un gran.de problema, una grave condizione fisica, una necessità finanzia.ria. Immaginiamo quanto sarebbe bello se fossimo in grado di por.tare sollievo agli altri e a noi stessi! Il problema è che non abbiamo una fede sufficiente per far ciò; e siamo solo al primo stadio della pianta: il seme. Non riesco neanche ad immaginare cosa succederebbe se essa si sviluppasse. Dobbiamo pregare il Signore che ci rinvigorisca, affinché possiamo essere utili strumenti nelle Sue mani. La nostra fede è poca e vacillante; perché? Perché siamo limitati dalla nostra condizione menta.le, condizionati dal pensiero degli altri, inibiti di fronte a ciò che non vediamo con i nostri occhi e non tocchiamo con le nostre mani. In altre parole, non ci abbandoniamo nelle mani di Gesù. Abbiamo paura di ciò che non è sotto il nostro personale controllo! Signore aiutaci ad avere più fede. Sia questa la nostra sincera preghiera di ogni giorno.

 

Venerdì, 06 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 06 maggio 2016

?... Perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape potrete dire a questo monte:"Passa da qui a là", e passerà; e niente vi sarà impossibile.? (Matteo 17:20)

IL GRANEL DI SENAPE (I)

I granelli di senape sono proverbialmente ricordati come i più piccoli fra i semi. La senape è una pianta che fornisce un condimento piccante ed è anche chiamata mostarda nera; è molto comune in Palestina e cresce allo stato selvaggio. La caratteristica fondamentale di questa pianta è rappresentata dalla sua evoluzione. Essa, infatti, supera le altre erbe e diventa arboscello, i cui rami attirano gli uccelli alla ricerca dei granelli. La pianta di senape raggiunge l'altezza di un uomo a cavallo. Notiamo quindi, come questo piccolissimo seme, una volta pianta, divenga riparo e cibo per gli uccelli e come man mano s' imponga al di sopra di tutti gli altri semi. Gesù paragonò la fede a questo seme. Essa ha le stesse potenzialità del granello di senape, può raggiungere alti traguardi e portare cibo e consolazione a molti. Tuttavia Gesù stesso si ferma a parlare della fede al primo stadio di crescita della pianta: il granello di senape. Non abbiamo neanche una fede equiparabile a questo piccolissimo seme, siamo talmente increduli e diffidenti che a fatica sosteniamo una fede in grado di farci sussistere. Dobbiamo lasciarci andare, dobbiamo cedere di fronte all'Onnipotenza di Dio e rimetterci nelle Sue mani. (Continua)

 

Giovedì, 05 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 05 maggio 2016

"Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati come una nuvola; torna a me, per.ché io ti ho riscattato." (Isaia 44:22)

I NOSTRI PECCATI SONO COME UNA NUVOLA

Possiamo immaginare i nostri peccati come una nuvola. Proprio come le nuvole che hanno forme e sfumature diverse, così sono le nostre trasgressioni. Le nuvole ci nascondono la luce del sole, così i nostri peccati oscurano la luce del volto del nostro Signore e ci fanno sedere all'ombra della morte. Ebbene Dio ci dice: "Io ha fatto sparire...!". Dio stesso appare sulla scena e nella Sua grande bontà, anziché manifestare il volto della Sua ira contro di noi, ci mostra la Sua grazia. Egli rimuove il male, subito e per sempre, non allontanando la nuvola, ma facendola sparire. Chi ha ottenuto giustizia, non deve più temere le conseguenze del peccato: l'avvenimento terribile e allo stesso tempo glorioso della croce ha cancellato per l'eternità il peccato che avevamo commesso ed anche quelli che avremmo commesso da ora in poi. Dio dice anche: "Torna a me...". Perché i peccatori perdonati dovrebbero vivere lontano dal loro Dio? Avendo chiesto perdono ed essendo stati perdonati di tutti i nostri peccati, non lasciamo che alcun timore ci trattenga dallo stabilire la comunione con il nostro Padre celeste!

 

Mercoledì, 04 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 04 maggio 2016

"Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?" (Marco 4:40)

GESÙ CI ACCOMPAGNA NELLE DIFFICOLTÀ

Gesù ha insegnato ai discepoli come credere, come portare frutto, come testimoniare di Lui. Spesse volte, però, essi stessi sono presi da paure e timori e allora si rivolgono al loro Maestro. Gesù non li manda mai via, ma chiarisce le loro perplessità, acquieta le loro paure. Nella nostra vita arrivano dei momenti in cui dobbiamo attraversare delle difficoltà e, forse, pensiamo di essere soli, ma non è così. Gesù ci accompagna dovunque andiamo e in qualsiasi momento che attraversiamo. Appena il vento comincia a soffiare ed il mare ad agitarsi, i discepoli ricorrono alla preghiera chiamando Gesù: "Maestro non t'importa che noi periamo?". Ma che pre.ghiera è questa? Sembra più un rimprovero che una richiesta di aiuto. E noi? Quante volte rimproveriamo Gesù di non far nulla per i nostri problemi, invece Egli vuole solo che impariamo ad avere fede e ci dice: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?". In un attimo Gesù si sveglia, parla al vento e sgrida il mare e tutto torna tranquillo. Se ci troviamo in difficoltà, preghiamo e Gesù interverrà, ma prima è necessario che impariamo ad avere fiducia! "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?" (Marco 4:40).

 

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