
Parole di Vita
Meditazione del 13 febbraio 2019
"Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza" (1° Tessalonicesi 4:16)
LA VITA DOPO LA MORTE
La morte di un caro è sempre un evento molto spiacevole che porta tristezza e malinconia. La mancanza della persona amata crea un vuoto dentro il cuore e riempie la mente di ricordi che verranno custoditi gelosamente. Il Signore, però, sa trasformare questi momenti. Egli dona pace e serenità. Gesù, il grande Consolatore, ha promesso che risveglierà quelli che si addormentano in Lui, ha promesso gioia nella vita eterna: non ci saranno più lacrime, dolori, affanni, ma soltanto felicità. Il Suo amore non ci abbandona. La Sua presenza è forte, rassicurante, indispensabile: "Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei male alcuno, perché tu sei con me" (Salmo 23:4). Ho assistito alla morte di una giovanissima credente, di soli quindici anni e pure negli ultimi istanti della sua vita ha confortato i cuori di quelli che gli erano vicini: "Vado ad incontrare il Signore" furono le sue ultime parole, quale grande speranza, quale grande Dio amiamo e serviamo! Gesù è la tua Speranza!
Meditazione del 12 febbraio 2019
"I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l'opera delle sue mani ... La legge del Signore è perfetta,
essa ristora l'anima; la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice" (Salmo 19:1, 7)
LA TESTIMONIANZA DI DIO Chi di noi non ha mai soffermato lo sguardo su di un bel paesaggio. La bellezza della natura è talmente perfetta da togliere il fiato. Gli azzurri mari, i colorati fiori, le maestose montagne, gli immobili laghi, le lucenti stelle, il caldo Sole, sono il frutto della creazione divina (cfr. Salmo 19:1-6). Sono la testimonianza della Sua sapienza, della Sua potenza, del Suo amore. Il creato ha un linguaggio silenzioso, ma molto eloquente! E' un dono di Dio per gli uomini affinché se ne servano e si ricordino del loro Creatore. Per conoscere Dio e il piano di redenzione in Cristo abbiamo soprattutto la Bibbia, la Parola di Dio: "Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori" (2° Pietro 1:19). Ascoltiamo quello che il Signore ha da dirci ancora oggi e non induriamo il cuore. Egli ha una parola adatta per ciascuno di noi. Facciamola nostra e il Signore ci farà per sempre Suoi!
Meditazione del 11 febbraio 2019
"Quando ti coricherai non avrai paura; starai a letto e il tuo sonno sarà dolce ... perché il Signore sarà la tua sicurezza,
e preserverà il tuo piede da ogni insidia" (Proverbi 3:24, 26)
SENZA PAURA In un mondo dove va tutto a rotoli, dove le notizie di guerra, morte, disoccupazione, tasse e malattia sono all'ordine del giorno, non c'è da essere tranquilli. Anzi per coloro che vivono una o più di queste realtà c'è da perdere il sonno. L'ansia e la paura saranno compagne fedeli giorno e notte. Non resta che pregare e confidare nell'aiuto di Dio che come un Padre aiuterà i Suoi figli in qualsiasi circostanza si trovino. Ma come fare quando Dio non è tuo Padre? Chi ti aiuterà? Forse oggi va tutto bene, hai un lavoro, persone che ti amano, sei forte e sano, ma domani? Sei sicuro che il tuo futuro sarà sempre "rose e fiori"? E se pure fosse, cosa ne sarà di te dopo questa vita? Se desideri veramente vincere la paura hai soltanto una possibilità, accogliere Gesù nel tuo cuore quale tuo Salvatore e Signore come afferma l'apostolo Giovanni: "Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore " (1° Giovanni 4:18).
Meditazione del 10 febbraio 2019
"Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e una di queste si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita?" (Matteo 18:12)
MI LASCERO' TROVARE?
Il pastore conta le sue cento pecore, ma ne manca una. E' importante capire se per un motivo o per un altro sono la pecora mancante di Dio. Se è così, sia ben chiaro che Dio ci sta cercando. Può accadere, per svariati motivi, che noi perdiamo di vista il Pastore (Gesù) ed egli non sa più dove siamo andati. Una pecora si può perdere per pigrizia, per distrazione, per disgrazia e in un attimo la disattenzione può anche risultare fatale! Quando il pastore conta le sue pecore e si accorge che ne manca una, soffre per essa, è dispiaciuto e si prodiga per recuperarla e se la ritroverà, si rallegrerà enormemente di ciò. Dio si prende cura di noi, anche quando ci allontaniamo da Lui, ma non ci obbligherà mai a ritornare fra i Suoi, se non lo desideriamo veramente. Se non vogliamo essere ritrovati, Egli non ci costringerà, ma sarà rattristato, perché manchiamo! Già, proprio così! Egli è triste per averci perso e per non poterci avere con Lui. Lasciamoci trovare dal Signore e farci riempire del Suo infinito amore!
Meditazione del 09 febbraio 2019
"La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza. Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me" (2° Corinzi 12:9)
FORTI NELLA DEBOLEZZA
La debolezza fisica, mentale, psicologia può essere di grande incoraggiamento per il credente! Questo è certamente un paradosso, ma la forza che si sperimenta nella debolezza non potrebbe svilupparsi in nessun altra maniera. Quando siamo deboli, e riconosciamo la nostra fragilità, se ci affidiamo completamente al Signore, realizzeremo la Sua potenza. Dio vuole farci comprendere che la Sua Grazia è più che sufficiente a sostenerci, la nostra forza è instabile, vacillante e comunque sempre insufficiente. Se nella nostra debolezza ammettiamo la nostra fragilità, affidandoci e arrendendoci al Signore siamo veramente forti in Lui e possiamo affermare come l'apostolo Paolo: "Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica" (Filippesi 4:11-13).
Meditazione del 08 febbraio 2019
"Poiché tu hai domandato ... intelligenza per poter discernere ciò che è giusto, ecco, io faccio come tu hai detto; e ti do un cuore saggio e intelligente" (1° Re 3:11, 12)
SAPER CHIEDERE
Salomone seppe chiedere la cosa giusta: un cuore saggio per discernere il bene dal male, affinché potesse governare giustamente il popolo di Dio. Ricordiamo che egli era molto giovane quando cominciò a regnare, e alla domanda del Signore avrebbe potuto chiedere tante altre cose, considerando appunto la sua giovane età. Ma non fu così, pensò prima di tutto ad essere un re saggio, giusto, e la richiesta piacque a Dio. Il Signore lo esaudì, ma oltre alla sua umile richiesta gli aggiunse ricchezza, gloria e fama, tanta, per cui ancora oggi egli è ricordato. I beni che ricevette furono tanti e tali che dopo di lui non ce ne fu un altro uguale. Sappiamo bene che tutta la ricchezza di questo mondo non può donarci la vera felicità se non siamo in comunione con Gesù. Il Signore ci concede ciò che ci serve, per i nostri bisogni materiali, ma essi non devono occupare la parte più importante del nostro cuore. Nel conoscere il Signore Gesù e nel fare la Sua volontà consiste la vera felicità!
Meditazione del 07 febbraio 2019
"Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s'è acceso; allora la mia lingua ha parlato" (Salmo 39:3)
UN CUORE ARDENTE
Davide amava Dio al di sopra d'ogni cosa. Era divenuto così sensibile all'opera dello Spirito da percepirne anche i più sottili richiami, e quando non li avvertiva soffriva: "O Dio crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo Santo Spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza e sostienimi con uno spirito volenteroso" (Salmo 51:10-12). Egli aveva un modo particolare di vivere il suo rapporto con Dio, supportato dalla guida dello Spirito Santo, una vita che mostrava una simbiosi unica fra lui e Dio. Ecco perché ardeva il suo cuore! Quando meditava o pregava, sentiva il fuoco dello Spirito dentro di lui. Egli parlava quando lo Spirito Santo glielo comandava: "Mi sgorgano dal cuore parole soavi; io canto il mio poema al re. La mia lingua sarà come la penna di un veloce scrittore" (Salmo 45:1). Possa il nostro cuore ardere sempre per la Parola di Dio e per il Signore in modo che possiamo onorare e amare Cristo Gesù con tutto il nostro essere.
Meditazione del 06 febbraio 2019
"Daniele prese in cuor suo la decisione di non contaminarsi con i cibi del re e con il vino che il re beveva; e chiese al capo degli eunuchi di non obbligarlo a contaminarsi" (Daniele 1:8)
LA DECISIONE
Ognuno di noi deve fare delle scelte nella vita e, tante di queste, non sono semplici. La più importante riguarda Gesù il Salvatore. Scegliere è una questione del tutto personale, al cospetto di Dio noi siamo i soli responsabili. Non serve giustificarsi o delegare terzi per la nostra salvezza. Più volte usiamo alibi più o meno credibili come: mi affido a quello che ci hanno raccontato, quello che ci hanno insegnato, siamo stati educati in questo modo... Tu sei chiamato a fare una scelta! La tua vita cristiana inizia, dunque, con una decisione responsabile e convinta per Gesù. Nel brano che abbiamo letto è chiaro che, a differenza degli altri, Daniele decise di non contaminarsi. Ogni giorno bisogna rifiutare tutto ciò che è in disarmonia con la volontà di Dio affinché per lo Spirito Santo, Cristo possa dimorare nella nostra vita. Daniele consacrò totalmente la sua vita al Signore, non antepose mai nulla al volere di Dio. Se ancora non hai fatto la tua scelta, decidi per Gesù oggi stesso!
Meditazione del 05 febbraio 2019
"Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini" (Matteo 5:13)
IL SALE DELLA TERRA
Queste parole di Gesù rappresentano uno dei tanti insegnamenti dati agli apostoli attraverso l'uso di varie allegorie. Il sale è un elemento indispensabile per dare sapore ai cibi, così i discepoli di Gesù devono dar sapore, un senso a questa vita. Lo scopo del credente è quello di essere gradito a Dio e deve saper trasmettere questo desiderio anche agli altri. Inoltre Gesù si paragona ad una fonte di acqua viva, una fonte che disseta. L'eccesso di sale suscita sete. Per questo motivo i discepoli e, in generale tutti i seguaci di Gesù, devono essere il sale della terra: devono essere coloro che annunciano il messaggio della salvezza e fanno nascere, mediante l'opera dello Spirito Santo, il desiderio di bere a quella fonte che non avrà mai fine: Gesù. Se i credenti smettono di assolvere questo ruolo, smettono di ubbidire alla Parola di Dio, allora qual è la loro utilità su questa terra? Se il sale non riesce più a dar nessun sapore, perché utilizzarlo ancora? Esso viene buttato via. Adoperiamoci per essere il sale della terra affinché Gesù continui a dissetare!
Meditazione del 04 febbraio 2019
"Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto" (1° Giovanni 2:1)
L'AVVOCATO
Sappiamo tutti molto bene cosa significa avere un avvocato. L'avvocato è colui che si chiama in soccorso per difendere la propria causa. Gesù viene chiamato il nostro avvocato presso il Padre, presso il quale interviene vittoriosamente in favore dei peccatori che si pentono. Egli ha soddisfatto in maniera completa le esigenze della Legge. Le Sue mani forate fermano la spada della collera divina, che dovrebbe colpire finanche le nostre incoerenze di cristiani. Esse chiudono anche la bocca di satana, il grande accusatore che ci attacca perfino davanti al Sovrano Giudice. Quale conforto ci procura il ministero sempre efficace del nostro avvocato celeste! Paolo esclama: "Cristo Gesù è quel che è morto; e più che questo, è risuscitato; ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi!" (Romani 8:34). Egli può, dunque, salvarci perfettamente, perché vive sempre per intercedere per noi. Non preoccupiamoci delle accuse che ci vengono rivolte, ma rivolgiamoci sempre con cuore contrito e pentito a Gesù il nostro Salvatore.