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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Venerdì, 30 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 30 novembre 2018

"Sono incapaci di prestare attenzione." (Geremia 6:10)

STAI ATTENTO!

Il contesto di questa affermazione è un duro discorso di Dio al profeta Geremia riguardo il Suo popolo, reo di essersi sviato. Dio denuncia senza mezzi termini che le colpe d'Israele sono "tante e dappertutto, in mezzo a lei, non c'è che oppressione. Come un pozzo fa scaturire le sue acque, così essa fa scaturire la sua malvagità; in lei non si sente parlare che di violenza e di rovina" (vv. 6,7). Ma questo popolo, che si vantava di essere il popolo eletto, ha un'atra gravissima colpa: "Sono incapaci di prestare attenzione, la parola del Signore è diventata per loro un obbrobrio" (v. 10). La stessa cosa vale per me e per te, caro lettore. Noi siamo prima di tutto colpevoli per i peccati che abbiamo commesso o per il bene che non abbiamo fatto, ma il Signore ha provveduto l'Agnello di Dio che è morto sulla croce per salvarci. La colpa più grave è quella di rifiutarsi di ascoltare la Sua Parola, la Buona Notizia che ci rivela il perdono in Cristo e ci spinge a ravvederci e a rivolgerci a Lui. Se rifiutiamo di ascoltare le indicazioni divine per trovare e intraprendere l'unica via di salvezza, la via di Cristo, non otterremo la vita eterna.

 

Giovedì, 29 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 29 novembre 2018

"Un centurione... avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire." (Luca 7:3)

UN SAGGIO INVITO

Di Gesù si parla da oltre duemila anni e spesso in termini errati. C'è chi lo considera un mito poco realistico; chi un buon maestro religioso, tanti lo considerano un personaggio storico vissuto e morto. Il Vangelo ci presenta Gesù come un personaggio straordinario il quale trattava sempre le persone come individui importanti a cui dedicava tempo e affetto, ma soprattutto il Vangelo ci mostra un Gesù che dice e fa cose molto più "divine" che umane. E tutti e quattro i Vangeli sottolineano la Sua risurrezione. Il centurione, di cui parla il versetto di oggi, ha anch'egli "udito parlare di Gesù" e fa la cosa più intelligente: lo fa venire a casa sua. Anche tu, amico lettore, non conoscerai mai veramente Gesù fino a quando non lo inviterai nella tua vita e nel tuo cuore. In Apocalisse è scritto: "Io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me". Non rimanere solo al sentito dire, Gesù può e vuole entrare nel tuo cuore, proprio adesso, se sei disposto a "pregarlo di venire".

 

Mercoledì, 28 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 28 novembre 2018

"Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli." (Cantico dei cantici 2:1)

IL GIGLIO DELLE VALLI

Il giglio è un fiore bellissimo e profumato. Il termine che lo designa nella Bibbia probabilmente si riferisce a vari generi di fiori, ma indubbiamente indica un bel fiore. Nel Vangelo, Gesù parla dei comuni "gigli dei campi" e spiega che "neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro" (Matteo 6:29). Spesso parliamo di montagne per illustrare esperienze positive e edificanti mentre parliamo di valli per definire esperienze negative e prove. La nostra vita spesso trascorre più nelle valli (e talvolta proprio nel fondo d'esse) che sulle cime. Sulle montagne, specialmente oltre una certa altitudine, non crescono fiori. Invece nelle valli ne crescono tanti e alcuni sono davvero stupendi e profumati. Se stai passando attraverso una valle, una depressione, se stai toccando il fondo delle tue energie e delle tue possibilità, guardati attorno e scoprirai che anche lì c'è qualche "giglio". Forse è un amico, forse un incoraggiamento inaspettato, ma ancor di più, scoprirai che, anche lì nel fondo, c'è l'Amico più prezioso: l'Iddio d'amore. Lo puoi invocare e trovare anche subito. Basta che Lo invochi in preghiera.

 

Martedì, 27 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 27 novembre 2018

"Noi arrivammo nel paese dove tu ci mandasti, ed è davvero un paese dove scorre il latte e il miele." (Numeri 13:27)

TUTTO VERO!

Credere alle promesse di Dio non è sempre facile, specialmente quando sei in mezzo a grandi difficoltà, ma chi ascolta le parole del Signore e confida in esse prima o poi sperimenterà che sono vere. La promessa di un paese ideale dove"scorreva il latte e il miele" aveva sostenuto gli Israeliti per anni, ma si sarebbe mai avverata? Ecco che nel versetto di oggi gli uomini mandati ad esplorare la terra promessa riportano che "è davvero un paese dove scorre il latte e il miele". D'altronde Dio non può mentire e le Sue promesse sono assolutamente veritiere. Molti sono delusi dalla politica, dalla religione, dagli uomini; ma chi ha fatto di Gesù il proprio personale Salvatore può affermare come quegli esploratori: "Era tutto vero! E' davvero un luogo meraviglioso dove c'è il nostro amato Signore e dove stiamo benissimo". Dio non illude e non delude come gli uomini. Solo chi sperimenta personalmente la bontà di Dio può attestare che è "tutto vero".

 

Lunedì, 26 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 26 novembre 2018

"Le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio. Dio udì i loro gemiti." (Esodo 2:23-24)

UN DIO CHE ODE

A volte sembra che le nostre preghiere o le nostre sofferenze non escano dalla nostra stanza o dal nostro letto di dolore. Ci sentiamo soli e abbandonati alla nostra miseria. Questo sarà stato il sentimento di tanti Ebrei schiavi in Egitto per secoli, in attesa di un liberatore che sembrava non arrivare mai. Ma il versetto di oggi ci ricorda che le loro grida "salirono a Dio" e e che "Dio udì i loro gemiti". Più avanti scopriremo che Dio non si è limitato all'ascolto ma è intervenuto per liberarli miracolosamente. È una grande consolazione sapere che non siamo soli e che Dio è attento a quel che soffriamo, ci fa bene sapere che non va persa nessuna delle nostre lacrime o delle nostre grida. Il nostro Dio è vivente e onnisciente e si cura di tutti i credenti che soffrono. Quando si rivelò al persecutore dei cristiani Saulo da Tarso, gli disse: "Io sono Gesù, che tu perseguiti", volendo indicare: "Chi tocca i Miei figli perseguita Me". Se ti affidi con fiducia a Dio e Lo invochi, Egli udrà e ti verrà in aiuto.

 

Domenica, 25 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 25 novembre 2018

"Dio disse a Giosuè: 'Come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò'." (Giosuè 1:5)

NON TI LASCERÒ

Nessuno sa cosa ci porterà il futuro, i particolari del cammino della nostra vita ci sono ancora oscuri. Forse guardiamo al domani con preoccupazione, ma qualunque cosa ci possa capitare, sappiamo questo: il nostro Dio conosce la nostra strada e sarà con noi. Dunque dobbiamo avere fiducia in Lui. Il Signore non vuole che abbiamo timori e preoccupazioni. Desidera incoraggiarci e lo fa per mezzo della sua Parola. Le promesse che fece a Giosuè valgono anche per noi. "Come sono stato con Mosè, così sarà con te". Nella vita di Mosè ci furono molte situazioni in cui difficoltà e problemi s'elevavano come montagne, ma Dio aveva sempre preparato una via d'uscita per lui e per il popolo. E noi? Non abbiamo sperimentato l'aiuto del Signore in situazioni critiche? Egli non ci lascia mai soli. Come nel passato ci ha aiutati in un modo o in un altro, lo farà anche nel futuro. Non siamo soli anche quando ci sentiamo soli. Certe vie in cui dobbiamo camminare possono sembrarci difficili, ma dobbiamo ricordare che il Signore è con noi. Egli non ci lascerà e non ci abbandonerà. Dobbiamo sempre aver presente questa promessa.

 

Sabato, 24 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 24 novembre 2018

"L'Eterno disse a Mosé: 'Perché gridi a me? Dì ai figli d'Israele di andare avanti. E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo, affinché i figli d'Israele possano passare in mezzo al mare asciutto'." (Esodo 14:15-16)

PERCHÉ GRIDI A ME?

Tante volte gridiamo a Dio dicendo: solo Tu puoi fare, solo Tu puoi intervenire. E' vero! Egli è potente a fare quello che noi non possiamo fare. Egli è l'Onnipotente, ma in questo verso Dio sta dicendo: Tu devi fare. Sembra quasi che Dio stia rimproverando Mosè dicendogli: 'Basta! Non chiedere più! AGISCI e vedrai come le cose cambieranno intorno a te'. Nella Bibbia è scritto che noi siamo collaboratori di Dio, quindi, noi agiamo insieme a Dio. La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono. Dimostra a te stesso e a Dio con i fatti che vuoi essere un suo collaboratore attraverso una fede in azione. Forse pensi che sia inutile agire perché qualcuno potrebbe considerarti un pazzo, o perché pensi di non valere niente. Metti nelle mani di Dio quello che hai, anche se ti sembra poco. Mosè aveva solo un bastone nelle mani, ma Dio gli disse: 'Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e DIVIDILO'. Con il tuo poco, attraverso la potenza di Dio che opererà su di te, tu puoi "dividere" il tuo mare intorno a te e passare così sull'asciutto. Metti in atto la tua fede! Fallo oggi.

 

Venerdì, 23 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 23 novembre 2018

"Elimina dal tuo cuore la tristezza, e allontana dal tuo corpo il dolore." (Ecclesiaste 11:10)

ELIMINA - ALLONTANA - TOGLI

La tristezza del cuore non ci fa vedere le cose belle che sono intorno a noi. Vediamo tutto nero, tutto negativo, sembra che non abbiamo le forze necessarie per andare avanti. Tante volte sembra che nessuno ci capisca, neppure le persone che sono intorno a noi, neppure quelle che sono a noi più care. Sembra che tutto è buio, che non c'è un filo di speranza da nessuna parte. Ma cosa succede? Tutti mi vanno contro, è possibile che tutto va storto? Che tutti ce l'hanno con me? FERMATI, ASPETTA, RIFLETTI. Forse c'è qualcosa che non va in te! Cosa? Nel verso sopra citato è scritto ELIMINA dal tuo cuore la tristezza e ALLONTANA il dolore dal tuo corpo. A volte ci può essere dolore causato dagli altri, altre volte ancora può essere causato da noi stessi, ma diamo comunque la colpa agli altri. In un modo o nell'altro, Dio ci dice di allontanare. E' qualcosa che tocca a noi fare e non a Dio. Perché Dio è amore, pace, gioia e non tristezza. Fai entrare nella tua vita quello che Dio È, e vedrai che intorno a te tutto cambia. Guardando con un'ottica diversa, ti accorgerai che L'Iddio di pace e di gioia fa parte della tua vita.

 

Giovedì, 22 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 22 novembre 2018

"Io sono misero e povero, ma il Signore ha cura di me. Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; o Dio mio, non tardare!" (Salmo 40:17)

DIO S'INTERESSA ANCHE DI TE

Queste parole furono dette da un uomo che umilmente sapeva riconoscere il suo stato non solo materiale ma anche spirituale. Ciò nonostante Davide non si autocommiserava per attirare su di sé la pietà degli uomini. La sua dichiarazione mette in luce con certezza la fiducia che egli aveva in Dio. È bello quando malgrado le nostre incapacità c'è sempre qualcuno che ci da conforto e coraggio, e quando i nostri sforzi sono vani e comprendiamo in un istante che da noi non possiamo fare nulla, è rincuorante poter ricorrere da qualcun altro più capace di noi, che con amore si fa carico del nostro affanno e ci alleggerisce dal peso. 'Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla' (Giovanni 15:5). Il Signore ha cura di noi, questo significa che noi siamo oggetto di costante interesse da parte sua. Riconosciamo dunque i nostri limiti e apprezziamo di più le amorevoli attenzioni e premure che il Signore ha verso di noi come un Padre affettuoso nei confronti dei suoi figli.

 

Mercoledì, 21 Novembre 2018 00:00

Meditazione del 21 novembre 2018

"Custodisci il tuo cuore più d'ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita." (Proverbi 4:23)

CUSTODISCI IL TUO CUORE

È scritto che il cuore è "pieno di male" (Ecclesiaste 9:3); che è ingannevole sopra ogni cosa ed insanabile" (Geremia 17:9); è sede del peccato e dei delitti (Matteo 15:19): come pure della fede (Romani 10:10). Il Signore "riguarda al cuore" anziché all'apparenza esterna; e a noi è stato ordinato di coltivarlo come la parte più importante del nostro essere, anziché prender cura solo delle apparenze esteriori (Proverbi 4:4). Per questo è detto che: 'Soltanto l'uomo puro di cuore può salire ed ha l'accesso al monte dell'Eterno': 'Chi salirà al monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo?' (Salmi 24:3). Davanti a tutto questo comprendiamo chiaramente che è impossibile essere graditi a Dio. Il Signore, però, ci prescrive il modo col quale avvicinarci a Lui; non solo un impegno da parte nostra: desiderio, volontà e rimedi, ma un abbandono totale della nostra vita a Lui: 'Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie!' (Proverbi 23:26). Dio prenderà cura della nostra anima, la invaderà del Suo Spirito e l'ammaestrerà, "Egli m'insegnava dicendomi: Il tuo cuore conservi le mie parole; osserva i miei comandamenti e vivrai.' (Proverbi 4:4)

 

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