Parole di Vita
Meditazione del 13 dicembre 2025
Il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri (Isaia 61:1)
UNA BUONA NOTIZIA
In Cristo Gesù il credente che si ravvede dei propri peccati invocando il perdono e la Grazia di Dio ottiene la giustificazione per fede. Agli occhi di Dio è "come se non avesse commesso il fatto", il peccato che Gesù cancella con il Suo prezioso sangue espiatorio consente di realizzare la salvezza. Dio ci accorda grazia, non premiando le buone opere, ma benedicendo l’umile fede di chi, riconoscendosi peccatore bisognoso di perdono, confida nel sacrificio di Cristo come sufficiente a ciò. Nel Signore riceviamo grazia su grazia. Egli può liberare chiunque e all’istante dalle catene del male e del vizio. Poiché Dio non si ricorderà più dei nostri peccati, possiamo ricevere ogni benedizione celeste e godere la libertà di dimorare alla Sua santa presenza. Non cercare qualche favore da Dio, ma accogli la Sua grazia. Se sei ancora schiavo del peccato, imprigionato dalle sue conseguenze, volgiti con fede a Cristo ed Egli fascerà il tuo cuore spezzato.
Meditazione del 12 dicembre 2025
Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa (Giovanni 15:11)
LA VERA GIOIA
La Parola di Dio insegna chiaramente che l’appagamento fornito dalle soddisfazioni materiali è provvisorio e superficiale, mai profondo né duraturo. La vera gioia non è procurata dalle cose che sono fuori di noi. Essa è qualcosa di profondamente spirituale, proveniente dalla comunione con Dio. Tale gioia risiede dentro di noi influenzando la sfera dell’anima e dello spirito, dei pensieri e dei sentimenti riflettendosi, di conseguenza, anche sul nostro corpo. La gioia completa è l’inappagabile allegrezza della presenza costante di Cristo e dell’approvazione divina nel nostro cuore. Questo è il ristoro che il salmista vuole esprimere, quando afferma: "Tu m'hai messo più gioia nel cuore che non provino essi quando il loro grano e il loro mosto abbondano" (Salmo 4:7). Pertanto, possiamo gioire anche quando le cose nella nostra vita sono spiacevoli, quando gli affetti umani ed i beni materiali sono carenti, e perfino quando le sofferenze fisiche persistono.
Meditazione del 11 dicembre 2025
Non dire: "Renderò il male"; spera nel Signore, ed egli ti salverà (Proverbi 20:22)
VINCI IL MALE CON IL BENE
È facile rimanere tranquilli quando noi e le persone che amiamo viviamo sereni e senza difficoltà. A volte, però, accadono cose inaspettate nella nostra vita, eventi non previsti toccano la nostra esistenza e provano il nostro carattere. Atti di prepotenza, truffe e offese mettono alla prova la nostra pazienza e turbano la nostra serenità. Forse hai appena subito un grave torto: non meditare di ripagare con la stessa moneta, non lasciarti andare a rivalse avventate. Lascia che sia Dio, l’Onnisciente Giudice e Sovrano dell’universo, a fare giustizia. Quanto a te, segui l’esortazione biblica: "Non rendete ad alcuno male per male... non fate le vostre vendette… Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo. Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene" (Romani 12:17, 19-21).
Meditazione del 10 dicembre 2025
Gesù rispose e le disse: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto (Giovanni 4:10)
CONOSCERE GESù
Purtroppo, molte persone, ancora oggi, pongono in primo piano ciò che è di secondaria importanza, ignorando che il bene supremo per l’uomo viene da un’unica Fonte: Gesù Cristo. Se l’uomo conoscesse il suo estremo bisogno spirituale non perderebbe tempo, ma chiederebbe subito di ricevere il prezioso dono che Dio offre, cioè la salvezza eterna. Nel dialogo tra Gesù e la Samaritana emerge, tra altri particolari, la necessità della confessione del proprio peccato come condizione indispensabile per ricevere il dono della salvezza. Quante volte Gesù ha incrociato la tua strada, con l’intento di rivelarsi alla tua vita ed offrirti l’acqua che soddisfa l’anima, ma non hai voluto approfittare dell’occasione; hai cercato di deviare il discorso da ciò che ti toccava nel vivo, senza immaginare quale benedizione Egli ti riservasse. Oggi, però, non lasciare che un altro giorno trascorra senza aver attinto a questa meravigliosa fonte.
Meditazione del 09 dicembre 2025
Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto (Giovanni 21:23)
VERITà DIVINA E VOCI UMANE
Nelle tue convinzioni forse sei sincero, ma se non conosci la volontà divina ti stai ingannando. Se ascolti la Parola di Dio, ma la "pieghi" alle tue idee stai finendo fuori strada. Dobbiamo riconoscere come spesso siamo inclini a credere che il Signore debba operare sempre in maniera eclatante e non riusciamo ad accettare che, nella fedeltà alla Sua Parola, Egli ci garantisce il "miracolo" della provvidenza quotidiana. L’errore spesso viaggia più veloce della verità e può sviarci dove Dio non ci ha chiamato, farci aspettare quel che Egli non ha promesso o ad affaticarci intorno a ciò che non ha mai chiesto di fare. Forse, senza nemmeno saperlo, oggi ti trovi dinanzi ad un bivio e devi decidere quale voce seguire: chiedi al Signore di illuminarti sulla Sua volontà mediante la Scrittura. Fai come i credenti di Berea che, pur fidandosi di Paolo, confrontavano la sua predicazione con le Scritture, per assicurarsi che corrispondesse alla Parola di Dio (cfr. Atti 17:11).
Meditazione del 08 dicembre 2025
Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra un'antenna... se questi guardava il serpente di rame, scampava (Numeri 21:9)
L’ANTIDOTO DIVINO
Il serpente bronzeo, elevato su una lunga asta di legno, è una prefigurazione del sacrificio di Cristo, innalzato sulla croce (Giovanni 3:14,15). L’unico antidoto indicato da Dio è Colui che non ha mai conosciuto peccato ed è stato fatto peccato per noi, presso il Calvario. Soltanto Cristo è l’antidoto per le contaminazioni di questo mondo corrotto e sofferente, aggredito dalle conseguenze della ribellione a Dio. Forse non potrai impedire che queste serpi ti mordano, ma puoi evitare che ti iniettino la loro venefica influenza. Come Mosè, non sempre puoi sottrarti ai colpi di ingiuste critiche pungenti, ma fissando lo sguardo sul Signore, il "siero" del Suo amore annienterà il germe dell’odio, impedendogli di scorrere nei tuoi pensieri. Non ricorrere a tue soluzioni, ma fermati per mirare Gesù, che si è fatto peccato anche per te, è stato innalzato sulla croce del Calvario ed è stato trafitto per darti vita eterna. Basta uno sguardo di fede.
Meditazione del 07 dicembre 2025
O Signore, al mattino tu ascolterai la mia voce; al mattino ti offrirò la mia preghiera e aspetterò (Salmo 5:3)
PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO
Lo Spirito Santo, in questo brano della Scrittura, ci insegna un principio fondamentale per iniziare nel migliore dei modi la giornata: presentare ogni cosa in preghiera a Dio. Il salmista "offre" a Dio la preghiera, quale primo appassionato impegno di ogni nuova alba. Al mattino, per impostare bene il giorno che abbiamo davanti, è fondamentale che ci rivolgiamo al Signore in preghiera per dargli la lode che Gli appartiene e ricevere la forza e la guida che soltanto Lui può dare. Inoltre, è importante che la Bibbia sia la nostra guida e che seguiamo le Sue indicazioni. La speranza dei credenti è il risultato della loro conoscenza del Signore. Tutti coloro che hanno creduto in Lui, che Gli hanno arreso la vita e si lasciano condurre dalla Sua mano, sono al sicuro e affrontano il presente ed il futuro in maniera più che serena. Caro lettore, inizia anche tu la giornata rivolgendoti a Dio e partirai "con il piede giusto". E andrai lontano.
Meditazione del 06 dicembre 2025
So in chi ho creduto (2° Timoteo 1:12)
SAPERE IN CHI CREDERE
La fede che l’apostolo Paolo ha nel Signore va ben al di là del credere alla Sua esistenza storica. Egli ha riconosciuto in Gesù il Messia profetizzato nelle Scritture. Molti hanno accettato soltanto un complesso di dottrine, ma non hanno alcuna relazione personale con il Signore. Altri credono ad un Gesù che rispecchia l’immaginazione umana, ma non il pensiero di Dio, la Sua rivelazione. Purtroppo è antica la concezione del "dio fai da te", ma sia ringraziato Dio perché nell’Evangelo Egli ha reso possibile la nostra conoscenza viva di Cristo. Non c’è vaghezza nella fede biblica, bensì la profonda consapevolezza che proviene dall’aver realizzato quanto la Parola di Dio afferma su Gesù. Nel sacrificio di Cristo, ogni credente ha sperimentato il perdono dei peccati e continua a realizzare la Sua pace divina nel cuore; lo Spirito Santo, che dimora nella sua anima, testimonia in modo autorevole e vivificante della persona di Gesù.
Meditazione del 05 dicembre 2025
Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove erano diretti (Giovanni 6:21)
GESù FA LA DIFFERENZA
Mentre il giorno declinava, i discepoli salirono su di una barca per raggiungere l’altra riva. Gesù non era con loro, quando una tempesta li sorprese. Essi continuarono a remare per circa sei chilometri, ma non c’era modo di raggiungere l’altra riva. Mentre erano senza speranza furono raggiunti dal Signore che andò a loro camminando sul mare. Come i discepoli, così ognuno di noi sta affrontando la "traversata" nel mare, talora burrascoso, di questa vita. Alcuni sono senza Cristo, contando unicamente sulle loro forze. I venti contrari che incontrano, diventano ostacoli invalicabili che portano alla deriva e al naufragio. Altri, dopo avere tentato di affrontare il viaggio da soli, hanno aperto il cuore alla fede lasciando così il timone della loro imbarcazione al Signore. Caro amico, forse stai remando controvento, nel buio e ti ritrovi da solo: perché non scegli oggi il piacere di dipendere da Cristo? Fai entrare Gesù "nella tua barca" e "subito" si vedrà la differenza. Osserverai come con Lui si giunge alla riva desiderata.
Meditazione del 04 dicembre 2025
Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore. Provami, e conosci i miei pensieri (Salmo 139:23)
LA CONOSCENZA DI DIO
Dio ha una profonda e perfetta conoscenza di tutte le cose e di tutti gli individui. Ciò suscita diversi atteggiamenti negli uomini, secondo la condizione spirituale di ciascuno. Davide, l’uomo "secondo il Suo cuore", che conosce Dio e lo adora, è invece benedetto da questa rivelazione del carattere divino. Egli, infatti, non dubita che Dio sappia ogni cosa, ma gioisce e, al contempo, stupisce di questo Suo attributo, confidando nell’Onniscienza del Signore per essere purificato e preservato dal peccato. Essa è per lui fonte di consolazione e di sicurezza. Il fatto che "il Padre vede nel segreto" fa ridere i beffardi, ma è la consolazione di chi, trovandosi in necessità, invoca Dio con semplicità di cuore. Il desiderio di ogni figlio di Dio è quello di piacere al Padre, di non offenderlo. Per questo non teme di essere scrutato da Lui. Il fatto che Dio ti vede e sa tutto della tua vita non sia per te una minacciosa irruenza, ma una preziosa fonte di benedizione!