IL BLOG DI PAROLE DI VITA

dal punto di vista cristiano

INTERCEDI CON NOI

Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini. (1 Timoteo 2:1)

L'IMPORTANZA DELLA

Intercessione

Dio stesso mostra nella Bibbia quanto egli abbia a cuore la preghiera di intercessione.
Dio ci vuole gli uni per gli altri. Egli desidera che mostriamo per gli altri interesse, compassione, carità, reciproco aiuto, amore in ogni cosa.
Coloro che possono fare qualcosa per gli altri, nel senso fisico, materiale, sono chiamati a farlo.

L’intercessore è qualcuno che sceglie di vivere secondo il progetto di Dio e che ha cura realmente dei suoi fratelli e delle sue sorelle e
desidera che essi vivano secondo la volontà di Dio.

Digiunare è importante come donare e pregare!

Nell'Antico Testamento la pratica del digiuno era un atto di umiliazione, pentimento e liberazione.

Erano praticati digiuni di diversa durata: Esdra digiunò un giorno, Ester digiunò tre giorni, Davide digiunò sette giorni, Daniele digiunò ventuno giorni, Mosè digiunò quaranta giorni.

IL DIGIUNO DI MOSÈ
"Soprannaturale per la nazione"

Mosé digiunò 40 giorni e 40 notti per la sua nazione, digiunò e pregò con insistenza, tanto che Dio disse "lasciami fare" (Deuteronomio 9:14), da notare la potenza del digiuno che trattiene Dio dal distruggere la nazione, e il sentimento di un uomo spinto dall'amore, il quale ha perorato la causa del popolo senza stancarsi.

IL DIGIUNO DI DAVIDE
"Individuale e personale"

In 2 Samuele 12:16 è scritto: Davide quindi rivolse suppliche a Dio per il bambino e digiunò; poi venne e passò la notte disteso per terra, digiunò sette giorni.
D
avide fu il primo a praticare un digiuno individuale, lo fece per un problema personale, in un momento difficile.
Oltre lui, altri Re, addirittura crudeli, sono stati esauditi attraverso la pratica del digiuno.

1 Re 21:29, Giona 3:10

NUOVO TESTAMENTO

Come già detto, il digiuno era nel primo patto, praticato regolarmente, ma anche nel nuovo patto vediamo che tale esercizio spirituale non è stato abolito o trascurato.

La prima volta che viene citato il digiuno nel Nuovo Testamento è nel Vangelo di Luca 2:36.

Leggiamo di Anna, 84 anni la quale non si allontanava mai dal tempio, serviva Dio con digiuni e preghiere.

Un attento lettore noterà che è già cambiato il modo di digiunare. Abbiamo precedentemente detto che anticamente si digiunava in segno di pentimento e umiliazione, non credo che una donna così avanti negli anni, che serviva notte e giorno il Signore, aveva da pentirsi e/o umiliarsi per chissà quali peccati, è molto probabile invece che intercedesse con digiuno e preghiera per VEDERE "la venuta del Messia". Infatti lei VIDE Gesù quando i genitori lo condussero al tempio; è scritto che lodò il Signore. Gloria a Dio!

Una donna che ha servito con gioia, con costanza e fede, è stata esaudita.

Non ha fatto grandi azioni, non è stata protagonista di grandi guarigioni né tantomeno di miracoli eclatanti, ha solo servito in silenzio; non sappiamo quello che faceva, quali erano le sue mansioni, eppure viene evidenziato che "digiunava". La sua storia, forse poco considerata ancora oggi, non resta nell'ombra, per lo Spirito Santo è qualcosa di importante da raccontare.

Caro lettore, forse come Anna stai aspettando di vedere la promessa esaudita, non sai più come pregare, forse stai chiedendo a Dio: "cosa devo fare? Come devo pregare?" non perderti di coraggio, insisti prega e se non l'hai mai fatto digiuna.

IL DIGIUNO DI GESÙ
Fu "Soprannaturale" come quello di Mosè.

Gesù iniziò il suo ministero con un digiuno lungo 40 giorni.

Mosè digiunò per la nazione, Gesù digiunò per il mondo intero. Alleluia!

Gesù dimostrò che il digiuno è una pratica spirituale e se Lui, vero Dio e vero uomo ha digiunato prima di iniziare il suo ministero terreno, quanto più noi, semplici e deboli creature, dobbiamo praticarlo per fortificarci.

Il digiuno era praticato anche dai discepoli di Giovanni Battista e dai farisei.

Giovanni Battista e i suoi discepoli non avevano però, le stesse motivazioni dei farisei; mentre il Battista vive una vita semplice sottomettendo totalmente la carne e i suoi desideri, i farisei vivono una vita di apparenza praticando il digiuno per vanità.

Bisogna fare attenzione a non "demonizzare" la pratica del digiuno soltanto perché i farisei la esercitavano con sentimenti sbagliati; infatti Gesù condanna, oltre i sentimenti, anche le motivazioni senza mai disapprovarne la pratica.

Quindi Gesù insegna la pratica del digiuno, insieme ad altre pratiche spirituali, ritenute attualmente normali e obbligatorie.

Se leggiamo in Matteo 6, notiamo che Gesù insegna tre esercizi spirituali:

DONARE

PREGARE

DIGIUNARE

Innanzitutto Gesù non dice "SE" digiunate, ma "QUANDO" digiunate.

L' avverbio QUANDO è usato per tutti e tre gli esercizi spirituali, questo particolare dimostra che è importante il "digiunare" come lo è il "donare" e il "pregare".

Siamo tutti d'accordo sul "pregare e donare", ma sul "digiunare" ci sono opinioni diverse.

Avete mai sentito un Cristiano chiedere se deve pregare regolarmente? O chiedere, se deve donare regolarmente?

No! Nessuno chiede parere a riguardo, perché tutte le guide spirituali di qualsiasi denominazione insegnano che bisogna pregare e donare, ma non tutti insegnano che bisogna digiunare!

Sarà forse questo il motivo per il quale molti sono in dubbio?

Quando Gesù disse nessuno mette il vino nuovo negli otri vecchi, stava a significare che Gesù avrebbe introdotto un nuovo modo di digiunare, nell'antico testamento era un atto di umiliazione e pentimento, nel nuovo testamento invece viene praticato per consacrarsi, per fare delle scelte importanti, per ottenere risposte e liberazioni.

Se vi ricordate, in Matteo 17:21 Gesù disse: Questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera e il digiuno.

Allora mi chiedo: "Vuoi vedere che oggi non riusciamo ad avere abbastanza autorità sugli spiriti maligni, perché la pratica del digiuno è stata completamente abolita?"

Alla luce di questo episodio si evince che se aumentiamo il tempo dedicato alla pratica del digiuno e della preghiera, diminuirà il tempo che serve per liberare le anime oppresse.

Gesù pronunciò l'insegnamento di Matteo 17:21 mentre scendeva dal monte Tabor, luogo in cui fu trasfigurato, rivolgendosi ai discepoli che rimasero con il popolo. Fu l'occasione per insegnare loro che è necessario consacrarsi per acquisire maggiore autorità.

A questo punto lo Spirito Santo ci interroga: Sei sufficientemente consacrato? Oppure vivi una vita superficiale trascurando l'intima relazione con Dio?

Quando lo Sposo fu tolto (come Gesù stesso preannunciò), gli apostoli e la chiesa iniziarono a praticare il digiuno.

Atti 13 :2-3 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.

La Didaché, conosciuta come la dottrina dei dodici, conferma che il digiuno era normalmente in uso ai tempi della prima chiesa e che non si trattava di un evento speciale, ma bensì di una pratica spirituale collettiva e/o individuale.

In Questo importante documento si legge che chi desiderava battezzarsi, veniva invitato a dedicare un tempo per pregare e digiunare, lo stesso faceva chi lo battezzava, in più l'invito veniva esteso a tutta la chiesa, chi voleva poteva unirsi a loro digiunando e pregando.

Il digiuno è volontario, deve essere un atto che viene dal cuore, un bisogno, come la preghiera, non deve essere una forzatura o una penitenza. Dio preferisce la misericordia, non il sacrificio, quindi meglio non farlo se ti rende nervosa/o e irascibile.

Ricorda, per Dio contano i sentimenti, bisogna digiunare con la giusta attitudine.

Il digiuno con i sentimenti sbagliati, risulta un "fioretto" un "sacrificio".

Paolo digiunò per 3 giorni Atti 9: 9 dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

Il digiuno è efficace per sottomettere la carne e i suoi desideri, infatti i desideri della carne sono contrari ai desideri dello spirito.

Se nutri i desideri della carne, la carne vincerà sullo spirito, se invece nutri i desideri dello spirito, lo spirito vincerà sulla carne.

Vince chi mangia di più, per esempio:

Vi è mai capitato di rientrare a casa dopo un culto meraviglioso e benedetto e perdere tutto per cose futili? Magari qualcuno a casa ci ha fatto perdere la pazienza, ci siamo arrabbiati e abbiamo perso controllo. Che tristezza poi, quando qualcun altro sottolinea: "E menomale che sei venuto dalla Chiesa!".

Questo accade perché ci siamo nutriti di "cibo spazzatura". Cosa guardi in tv?

I talk show in cui litigano? Inevitabilmente anche tu sarai sgarbata e irascibile.

Oppure segui le Telenovele, nelle quali il tradimento, l'infedeltà e la slealtà regnano sovrane? Di conseguenza vivrai la paranoia di essere tradita/o e non ti fiderai di nessuno

"Quello che metti dentro quello pure uscirà fuori, quello che vedi quello diventi."

In Galati 6:8 è scritto: Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.

Non viene naturale consacrarsi e sottomettere la carne, quindi bisogna sforzarsi.

So che molti predicano che il Cristiano non si deve sforzare, ma se così fosse la Parola di Dio non descriverebbe il nostro cammino di fede col termine "gara" o "combattimento"; oltretutto il nemico non vuole vedere i Cristiani consacrarsi, infatti il più delle volte, quando un cristiano decide di consacrarsi maggiormente, gli sembrerà addirittura che le cose peggiorino.

"resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi." Giacomo 4:7.

Molti affermano che nel tempo della Grazia non è necessario digiunare, altri che "Il Signore non vuole sacrifici", ma questi non possono essere motivi plausibili quando sono riferiti alla pratica del digiuno.

Certamente il digiuno non deve essere "un sacrificio", "un fioretto" o peggio "una dieta", deve essere un atto dettato dal desiderio di una più intima comunione con Dio, questo può avvenire se riusciamo a far prevalere quello che brama lo spirito, infatti il digiuno è un "esercizio" per imparare a sottomettere i desideri della carne.

"Un Cristiano che digiuna, pratica un'autodisciplina spirituale, esercita all'autocontrollo ".

Dio non ha bisogno: delle nostre offerte, delle nostre preghiere, dei nostri digiuni! Servono a noi per avvicinarci a Dio e per mortificare la carne.

Inoltre sono tre pratiche della stessa importanza, impartite da Gesù nello stesso insegnamento.

Vediamo ora come e perché digiunare.

COME DIGIUNARE

CON LA GIUSTA ATTITUDINE

ISAIA 58 ci descrive un digiuno gradito.

Abbiamo precedentemente parlato dei buoni sentimenti e delle valide motivazioni.

Vediamo quali sono:

• che si spezzino le catene della malvagità,

• che si sciolgano i legami del giogo,

• che si lascino liberi gli oppressi

• e che si spezzi ogni tipo di giogo,

• che tu divida il tuo pane con chi ha fame,

• che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne.


Vuoi liberare te stesso o qualcuno dalla malvagità?

Digiuna e prega per spezzare le catene della malvagità!

Vuoi liberare le anime legate dai vizi di alcool, droga, fumo e gioco?

Digiuna e prega per sciogliere i legami.

Vuoi liberare le anime legate dalla depressione?

Digiuna e prega per liberare gli oppressi.

Vuoi liberare le anime dai vizi?

Digiuna e prega per spezzare da ogni tipo di giogo.

"ECCO IL DIGIUNO CHE DIO GRADISCE: "FATTO CON LE GIUSTE MOTIVAZIONI"


PERCHÉ DOBBIAMO DIGIUNARE?

1. PER UNA PERSONALE CONSACRAZIONE.

Appartarsi, allontanarsi da ogni forma di distrazione per essere più sensibili alla Voce dello Spirito Santo.

2. PER IL SERVIZIO. (ATTI 13:1-3)

Qualsiasi tipo di servizio o mandato dovrebbe essere confermato dallo Spirito Santo, non sono scelte da prendere alla leggera. Prima di individuare un ministro, la chiesa dovrebbe riunirsi per cercare con tutto il cuore l'infallibile guida divina.

Sono sicura che si eviterebbero numerose difficoltà.

3. PER AUMENTARE LA FEDE MT 17:21

4. PER DEDICARCI ALLA PREGHIERA 1 Cor 7:5

5. DEDICARSI ALLA PREGHIERA


QUANDO DOBBIAMO DIGIUNARE?

1. In modo SISTEMATICO con digiuni individuali;

2. OCCASIONALMENTE con digiuni organizzati dall'assemblea;

3. Per fronteggiare un momento di EMERGENZA;

4. Prima di prendere delle DECISIONI.


COME DIGIUNARE?

E' possibile digiunare:

1. Nella modalità TOTALE. (Astensione completa da cibi e bevande)

2. Nella modalità NORMALE. (Astensione dai cibi)

3. Nella modalità PARZIALE. (Astensione da cibi prelibati. Astensione per un tempo parziale)

Esiste inoltre anche un altro tipo di digiuno descritto in 1 Corinzi 7:5 Non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo per un tempo, per dedicarvi al digiuno e alla preghiera.


PER QUANTO TEMPO BISOGNA DIGIUNARE?

Dipende dall'esigenza.


COSA FARE PRIMA DI DIGIUNARE?

• Scrivere un programma.

• Decidere per quanti giorni e come digiunare.

• Avere degli obiettivi.

• Decidere cosa leggere.

• Decidere quale argomento approfondire. (Per esempio: Se il tuo obiettivo è la guarigione, studia tutti i passi che parlano di guarigione)

Vi sembrerà superfluo dire che: IL DIGIUNO NON DEVE ESSERE SOLO UN ASTINENZA DAL CIBO, MA ANCHE UN TEMPO DI PREGHIERA.

Non è una puntualizzazione scontata, infatti molti digiunano facendo mille attività senza mai pregare.

Amos 8: 11 "Ecco, vengono i giorni", dice il Signore, DIO, in cui io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d'acqua, ma la fame e la sete di ascoltare la parola del SIGNORE.

Con amore Marianna Poerio.

 

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Ospite
Giovedì, 21 Novembre 2024

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Biografia

Mi chiamo Marianna Poerio sono nata a Napoli, quando noi ragazzi uscivamo di casa senza poter essere rintracciati dai genitori, quando si socializzava dai balconi e ci si divertiva sporcandosi ;-)

Ho studiato presso "Le belle arti di Capodimonte", sono pittrice e ceramista, ma mi definisco semplicemente "UNA CREATIVA".

Grazie alle competenze che ho acquisito dagli studi e dalle esperienze, ho intrapreso un attività dove potevo dare libero sfogo alla mia creatività, non più solo pittrice ma Wedding Planner. Amo creare, l'amore per quello che faccio mi ha sempre premiata.

Senza rendermene conto, le cose leciti (il lavoro), ovvero le mie passioni, erano diventati i miei idoli vani, fino a che un giorno ho deciso di tornare al mio primo amore "CRISTO", promisi a Dio di lasciare tutto per Lui, ma non lo feci, come Lot esitai e il Signore mi ha prese per mano.

Sono passati dieci anni da quella decisione, sono tornata a Cristo e voglio dare a Lui tutta la mia vita, così com'è, difetti inclusi, sicura che l'opera che ha iniziato in me la porterà a compimento.

 

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