Giovedì
26 Settembre 2013
"Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno" (Geremia 17:9) "Figliuol mio dammi il tuo cuore e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie" (Proverbi 23:26)
LA DIAGNOSI E IL RIMEDIO
Per emettere una diagnosi valida sono necessarie almeno due cose: essere medici esperti e possedere gli strumenti di indagine adeguati, senza queste condizioni non è possibile diagnosticare il male. Per quanto riguarda lo studio delle malattie del corpo, gli uomini hanno fatto, negli ultimi decenni, passi da giganti; malattie che prima erano incurabili e mietevano un gran numero di vittime, sono oggi diagnosticate e curate in tempi sufficientemente rapidi. L'uomo in questo campo ha acquisito l'esperienza ed ha migliorato i suoi strumenti di indagine. Esistono, infatti, oggi strumenti che erano inimmaginabili prima. Se quanto detto è vero per la salute del corpo è necessario ammettere che, nel campo spirituale, l'uomo è incapace di fare una diagnosi veritiera della sua condizione, in quanto non è in possesso dei requisiti necessari. Solo Dio può rivelarci la vera condizione del nostro cuore. Le parole tratte dal libro del profeta Geremia che stiamo meditando possono essere paragonate ad un referto medico: Dio dopo essere entrato nel suo laboratorio e dopo aver accuratamente analizzato il cuore dell'uomo ha scritto queste parole: "il cuore dell'uomo è insanabilmente maligno", è una diagnosi certa. La diagnosi è però seguita dal rimedio, questo cuore malato così profondamente per guarire dev 'essere dato nelle mani di Dio che lo trasformerà, rendendolo sano. L'opera sarà così profonda e reale che cominceremo a "prendere piacere nelle sue vie", lasceremo il peccato in tutte le sue forme e abbracceremo con forza la Sua volontà. Oggi possiamo scoprire quanto è prezioso rispondere positivamente al dolce invito che ancora ci viene rivolto: "Figliuol mio dammi il tuo cuore".