Giovedì
23 Gennaio 2020
Ma Dio che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati) e ci ha risuscitati con lui e con lui... (Efesini 2:4-6)
IL FIGLIO RITROVATO
Giunto nel più profondo della miseria, il figliuol prodigo "rientra in sé", si ricorda della casa paterna e vi ritorna per confessare la sua cattiva condotta. Ecco dunque quel figlio che si mette in cammino, confuso e angosciato. Cosa gli dirà il padre? Quale accoglienza gli riserverà? Ma, da lontano, il padre ha visto arrivare colui che stava aspettando senza stancarsi; egli non attende che faccia gli ultimi passi né che termini la sua frase; gli corre incontro e, malgrado i suoi abiti sporchi e laceri, lo stringe forte fra le braccia; il figlio perduto è ritrovato! È l'amore che perdona senza pregiudizi, che riceve con tenerezza; è l'amore di Dio verso quelli che credono. "Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8). Come il figlio pentito, riconosciamo il nostro stato di peccato; Dio ci accoglierà con gioia e ci rivestirà con "la veste più bella", cioè con tutte le perfezioni di Gesù stesso.
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