Sabato
18 Gennaio 2020
La notte seguente, il Signore si presentò a Paolo e gli disse: "Fatti coraggio" (Atti 23:11)
SOLITUDINE
Forse qualche volta apprezziamo la solitudine, per esempio la sera, dopo una giornata di contatti più o meno penosi. Ma come sopporteremmo questa solitudine se dovesse prolungarsi? E che dire della solitudine morale in cui si trovano molti nostri simili? Gesù ha condiviso la nostra condizione umana per poterci comprendere e portare i nostri pesi. Egli invita ognuno di noi: "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati" (Matteo 11:28). Egli ha conosciuto che cosa significa essere soli. Solitudine fisica: "Il Figliolo dell'uomo non ha dove posare il capo" (Luca 9:58). Solitudine morale, più penosa ancora; incompreso dagli uomini ai quali era venuto a manifestare l'amore di Dio, incompreso dai Suoi discepoli. Solo davanti all'odio degli uomini nell'ora della croce. E ora, grazie alla Sua opera, può dire ai Suoi: "Io non vi lascio orfani" (Giovanni 14:18) "Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:20). Promessa che ha sempre mantenuto e che manterrà fino alla fine per voi e per me.
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