Martedì
24 Dicembre 2019
"Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento..." (Luca 3:8)
RAVVEDERSI
Il ravvedimento segue il pentimento, ed è ben più del semplice rincrescimento delle colpe commesse; è anche l'umiliazione davanti a Dio di averLo disonorato. Esso porta con sé un nuovo modo di pensare e di vivere a partire da quel momento. Trasforma il nostro piano di vita, i nostri valori, la nostra morale e le nostre azioni per il fatto che cominciamo a vedere le cose con gli “occhi di Dio”. Il richiamo al ravvedimento è uno dei motivi più costanti della Sacra Scrittura. L'esigenza di ravvedrersi è chiara nei comandamenti dati a Mosé. Ritorna costantemente nei profeti. Il ravvedimento è pure la nota dominante del Nuovo Testamento. E' l'unico messaggio di Giovanni Battista: "Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino". Le parole "ravvedersi", "pentirsi", "ravvedimento" e "pentimento" ritornano spesse volte nel Nuovo Testamento. Il ravvedimento è un elemento indispensabile della conversione. In seguito, quelli che sono convertiti compiono atti che dimostrano la realtà di questo cambiamento.

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