Mercoledì
01 Novembre 2017
"Gesù pianse" (Giovanni 11:35)
GESÙ PIANSE
Il pianto narra una commozione, che può essere di gioia, di dolore, di pentimento, ecc. Il pianto di Gesù davanti alla tomba di Lazzaro fu la dimostrazione dei suoi sentimenti scossi e turbati (Giovanni 11:33). Quelle lacrime furono commentate dai presenti come espressione di amore: "Guarda come l'amava!" (Giovanni 11:36). Se fosse solo una dimostrazione d'amore quel pianto sarebbe stato un'esibizione apparente e ipocrita dell'affetto di Gesù verso la famiglia di Betania. Difatti, Gesù sapeva bene che, da lì a qualche istante, avrebbe portato in vita Lazzaro. Il Signore non recita e non agisce per soddisfare il parere della gente, il suo amore per Lazzaro, come per tutti gli uomini, non si dimostra attraverso lacrime, ma mediante il gesto più grande e duraturo: il sacrificio della croce (cfr. I Giovanni 4:9). Il pianto di Cristo erano dovuto all'incredulità degli uomini davanti all'amore, alla Parola e alla potenza di Dio, che è pronto a chiamare i morti in vita: "Lazzaro, vieni fuori!". Non lasciare piangere Gesù per la tua incredulità, abbi fede in Colui che è la resurrezione e la vita.
Copia