Sabato
26 Dicembre 2015
E ciascuno siamo membra l'uno dell'altro (Romani12:5)
QUANTO PESA IL PECCATO?
La nostra disponibilità a rendere conto ad altri del nostro operato è strettamente collegata alla nostra disposizione verso la sottomissione. Abbiamo sempre bisogno di essere collegati ad altri, per ricevere direzione e per fornire indicazioni. Potremmo ritrovarci su un sentiero sbagliato o imboccare una strada diversa, dietro una svolta inaspettata. Per questo dobbiamo rimanere in contatto con Dio e con coloro verso i quali dobbiamo rendere conto. Nelle nostre relazioni fraterne, il rendere conto gli uni agli altri viene spesso vissuto come un giubbotto che limita la nostra libertà di espressione e pone degli ostacoli a coloro che "marcia.no secondo un diverso ritmo". In realtà è vero l'opposto. Il rende.re conto ci permette di crescere e cambiare e rappresenta una parte importante delle nostre relazioni. Quando noi volontariamente ci rendiamo disponibili a rendere conto del nostro operato ad altri, creiamo una barriera protettiva che nel lungo corso frutta in termini di confini e di parametri comportamentali che non dovrebbero essere oltrepassati. A essere del tutto onesti, la maggior parte di noi non ha molta esperienza nel campo di rendere conto ad altri del proprio operato e delle proprie scelte, perché ciò implica una volontaria sottomissione gli uni agli altri.
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