Mercoledì
16 Dicembre 2015
Allora Isacco disse a Giacobbe: "Avvicinati, figliolo mio, che io ti palpi, per conoscere se sei, proprio, tu mio figlio Esaù, o no". (Genesi 27:21)
IL TOCCO DI DIO
Per Isacco non era sufficiente udire soltanto la voce per quel momento particolare (Impartire la benedizione della Primogenitura). Giacobbe sapeva che se suo Padre lo avesse Toccato, essendo di carnagione diversa da Esaù... lo avrebbe reputato un ingannatore (per questo motivo, rivestì gli abiti di Esaù e della pelle di un capretto), così solo, ricevette la benedizione. Isacco nel toccarlo, perché cieco, voleva verificare se era proprio il suo figliuolo Esaù, il primogenito, a cui aspettava per "diritto" quella speciale benedizione. Un altro importante punto da considerare fu quando Isacco sentì l'odore dei vestiti di Esaù che Giacobbe aveva indossato; solo allora si convinse e lo bene.disse dicendo: "Ecco, l'odore del mio figliuolo, (Esaù) è come l'odore di un campo, che L'Eterno ha benedetto". Noi siamo il buon odore di Cristo (2 Corinti 2:15). Le nostre vesti sono state lavate dal sangue "dell'Agnello", e grazie a questo vestito rinnovato, noi possiamo accedere alla presenza di Dio, nella comunione con Lui e alla benedizione che ci darà quando compariremo nel Suo cospetto per ereditare la vita eterna.
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