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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Lunedì, 29 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 29 maggio 2023

Non temere; soltanto continua ad aver fede! (Marco 5:36)

SOLTANTO CONTINUA A CREDERE!

Iairo, uno dei capi della sinagoga si fece strada in mezzo alla folla e si gettò ai piedi di Gesù, pregandolo con insistenza di venire a casa sua perché la figlia era in punto di morte. Iairo sapeva che il Signore avrebbe potuto guarirla. Gesù, pieno di compassione, lo seguì subito, ma sulla strada una donna ammalata cronica "venne dietro tra la folla e Gli toccò la veste". Riconoscendo il suo tocco di fede, Gesù si fermò per confermare la sua guarigione. Proprio in quel momento giunse la triste notizia che la figlia di Iairo era morta. Il Signore, avvertendo la profonda delusione di quel padre, gli disse: "Non temere; soltanto continua ad aver fede!" Qualche volta, nelle nostre prove, sperimentiamo la disperazione. In quei giorni sembra inutile continuare a credere e si sente la necessità di riprendere ogni cosa nelle proprie mani. È facile chiedersi che senso ha più avere fede. Ecco il momento in cui registriamo più sconfitte, ma la vittoria è appena un passo più in là. Oggi ti senti scoraggiato e sfiduciato? Sei pronto a smettere di avere fiducia? Gesù ti dice: "Non disperarti, io non ti lascio. Devi soltanto continuare a confidare nel Signore e la tua fede verrà ricompensata!

Domenica, 28 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 28 maggio 2023

Non avere altri dèi nel mio cospetto (Esodo 20:3)

IDOLI D'ORO

Il Signore mandò tremende piaghe sugli Egiziani per obbligarli a liberare il Suo popolo dalla schiavitù. Alla fine il Faraone dovette lasciare andare gli Ebrei e Dio non permise che la Sua gente partisse a mani vuote, dopo tutto gli Egiziani erano in debito con loro di 400 anni di salario! Così gli Ebrei ottennero dai loro ex padroni svariati oggetti preziosi, manufatti d'oro e d'argento, vestiti e stoffe da portare via. Di lì a poco però il popolo di Dio si macchiò di idolatria. L'oro egiziano servì per fondere la figura di un vitello da adorare mentre Mosè, sul Monte Sinai, riceveva la Legge da Dio stesso (cfr. Esodo 32:1-4). La triste vicenda ricorda quale atteggiamento i credenti devono avere nei confronti delle proprie disponibilità economiche. Vivendo in una società dove possiamo godere di molte cose, stiamo attenti perché i beni materiali possono essere usati per svalutare la nostra fede e divenire degli idoli. Non dobbiamo lasciarci ammaliare dalle ricchezze di questo mondo, riporvi le nostre speranze, dimenticando la nostra vocazione e cittadinanza celeste. Stiamo usando le nostre benedizioni terrene per servire e glorificare Dio o ne siamo diventati schiavi?

Sabato, 27 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 27 maggio 2023

Per fede … scamparono al taglio della spada ... altri furono uccisi di spada (Ebrei Ebrei 11:34,37)

LE DIVERSE VIE DI DIO

Ho udito una donna dire: "Mi è stato diagnosticato un tumore, in uno stadio tanto avanzato da non essere operabile. Ho chiesto allora a Dio di guarirmi e Lui l'ha fatto". Gloria a Dio per questo, ma è anche vero che altri nella stessa situazione, pur avendo pregato con altrettanta fede, non hanno ottenuto guarigione. Dio guarisce soltanto quelli che hanno una fede molto forte? Il fatto di godere buona salute è un segno che Dio ama una persona più di un'altra ammalata? Il capitolo 11 dell'epistola agli Ebrei nega tutto ciò. Esso cita credenti che subirono dure persecuzioni. Alcuni furono liberati miracolosamente, altri vennero imprigionati, torturati ed uccisi. Tutti quanti, però, sono approvati per la loro viva speranza. Il nocciolo della questione non è l'amore di Dio o l'intensità della fede, ma la sovranità e la sapienza divine. Un mio amico ha difficoltà nell'uso degli arti, ma ha la convinzione di conoscere di più il Signore in tale stato che non se fosse guarito. Testimonia della grazia di Dio che ha dato pace al suo cuore e pregusta il giorno in cui riceverà il suo corpo di risurrezione. Sì, le vie di Dio sono diverse. Accettarlo è il primo passo per fortificare la propria fede.

Venerdì, 26 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 26 maggio 2023

Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini (2° Corinzi 5:11)

FORTI MOTIVAZIONI

Avete letto la favola del cane spavaldo che andava vantando la sua gran velocità? Diceva che avrebbe potuto prendere qualsiasi cosa, ma fu smentito da un coniglio che con destrezza riuscì a sfuggire alle zanne dell'inseguitore. Il cane si giustificò davanti agli animali che assistettero divertiti alla scena, dicendo: "Voi dimenticate che io stavo correndo semplicemente per spasso, ma il coniglio correva per salvarsi la vita!" La motivazione fa la differenza in quasi tutto ciò che facciamo. Nei credenti essa determina il modo in cui si serve il Signore. Alcuni Lo servono con poco trasporto e intensità, altri con entusiasmo e premura perché riconoscono la terribile condizione da cui sono stati salvati e in cui versano quanti sono ancora schiavi del peccato. Tali credenti sono profondamente grati a Dio per la grazia e la salvezza che hanno ricevuto e si danno da fare per mostrare questa riconoscenza. Questo è il sentimento che animò l'apostolo Paolo nella sua fervente opera. Perciò scrive: "Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini". Per Paolo non era un passatempo, bensì un'attività vitale. Sia così anche per tutti noi!

Giovedì, 25 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 25 maggio 2023

Meglio riprensione aperta, che amore nascosto (Proverbi 27:5)

NEMICI O BENEFATTORI?

Amiamo che le persone ci ammirino, senza mai vederci in modo negativo e avverso. Perciò non è facile dire apertamente che troviamo disonesto o immorale un loro determinato comportamento. Quando altri ci hanno raccontato di come se la sono cavata in qualche affare poco pulito, abbiamo replicato dicendo: "Certo ti sei comportato in modo scaltro, ma è stato onesto da parte tua?" Quando ascoltiamo una persona che ammette di condurre una vita immorale, cogliamo lo spunto per chiedere: "Sai che un giorno dovrai rispondere a Dio di tutte le tue azioni?" Quando questa persona rivela una pur minima dose di fede in Dio, cerchiamo di spiegarle con dolcezza cosa dice la Sua Parola su quella determinata condotta? Il re Acab definiva Elia un nemico (cfr. I Re 21:20), ma aveva torto: il profeta in realtà procacciava il suo bene più di tanti profeti servili, perciò denunciava il male. Se avesse ascoltato il suo consiglio, Acab sarebbe diventato un buon re per Israele e avrebbe goduto la benedizione divina. Signore, aiutaci ad essere sinceri e altruisti con i mali di ogni preziosa anima e anche a stimare le persone che ci fanno presente i nostri peccati, non come nemici ma come veri benefattori.

Mercoledì, 24 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 24 maggio 2023

Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi (Colossesi 3:13)

SEPPELLIRE L'ASCIA

Un vecchio uomo stava per morire. Per anni non aveva rivolto la parola a quello che era stato uno dei suoi migliori amici. Ora, trovandosi sulla soglia dell'eternità, mandò a chiamare l'amico di un tempo. Quando questo arrivò, l'uomo morente gli confessò che aveva paura di morire con questo antico rancore nel cuore e così, con immenso sforzo e riluttanza, gli chiese scusa per ciò che aveva detto e fatto. Gli disse anche di averlo perdonato per tutte le sue offese. Sembrava tutto chiarito, ma mentre l'amico lasciava la stanza, il vecchio aggiunse dal proprio capezzale: "Ricorda però che se starò meglio, il mio discorso non vale!". Ecco un quadro esemplare del perdono superficiale che concediamo spesso agli altri. Diciamo di dimenticare, ma allo spuntare della minima contrarietà, siamo prontissimi a riesumare le lamentele e le accuse del passato. Facciamo mostra di seppellire l'ascia di guerra, ma lasciamo sempre il manico fuori, a portata di mano, per usarla a nostro vantaggio quando vogliamo. Se il nostro Signore, che ha vissuto senza peccare, è pronto a perdonarci tutte le colpe, come possiamo noi negare il perdono a coloro che hanno peccato nei nostri confronti?

Martedì, 23 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 23 maggio 2023

Dicevo nel mio turbamento: ogni uomo è bugiardo (Salmo 116:11)

IL SALMISTA SMALIZIATO

Intorno a sé, il salmista aveva dei nemici che gli tendevano insidie raccontando bugie e falsità. I loro attacchi erano ingiustificati e ciò gli procurava tanta più amarezza, così che nella solitudine, nella disillusione e nell'angoscia giunse alla conclusione che non poteva fidarsi di nessuno. In realtà la minaccia maggiore non veniva dalle accuse verbali sul suo conto quanto dall'effetto che queste producevano sul suo animo e sul suo cammino con il Signore. Il cinismo è un virus che attacca lo spirito e mina tutte le nostre relazioni, sia quella con Dio che quelle con gli altri. Il malizioso sospetta il male anche nelle persone migliori e vede più cose negative da un buco della serratura di quanto gli altri vedano attraverso una porta aperta. Anche noi vigiliamo sullo spazio che diamo all'amarezza, evitando i giudizi affrettati quando ci troviamo in un momento di tensione. Il salmista era caduto in questa rovinosa trappola, ma infine comprese che il suo atteggiamento era sbagliato e si lasciò trarre fuori dal Signore. Dio lo liberò ed una lode appassionata prese il posto della malizia, del cinismo e della rabbia. Il Signore può fare questo anche per te!

Lunedì, 22 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 22 maggio 2023

Il Signore ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia (Salmo 126:3)

DEGNO DI ESSERE RICORDATO

In molti, abbiamo vissuto e ricordiamo momenti in cui il Signore ci ha risposto in modo straordinario a qualche bisogno che Gli avevamo presentato. In quelle circostanze siamo rimasti quasi in estasi; ci sembrava di essere in vetta ad una montagna e di toccare il cielo con un dito. La vita, però, è segnata anche da valli profonde e buie. In tali occasioni possiamo trarre conforto e coraggio ricordando quei momenti vissuti sulle cime, lasciando che questi siano un motivo valido per guardare avanti con fiducia. Così, il salmista rievoca la gioia immensa provata dagli Israeliti nel giorno della liberazione per l'intervento di Dio e poi Lo invoca perché mostri ancora la Sua misericordia e benignità. Per meglio esprimere la propria aspettativa di benedizione, il salmista ricorre a due immagini: quella dei rivi secchi nel deserto, che per gli acquazzoni improvvisi si trasformano in torrenti gonfi d'acqua, e quella del frutto, che si sviluppa poco a poco, nella tranquillità, dopo faticosi lavori di semina e raccolta (vv. 5, 6). La fedeltà di Dio nella nostra vita passata costituisce garanzia che Lui risponderà a tutte le nostre richieste future. Questo, sì, vale la pena di ricordare.

Domenica, 21 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 21 maggio 2023

Chi sei, Signore? … Signore, che vuoi che io faccia? (Atti Atti 9:5,6)

DUE DOMANDE CRUCIALI

"Chi sei, Signore?" chiese Saulo udendo la voce del Risorto sulla via per Damasco. "Io sono Gesù, che tu perseguiti" fu la risposta. Così egli comprese che il Messia di quei credenti che perseguitava era davvero il Salvatore e, all'istante, si rimise alla Sua grazia. Saulo, poi, ardì porre una seconda domanda fondamentale: "Signore, che vuoi che io faccia?" E con queste parole quell'uomo abbandonava ogni diritto sulla propria vita. Dietro tale interrogativo, infatti, vi è l'affermazione: "Signore, farò tutto quello che mi chiederai!" Quando si accetta Gesù come il Salvatore dalla condanna del peccato, ciò porta a una relazione con il Figlio di Dio che trasforma l'intera esistenza. Anche se in quel momento non siamo a conoscenza di ogni futura implicazione della nostra decisione, realizziamo che, in quanto Dio, Lui ha il diritto di essere il Sovrano di ogni area della nostra vita. Nella sua esperienza di conversione, Saulo riconobbe Gesù sia come Salvatore che come Signore. Se hai accettato Gesù come tuo personale Salvatore, hai chiarito la questione su quanto Egli ha compiuto per te sulla croce, ma Gli hai fatto la seconda domanda cruciale: "Signore, che vuoi che io faccia?"

Sabato, 20 Maggio 2023 00:00

Meditazione del 20 maggio 2023

Esaù per una sola pietanza vendette la sua primogenitura (Ebrei 12:16)

IL VALORE DELLE COSE

Si narra che un appassionato di libri antichi incontrò un conoscente che gli disse di essersi sbarazzato di una vecchia Bibbia rimasta sepolta nella soffitta di casa sua. "Non riuscivo a leggerla, qualcuno di nome Martin Lutero ci aveva scarabocchiato sopra". "Quella Bibbia è uno dei primi libri che sia mai stato stampato in assoluto" esclamò il bibliofilo. "Una copia contemporanea è stata venduta a oltre due milioni di dollari!" Quel tale aveva trattato come insignificante un oggetto che aveva gran valore. Esaù fece lo stesso. Benché fosse un giovane intraprendente, si comportò da "profano", svendendo il suo diritto di primogenitura, un bene spirituale inestimabile, per "un piatto di lenticchie". Soltanto in seguito, quando era ormai troppo tardi per rompere quello sciagurato contratto, Esaù si accorse di aver sacrificato qualcosa di unico. Badiamo attentamente agli "affari" che combiniamo nella nostra vita. La nostra cultura spesso mette il cartellino con il prezzo più alto su cose infime e vane, mentre getta via ciò che da un beneficio eterno. Chiedi oggi al Signore saggezza per distinguere ciò che è degno di essere custodito da quello che è invece conveniente scartare.

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