
Parole di Vita
Meditazione del 06 settembre 2023
Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai (Giosuè 1:9)
IL SEGRETO DELLA FORZA
Nel corso della vita prima o poi su tutti si abbattono tempeste di vario tipo: problemi, malattie, ristrettezze economiche, solitudine… Come riuscire ad affrontare tali cose senza soccombere? Giosuè, il nuovo condottiero d'Israele, avrebbe incontrato difficoltà d'ogni genere, ma il Signore gli ricordò da dove scaturiva la forza di cui necessitava e come poteva farla propria. Dio gli disse che sarebbe stato con Lui. Nelle lotte non l'avrebbe abbandonato. La Sua presenza sarebbe stata per Lui sorgente della potenza più importante e vitale, quella spirituale. Il Signore poi lo esortò ad assumere la giusta disposizione verso la Sua Parola, meditandola giorno e notte, per praticarla quotidianamente con un santo coraggio che essa stessa gli avrebbe conferito. Dio stimolò Giosuè a credere fermamente in Lui, rammentandogli che era Egli stesso a parlargli e non semplicemente un uomo. La forza, infatti, viene dalla fede. Come Giosuè, anche tu hai bisogno di custodire queste preziose verità. Fortificati e incoraggiati dalla Sua potenza, saremo in grado di affrontare ogni avversità in modo da glorificare il nome del Signore.
Meditazione del 05 settembre 2023
Prendi Marco e conducilo con te; poiché mi è molto utile per il ministero (2° Timoteo 4:11)
UTILI O DISUTILI?
Utile. Questo termine, se riferito ad una persona, indica qualcuno il cui operato si rivela essere di aiuto. L'apostolo Paolo, parlando di Marco, dice che gli era molto utile per il servizio che era stato chiamato a svolgere alla gloria di Dio. La sua collaborazione era risultata un contributo prezioso al lavoro spirituale che Paolo svolgeva. La Bibbia insegna che ogni credente deve rendersi utile per la causa dell'Evangelo. E noi? Siamo servitori utili o inutili? Stiamo contribuendo allo sviluppo del Regno di Dio oppure no? Per essere utili è prima di tutto indispensabile aver fatto l'esperienza della nuova nascita. È, in altre parole, necessario aver accolto Cristo nel proprio cuore e aver permesso allo Spirito Santo di trasformarlo. Inoltre, è fondamentale essere intimamente legati a Gesù, vivere in comunione con Lui medianti la preghiera, la lettura della Parola e la sottomissione alla Sua volontà. Soltanto chi è disposto a donarsi al Signore senza riserve potrà essere un servo usato da Lui per l'avanzamento del Suo Regno. Accogli Cristo nel tuo cuore e rinnovaGli ogni giorno la tua devozione. Egli ti guiderà e sperimenterai la gioia di essere uno strumento utile alla gloria di Dio.
Meditazione del 04 settembre 2023
Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5:8)
IL GRANDE AMORE DI DIO
Alcuni dichiarano: "Dio è lassù nel cielo e noi siamo qui sulla terra!", intendendo che Egli resti apatico di fronte ai problemi e alle necessità del genere umano. La Bibbia insegna qualcosa di completamente diverso. Da essa apprendiamo non soltanto che Dio è interessato ai singoli individui, ma soprattutto che Egli ama intensamente ogni persona. Il Signore ama l'uomo, nonostante la condizione di peccato in cui versa. Il peccato, che consiste nella trasgressione della legge di Dio, rende l'uomo indegno di un Dio Santo e Giusto. Nonostante il Signore detesti il peccato dell'umanità, Egli ama ogni peccatore, non fa nessuna distinzione di sesso, età, condizione sociale o etnia. Il Suo amore, inoltre, ha espressioni concrete. La più alta manifestazione è nel dono di Cristo sulla croce, per il perdono dei peccati e per la salvezza eterna. Il Suo amore non ha eguali. Nessuno ama come Lui. L'amore umano è condizionato dall'atteggiamento delle persone, ma non l'amore divino. Egli ama anche chi non lo ama. Qual è la tua risposta all'amore di Dio? Vai a Lui con tutto il cuore. Chiedigli di perdonarti confidando nel sacrificio di Gesù e sperimenterai la grandezza dall'amore di Dio per te.
Meditazione del 03 settembre 2023
Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole false, che non giovano a nulla (Geremia 7:8)
PAROLE FALSE
Ai tempi del profeta Geremia il popolo di Dio commise un grave errore. Ripose la propria fiducia in parole false, pronunciate da sedicenti profeti che illudevano i giudei facendo loro credere che pur se non stavano camminando in obbedienza alla legge di Dio, non sarebbero andati incontro ad alcun Suo giudizio. Sono trascorsi molti secoli da allora, ma ancora oggi, purtroppo, continuano ad essere pronunciate parole ingannevoli, secondo le quali non è necessario obbedire alla Bibbia né vivere riconoscendo Cristo come unico Signore e Salvatore. Molte persone scelgono di dare ascolto a queste "false parole" e si allontanano sempre più da Dio e dalla Sua grazia salvifica, scegliendo ciò che è male agli occhi Suoi. Tu sei tra coloro che danno retta a dottrine umane o tra quanti desiderano conoscere la verità? Essa è costituita dall'Evangelo, cioè dalla Bibbia. Pregando, Gesù disse al Padre: "Santificali nella verità: la tua parola è verità" (Giovanni 17:17). Essa è più affidabile di qualunque opinione umana in quanto divinamente ispirata. Con umiltà, fede e preghiera rivolgiti alle Sacre Scritture. Dio ti parlerà, si rivelerà al tuo cuore e potrai conoscere la Verità.
Meditazione del 02 settembre 2023
Voi avete detto: "E inutile servire Dio; e, che vantaggio c'è a osservare i suoi precetti, e a vestirsi a lutto davanti al Signore degli eserciti?" (Malachia 3:14)
NE VALE LA PENA!
Ai nostri giorni sempre più persone sono convinte che è inutile, se non addirittura dannoso, credere in Dio e obbedire a tutto ciò che Egli dice nella Sua Parola. Tale pensiero non è una novità, perché in ogni epoca ha trovato consensi. Ai tempi del profeta Malachia, circa quattro secoli prima di Cristo, alcuni ebrei dichiaravano che era più proficuo non tener conto dei precetti di Dio, piuttosto che spendere la propria vita al Suo servizio. Ma è proprio così? Dalla Bibbia si evince che vale la pena servire il Signore. Prima di tutto perché credendo nel Signore Gesù si trova perdono e salvezza. Non può esserci liberazione dal peccato e dai suoi terribili effetti escludendo Dio dal proprio cuore. In secondo luogo, perché Dio vede coloro che lo servono e se ne ricorda. Egli non si è mai dimenticato di quanti hanno donato la propria vita a Lui. Inoltre, perché chi ha deciso di attuare un taglio netto con il peccato per disporsi a obbedire a Dio, sperimenta in proprio favore la Sua amorevole cura e realizza quanto è prezioso ai Suoi occhi. Non lasciarti influenzare da chi dice che è uno spreco servire Dio. Onora Cristo e gusterai quale piena soddisfazione Egli dona a chi osserva la Sua Parola.
Meditazione del 01 settembre 2023
Il Signore regna; esulti la terra e gioiscano le numerose isole (Salmo 97:1)
IL SIGNORE REGNA
L'espressione con cui si apre il salmo 97 fa risaltare una meravigliosa verità: Dio non è soltanto il Creatore del cielo e della terra e di tutto ciò che è in essi. Egli è Colui che governa su tutto e tutti ed ha il pieno controllo di ogni cosa. Il Signore ha anche il controllo degli avvenimenti e delle circostanze che interessano ogni persona ed ogni Suo figliolo. Dinanzi a certe avversità che imperversano nella nostra vita, siamo indotti a ipotizzare che Dio ci abbia lasciati soli, in balia degli eventi. In questi frangenti, sapere che Dio è sul trono dovrebbe incoraggiare ognuno di noi, ricordandoci che persino le circostanze negative in cui ci troviamo, sono sotto l'amorevole e diretto controllo del Padre celeste. Egli non permette che siamo provati al di là delle nostre forze e fa sì che tutte le cose cooperino al bene di quanti amano Dio. Caro lettore, ricorda: Dio regna. Se sei nell'afflizione, cercaLo con tutto il cuore. Lascia a Lui la risoluzione dei tuoi problemi. Disponiti a seguire le indicazioni della Parola di Dio e realizzerai che, dal Suo trono, Dio ha gli occhi rivolti verso di te e si prende cura della tua vita.
Meditazione del 31 agosto 2023
Gesù disse ai suoi discepoli: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua" (Matteo 16:24)
ANDARE DIETRO A GESÙ
Cosa significa essere cristiani? Comunemente con questo termine si indicano tutti coloro che si identificano con la religione o i valori cristiani. Dal punto di vista biblico, un cristiano è molto di più di una persona che presta adesione mentale a ideali o dottrine. Essere cristiani significa divenire discepoli di Cristo Gesù. Ciò implica soddisfare alcune condizioni. Innanzitutto, vivere vicino a Lui. Non si può seguire Gesù a distanza. Occorre ogni giorno coltivare la propria comunione con Lui mediante la preghiera e la meditazione della Parola di Dio. In secondo luogo, significa seguire le Sue orme manifestando il Suo carattere. Cristiano è chi cresce ogni giorno nella somiglianza a Cristo, lasciandosi modellare dallo Spirito Santo. Inoltre è necessario essere disposti a rinunciare a sé stessi, cioè alle proprie aspirazioni, convinzioni e volontà quando sono contrarie al volere di Dio e non riscontrano con la Sua approvazione. Infine, occorre essere pronti a prendere ogni giorno la propria croce, essere disposti a tutto per Lui, manifestando una completa consacrazione. Sei un cristiano autentico?
Meditazione del 30 agosto 2023
Ma Rut rispose: "Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io; e dove starai tu, io pure starò" (Rut 1:16)
FERMAMENTE DECISI
Naomi era una ebrea emigrata, con il marito e i figli, nel paese di Moab. Dopo aver conosciuto il lutto per la loro morte, decise di ritornare in Giudea. Le sue due nuore, Orpa e Rut, ormai vedove, decisero di seguirla, ma ella, le invitò a tornare alle loro famiglie perché non aveva nulla da offrire loro. Orpa, in lacrime, baciò la suocera e se ne andò. Rut, invece, espresse il proposito di recarsi nel paese di Naomi, per diventare parte del suo popolo e servire fedelmente il suo Dio. A differenza della cognata, era fermamente decisa a non staccarsi dalla suocera. Siamo altrettanto determinati a stare lì dove si conosce e onora il Signore? Tante volte, forse, ci siamo proposti di vivere per Lui, ma poi abbiamo permesso alle difficoltà o ai piaceri del mondo di farci perdere di vista l'obiettivo che ci eravamo prefissati. Rut fu risoluta. Né l'insistenza della suocera, né la decisione di Orpa le fecero cambiare idea. Seguiamo il suo esempio! Con risolutezza restiamo ancorati al Signore, non permettendo a nulla di separarci da Lui. Affidiamogli la nostra vita e realizzeremo che, nella sua fedeltà, Dio benedice oltre ogni previsione tutti coloro che lo cercano.
Meditazione del 29 agosto 2023
Perché dici tu, Giacobbe, e perché parli cosí, Israele: "La mia via è occulta al Signore e al mio diritto non bada il mio Dio?" (Isaia 40:27)
DIO NON DIMENTICA
Una convinzione errata, che spesso si insinua nella mente delle persone, è che Dio non sia interessato al bene delle Sue creature. Quando i problemi ci affliggono, le preoccupazioni si moltiplicano e non riusciamo ad intravedere una via di uscita dalle difficoltà che intralciano la nostra vita, siamo indotti a pensare che Dio ci abbia abbandonati e si sia dimenticato di noi. La stessa insana deduzione turbava gli israeliti del tempo del profeta Isaia. Essi ritenevano che Dio non se ne occupasse e che li avesse rigettati. Il Signore, però, si rivolse a loro per incoraggiarli, affermando che Egli è il vero Dio, il Creatore dell'universo, Colui che agisce con saggezza e che nella Sua benignità è pronto a prendersi cura di quanti confidano in Lui, fortificandoli ogni giorno. Lo stesso incoraggiamento vale ai nostri giorni. Se ti senti spossato, riponi la tua fiducia nel Signore. Realizzerai che Egli non si dimentica di te ed è disposto a rinvigorirti. Sostenuto dalla Sua potente mano, potrai elevarti spiritualmente, fino al trono della grazia di Dio, per gioire della comunione con Lui, sarai reso capace di camminare sui Suoi sentieri e riportare la vittoria su ogni crisi o ansietà.
Meditazione del 28 agosto 2023
Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me (Giovanni 16:3)
CONOSCERE DIO
È possibile conoscere Dio? A tale interrogativo si danno risposte differenti. Per alcuni Dio non esiste e quindi è inutile tentare di conoscerlo. Per altri c'è un Dio che ha dato origine al creato, ma non serve a nulla sforzarsi di contattarlo, perché è irraggiungibile dall'uomo. Altri ancora pensano che si possa conoscere Dio soltanto mediante studi approfonditi che non sono alla portata di tutti. Sono tante le risposte fornite dall'uomo. Ma cosa dice la Bibbia? La Parola del Signore insegna che non si può conoscere Dio attraverso la propria intelligenza o facoltà d'alcun tipo. Per conoscere Cristo è indispensabile rivolgersi alla Parola di Dio, la Bibbia, con un atteggiamento di totale fiducia in ciò che Essa dichiara e di completa sottomissione al suo messaggio. Le Sacre Scritture parlano di Gesù e attraverso di Lui possiamo conoscere personalmente Dio, sperimentando un radicale cambiamento del cuore, operato dallo Spirito Santo. Quando il Signore si rivela, cambiano i sentimenti, le aspirazioni, il modo di esprimersi e la condotta. Conosci il Signore o hai soltanto sentito parlare di Lui? Chiedigli di rivelarsi e, attraverso la Sua Parola, Egli lo farà.