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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Lunedì, 16 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 16 ottobre 2023

Il Signore è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura? (Salmo 27:1)

LIBERI DALLE PAURE

Quante persone, anche ricche e famose, confessano di essere turbati da paure strane e inimmaginabili che condizionano tutta la loro vita, come una vera e propria schiavitù. Lo scrittore del salmo dichiara di aver vinto le catene della paura. Egli è sicuro, si sente al riparo perché è profondamente convinto che Dio ha cura di lui in ogni tempo. Questo credente ha scelto di vivere nella luce del Signore, confessando tutto quello che è contrario alla Sua volontà. Come è diverso da quanti che, volendosi nascondere da Dio, sono stati resi prigionieri di tanti timori e fissazioni! Il terrore della morte, della malattia, delle disgrazie induce ai comportamenti più insensati. Nella nostra società, la ricerca del soprannaturale, che dovrebbe portare a Dio, spinge ad andare nella direzione opposta, generando una condizione di profondo sgomento. Superstizione, occultismo e magia sono stati preferiti alla fede in Dio. Per sfuggire ad un modo di esistere così errato, dobbiamo confidare con tutto il nostro cuore nella Parola di Dio, facendo di Cristo il nostro personale Salvatore, e vedremo ogni paura e laccio sciogliersi come neve al sole.

Domenica, 15 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 15 ottobre 2023

Le prestiate assistenza, in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me (Romani 16:2)

ASSISTENZA NEL SIGNORE

Prestare assistenza è compiere un intervento diretto ad aiutare chi si trova in uno stato di particolare necessità. C'è l'assistenza sociale per i disagiati o i minorenni, l'assistenza sanitaria in favore d'infortunati e ammalati, l'assistenza legale per chi non può pagarsi un avvocato difensore. Nella circostanza di cui qui si occupa l'apostolo Paolo, egli raccomanda una credente di nome Febe ai fratelli di Roma, perché l’accolgano nel Signore e nel Signore le prestino assistenza. Quest'assistenza è differente da tutte le altre, perché è nel Signore. Se hai bisogno di assistenza, prega che ti sia data nel Signore. Se hai desiderio di fare assistenza, falla nel Signore. È l'unico modo affinché si produca un risultato eccellente e perfino eterno. Le altre assistenze possono essere buone, ma nulla a paragone di quella espletata nel Signore, arricchita dalla presenza e gloriosa consolazione di Dio nel cuore di chi dà e nel cuore di chi riceve. Non sarà qualcosa di abitudinario e freddo, ma risulterà edificante per lo spirito e incoraggiante per l'anima e produrrà abbondanza di ringraziamento a Dio.

Sabato, 14 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 14 ottobre 2023

Io sono la vera vite (Giovanni 15:1)

FEDE RADICATA NELLA VERITÀ

Fra le numerose colture presenti nei racconti biblici spicca la vite, particolarmente apprezzata per il suo frutto. Questo brano illustra quelli che devono essere i rapporti fra Cristo, qui raffigurato come la vite, e i fedeli, raffigurati dai tralci. In un mondo offuscato da imitazioni e simulazioni, Gesù indica Sé stesso come vera vite. Egli si pone come genuino, puro, reale, senza finzione alcuna. La Bibbia Lo presenta come il vero Dio, il vero Salvatore, il vero Agnello offertosi per noi. Chi crede in Lui non sarà deluso, quanti aprono il cuore all'amore della verità per essere salvati non verranno ingannati da contraffazioni religiose e speculazioni filosofiche. Gesù desidera avere con te un personale incontro, il Suo santo desiderio è quello di fare di te un tralcio innestato in Lui, radice vitale. Arrenditi a Gesù, rimani attaccato alla fedele Parola di Dio, servi Cristo con zelo, consacrando spirito, anima e corpo a Lui e riceverai vere benedizioni, celesti ed eterne. Possa la tua fede essere autenticata non da qualche timbro umano, bensì dalla Parola di Dio e dall'approvazione dello Spirito Santo, per portare abbondante frutto che non marcisce, alla gloria di Dio.

Venerdì, 13 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 13 ottobre 2023

Gesù disse loro: Io sono il pane della vita (Giovanni 6:35)

CRISTO NOSTRO PANE

Il pane, sin dai tempi antichi, ha rappresentato l'alimento base per la vita. L'importanza simbolica del pane è ben espressa nella Scrittura e le parole di Gesù conservano un significato fondamentale per noi oggi. Qui Egli si riferiva al pane celeste, che soddisfa la fame spirituale dell'uomo, la Sua Parola che non soltanto ci rivela la volontà di Dio, ma fa realizzare il ristoro più profondo della comunione con Lui, provvedendo il vigore e la virtù per praticarla. Questo pane è il Figlio di Dio stesso, la Parola fatta carne per la nostra redenzione. "Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno" (Giovanni 6:51). Egli era il "frumento schiacciato" (Isaia 28:28), "l'oblazione di cibo cotta al forno" (Levitico 2:4). Parlando della Sua morte, Cristo poté dire: "Questo è il mio corpo che è spezzato per voi" (I Corinzi 11:24). Avendo preso su sé il giudizio di Dio, soltanto Cristo è in grado di propiziarci la benedizione del Padre. Essendo stato schiacciato, cotto e spezzato per noi, il Signore Gesù divenne il pane della vita. Rivolgiti a Lui e con tutto il tuo cuore e ringrazia il Signore Gesù per la Sua vita per te.

Giovedì, 12 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 12 ottobre 2023

Ma Mardocheo non s'inchinava né si prostrava (Ester 3:2)

GRANDE DETERMINAZIONE

Mardocheo non si prostrò davanti ad Aman sebbene tutti gli altri lo facessero. La stessa fermezza la troviamo in Daniele. Egli si rifiutò di smettere di pregare il suo Dio, pur sapendo che questo lo avrebbe portato ad esser gettato nella fossa dei leoni. I suoi tre amici si rifiutarono di prostrarsi dinanzi alla statua che il re aveva fatto erigere, pur sapendo che la pena per chi avesse agito così sarebbe stata quella di essere gettato in una fornace ardente. Anche gli apostoli mostrarono grande determinazione quando dinanzi al sinedrio dissero: "Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini" (Atti 5:29), pur sapendo di andare incontro a minacce e percosse. Non scendere a compromessi. La cosa giusta molto spesso non è quella che fa la maggioranza, ma è sempre indicata dalla Bibbia, la Parola di Dio. Inchina la tua volontà ad essa, prostrati dinanzi al Signore e rimetti a Lui la tua sorte. Sii determinato a fare la volontà di Dio, costi quello che costi. Non sempre sarà facile praticarla, ma se vuoi onorare Dio puoi restare fiducioso e sereno, Egli ti aiuterà e ti ricompenserà!

Mercoledì, 11 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 11 ottobre 2023

Noi ci siamo così impegnati a non trascurare la casa del nostro Dio (Neemia 10:39)

UN IMPEGNO IMPORTANTE

Ci sono molti impegni lavorativi, tante attività da svolgere, innumerevoli responsabilità, ma bisogna fare attenzione a che le tante faccende quotidiane non ci impediscano di assolvere il nostro sommo dovere verso l'opera del Signore. La Parola di Dio ci esorta chiaramente a non abbandonare "la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare" (Ebrei 10:25). Le riunioni di culto comunitarie costituiscono un impegno da prendere con assoluta serietà. Non bisogna andarvi soltanto per essere benedetti dal Signore, ricevere consolazione da Dio e gustare la comunione fraterna, ma principalmente per adorare il Signore e testimoniare di Cristo. La negligenza verso l'opera di Dio si evidenzia anche nell'assistere fisicamente alle riunioni senza parteciparvi spiritualmente, così pure nel non partecipare ad alcuna attività della comunità in cui il Signore ci ha posti. Non permettere agli altri impegni di avere il sopravvento nella tua vita, ristabilisci le priorità e l'ordine del tuo servizio cristiano, dedicandoti con rinnovato fervore alla causa dell'Evangelo, lasciando dimorare Dio nel tuo cuore e gli interessi del Suo popolo al centro della tua vita.

Martedì, 10 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 10 ottobre 2023

Diedi il comando di Gerusalemme … ad Anania governatore della fortezza, perché era un uomo fedele e timorato di Dio più di tanti altri (Neemia 7:2)

DISTINGUERSI

Ci sono tante cose, tanti particolari che permettono ad una persona di distinguersi: un particolare modo di vestirsi, un accento marcato, un gesto abitudinario, un'espressione ricorrente… I figli di Dio devono spiccare per determinate virtù spirituali, tra le quali certamente la fedeltà e il timore di Dio. La fedeltà è la caratteristica di chi mantiene la parola data, di chi è costante nell'affetto e nell'amore, di chi persevera nella fede. Se ti sei impegnato con il Signore, promettendoGli, intimamente o pubblicamente, di servirLo fedelmente per tutta la vita, non rimangiarti la parola! Il timore di Dio non deve essere confuso con la "paura di Dio". Chi ama Dio non ha paura di Lui: "Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura" (I Giovanni 4:18), ma un santo timore che è profonda riverenza, un sano rispetto nei Suoi confronti, che induce ad impegnarsi per onorarlo con tutto sé stessi. Caro lettore, prega affinché tu possa distinguerti per la concretezza dei tuoi sentimenti verso il Signore e per l'integrità della tua vita cristiana, certo che il Signore onora sempre quelli che l'onorano.

Lunedì, 09 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 09 ottobre 2023

Il nostro Dio combatterà per noi (Neemia 4:20)

IL NOSTRO DIO PER NOI

Ci sono difficoltà da superare nella vita, lotte da affrontare. Il problema è che tante volte si cerca di fuggire dinanzi alle lotte, perché non ci si sente sufficientemente forti per sostenerle. Certamente è bene che si faccia un esame obiettivo delle proprie forze, che si riconoscano le proprie debolezze, ma poi bisogna esercitare la fede nel Signore! Noi siamo deboli, ma il nostro Dio è forte ed è pronto a combattere per noi! E "Se Dio è per noi chi sarà contro di noi" (Romani 8:32)? A questo punto è indispensabile però rispondere a una domanda: Dio è davvero il tuo Dio? Perché tu lo possa definire in questo modo devi avere una relazione personale con Lui, devi conoscerLo, amarLo, servirLo. Se desideri che Dio combatta per te e ti dia la vittoria devi ricevere Gesù nel tuo cuore. Soltanto allora Egli sarà il tuo Dio, diverrai un figlio di Dio, realizzando che sulla croce Egli ha riportato per te la più grande vittoria. Non affrontare le lotte della vita da solo, presto saresti atterrato. Permetti a Dio di diventare il tuo Dio e di combattere per te!

Domenica, 08 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 08 ottobre 2023

Mio Dio, io sono confuso; e mi vergogno, mio Dio, di alzare a te la mia faccia (Esdra 9:6)

CONFUSIONE E VERGOGNA

Sebbene fosse confuso e si vergognasse a motivo del peccato, Esdra cadde in ginocchio e stese le mani verso il Signore pregando. Dio non rifiuta di ascoltare la preghiera di chi è confuso e pieno di vergogna. Egli, come il padre della parabola raccontata da Gesù, è sempre pronto ad accogliere il figlio che si accosta a lui pieno di vergogna e rammarico per gli errori commessi. La preghiera di Esdra produsse uno straordinario risultato: "Mentre … pregava e faceva questa confessione piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio, si radunò intorno a lui una grandissima folla di Israeliti, uomini, donne e bambini; e il popolo piangeva a dirotto" (Esdra 10:1). Ci fu un genuino ravvedimento: le infedeltà commesse vennero non soltanto confessate davanti a Dio, ma anche abbandonate. La confusione e la vergogna sparirono e poterono rialzare il capo! Se sei pieno di confusione e vergogna non perdere tempo: rivolgiti a Dio in preghiera, confessa i tuoi peccati, abbandonali con la forza del Signore ed Egli ti libererà da questa condizione.

Sabato, 07 Ottobre 2023 00:00

Meditazione del 07 ottobre 2023

Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perché il Signore li aveva rallegrati (Esdra 6:22)

LA GIOIA E LA SANTIFICAZIONE

La festa degli Azzimi prevedeva il divieto assoluto di mangiare pane lievitato, ma anche soltanto di tenere del lievito in casa per sette giorni. Nella Scrittura, il lievito, agente di fermentazione, è considerato come un simbolo della corruzione causata dal peccato. Chi ha sperimentato la gioia della salvezza è pronto a gioire sperimentando la gioia della santificazione. Troppo spesso la santificazione viene considerata un aspetto triste del cristianesimo: la separazione dal mondo, le rinunce vengono viste come qualcosa di spiacevole. Se amiamo davvero il Signore non ci sarà tristezza nel nostro cuore nell'allontanarci da ciò che a Lui non piace e non ci sarà rimpianto nel rinunciare a ciò che Dio non desidera per noi. Se il Signore ci chiede di rinunciare a qualcosa è perché desidera evitarci sofferenze di cui ora non vediamo traccia, per darci qualcosa di meglio. Egli non ci impoverisce mai! Santifichiamoci con gioia: è buono ed utile separarsi dal peccato per consacrarsi al Signore. È bello santificarsi, perché ci permette di assomigliare sempre di più a Gesù.

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