
Parole di Vita
Meditazione del 03 agosto 2017
"Poi Dio disse: 'Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza'." (Genesi 1:26)
LE NOSTRE ORIGINI
È insito nell'uomo il bisogno di conoscere le proprie origini. Le cronache ci narrano di persone abbandonate nell'infanzia che dedicano la propria vita alla ricerca dei loro genitori nel tentativo di ritrovare le proprie origini e le proprie radici. Quando giunge il momento del tanto bramato incontro, con quali aspettative vi si presentano! Quale anelito di riconoscere nei loro genitori parte di sé stessi, di rispecchiarsi nel loro volto e nel loro cuore! Ognuno di noi, pur conoscendo le proprie origini terrene, si pone un interrogativo analogo: "Chi sono? Chi mi ha creato?" In chi posso riflettermi? La Parola di Dio ci offre l'unica risposta possibile: siamo stati creati da Dio a Sua somiglianza. Se anche tu ti poni questi interrogativi sappi che è Dio, il tuo Creatore che ha posto in te, come un'impronta, questo anelito verso di Lui. Ti ha creato con la necessità di cercarlo affinché tu possa conoscerLo, incontrarLo e rifletterti nel Suo volto. CercaLo nella Bibbia, la Parola di Dio, e scoprirai un Padre meraviglioso che ti ama e ti vuole accogliere tra le Sue braccia.
Meditazione del 02 agosto 2017
"Sara rise." (Genesi 18:12)
SPERARE CONTRO SPERANZA
"Sara rise"! Con queste semplici parole viene descritta la reazione di Sara, moglie di Abramo, davanti al rinnovarsi di un'antica promessa. Si ride per tanti motivi: per gioia, per imbarazzo, per sarcasmo. Sara non rise per nessuno di questi motivi: il suo era un riso di delusione e scoraggiamento. Tanti anni prima aveva ricevuto da Dio una promessa, quella di avere un figlio, ma il tempo era passato, la fede si era dissolta insieme alla sua giovinezza. Ormai era troppo tardi, era passato troppo tempo, quella promessa nella quale aveva tanto sperato sembrava disattesa per sempre. Proprio nella sua vecchiaia, in quel tempo incredibilmente improbabile, Dio rinnovò la promessa e la realizzò. Sara rise ma il suo scoraggiamento e la sua incredulità non frenarono la mano di Dio. La Parola di Dio anche a noi porge delle promesse e ci invita a confidare in Colui che vigila sulla Sua Parola per mandarla ad effetto. Non guardare alle circostanze apparentemente sfavorevoli, non guardare alla fragilità della tua fede, ma guarda soltanto alla fedeltà del Signore perché "se pur noi siamo infedeli, Egli rimane fedele perché non può rinnegare Sé stesso".
Meditazione del 01 agosto 2017
"Giacobbe? prese una delle pietre del luogo, e se la mise per capezzale e lì si coricò." (Genesi 28:10-11)
UNA PIETRA SULLA QUALE RIPOSARE
La Parola di Dio ci presenta un uomo, Giacobbe, che in un momento di desolazione e solitudine, trovò una pietra sulla quale poggiare il capo. La sua vita sembrava crollare sotto il pesante fardello dei suoi errori: aveva ingannato il padre, rattristandolo profondamente; si era attirato le ire del fratello, il quale minacciava di ucciderlo. Era un uomo in fuga dai suoi problemi, dalle sue sconfitte e da sé stesso. Nella sua mente si affollavano sensi di colpa, paure, amarezza. Dove trovare riposo? Trovò una pietra sulla quale appoggiò il capo insieme all'immenso groviglio di pensieri che si affollavano nella sua mente. Forse anche tu ti senti così e ti chiedi: "Dove troverò riposo?" La Parola di Dio offre anche a te una pietra sulla quale riposare: Cristo Gesù. Egli solo può dire "Venite a me voi tutti affaticati e stanchi e io vi darò riposo". Lui solo ha portato il peso dei tuoi fallimenti e affanni alla croce. Appoggia il tuo capo, col suo pesante fardello, su questa pietra, su Gesù. Credi in Lui, nella Sua opera di grazia e troverai riposo per la tua mente e per il tuo cuore.
Meditazione del 31 luglio 2017
"?Il Signore era con lui." (Genesi 39:3)
LA PRESENZA DI DIO
La Parola di Dio ci presenta uomini vissuti in svariate epoche la cui vita è per noi un esempio e un monito. Da Giuseppe, figlio di Giacobbe, riceviamo molti insegnamenti riguardo all'agire di Dio nella vita degli uomini. La Parola di Dio evidenzia le sue sofferenze quando, odiato dai fratelli, viene gettato in una cisterna per poi essere venduto come schiavo, quando accusato ingiustamente viene relegato in una prigione, ma queste tristi esperienze sono scandite da una semplice frase che dà senso a quanto stava vivendo: "Il Signore era con lui". Le difficoltà che noi affrontiamo sono certamente diverse da quelle di Giuseppe ma ci accomuna la sofferenza che ci arrecano e la sicurezza e consolazione che derivano dalla presenza del Signore nella nostra vita. Quanto sono preziose per il nostro cuore le parole di Gesù che ci dice: "Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dell'età presente". Quale sicurezza deriva dal sapere che la nostra vita è nelle Sue mani dalle quali nessuno potrà mai rapirci. Il nostro cuore può riposare fiducioso su queste promesse perché fedele è Colui che ha fatto le promesse. Dio ti benedica.
Meditazione del 30 luglio 2017
"Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna." (Giovanni 3:16)
LA MISURA DELL'AMORE DI DIO
L'amore, come tutti i sentimenti è difficile da quantificare: non si può né pesarlo né misurarlo. Esiste però un metodo infallibile per valutarne l'intensità: consiste nel considerare quanto saremmo disposti a donare per l'oggetto del nostro amore. Se facessimo una rapida indagine scopriremmo che, per amore, molti sarebbero disposti a donare parte dei loro averi, qualcuno sarebbe disposto a donare perfino la propria vita ma nessuno sarebbe disposto a donare il proprio figlio. Quale meraviglia ci coglie nello scoprire che proprio questa è stata la misura dell'amore di Dio per noi: il dono del proprio Figlio. E ancora più sconvolgente è scoprire che questo dono senza misura e limiti non è stato offerto per persone giuste o meritevoli ma per dei miseri peccatori quali noi siamo. Ma perché tutto questo? Perché Dio è amore e tutto quello che compie è espressione della Sua essenza. Tutto questo ci coinvolge e ci sconvolge sospingendoci ad accostarci con gratitudine all'immenso oceano dell'amore di Dio.
Meditazione del 29 luglio 2017
"Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna." (Giovanni 3:16)
IL DONO DI DIO
Nel corso della nostra vita noi tutti riceviamo molti doni: piccoli pensierini, doni importanti, pegni d'amore?. Spesso li accettiamo con gratitudine, rare volte li rifiutiamo. Anche Dio ha fatto un dono all'umanità: "Gesù". Il dono che Dio ha fatto all'uomo non è un pensierino bensì un immenso pegno d'amore, un segno tangibile dell'amore intenso e profondo che nutre verso di noi: "Suo Figlio Cristo Gesù". Nel corso dei secoli gli uomini sono stati chiamati a prendere posizione riguardo a questa offerta di grazia: accettarla oppure rifiutarla. La vita di quanti la hanno accettata è stata illuminata. Questa proposta non è relegata a tempi remoti ma è più che mai attuale. Dio offre anche a te questo immenso e glorioso dono, il Suo Figliolo, e ti invita con immensa compassione a credere in Lui che è morto per donarti vita, a riceverlo nel tuo cuore, ad amarLo, onorarLo, servirLo. Accetta questo ineffabile dono, riconoscine l'immenso valore e la tua vita sarà illuminata dall'amore e dalla grazia di Dio per l'eternità.
Meditazione del 28 luglio 2017
"Dio il Signore chiamò l'uomo e gli disse: Dove sei? Egli rispose: Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura." (Genesi 3:9-10)
LA VOCE DI DIO
L'udire la voce di una persona cara è sempre fonte di grande gioia. Ci fa pregustare un felice incontro. Per Adamo non fu così. All'udire la voce di Dio si nascose. Fino a poco tempo prima il suo rapporto con Dio era molto diverso: la voce di Dio era un dolce richiamo. Dio scendeva regolarmente nel giardino dove aveva posto Adamo per intrattenersi con lui e Adamo con gioia andava incontro al suo Dio. Ma ora quella stessa voce gli incuteva imbarazzo e paura. Perché tutto ciò? Era intervenuto il peccato che aveva infranto la perfezione del loro rapporto ponendo una barriera tra di loro. Ogni uomo è simile ad Adamo, separato da Dio a causa del proprio peccato, ma similmente ad Adamo è l'oggetto dell'amore e della ricerca di Dio. Il Signore, che con brama intensa desidera aver comunione con noi, è Colui che compie il primo passo invitandoci a una relazione intima e personale con Lui. Accostati a Lui con fiducia, così come sei, con i tuoi imbarazzi, sensi di colpa, paure, e non troverai un Dio accigliato ma un Padre amorevole che ti accoglierà tra le Sue braccia.
Meditazione del 27 luglio 2017
"La parola del Signore era rara a quei tempi." (I Samuele 3:1)
UNA PAROLA ABBONDANTE
Dio ha sempre desiderato comunicare con gli uomini. Tuttavia la Bibbia ci narra di un periodo spiritualmente oscuro nel quale la parola di Dio era rara. Perché? Forse Dio non desiderava più parlare con l'uomo? Al contrario: era l'uomo che non voleva più ascoltare la voce di Dio! Anche noi viviamo tempi analoghi nei quali la "parola di Dio sembra rara". In realtà Dio parla abbondantemente attraverso la Bibbia, la Sua Parola, ma troppo spesso l'uomo si fa sordo alla Sua voce rendendola rara al suo cuore. Basterebbe rendere attento il nostro orecchio e il nostro cuore per scoprire che in realtà, dalle pagine della Bibbia, Dio sta parlando abbondantemente, sta gridando tutto il Suo amore per noi. Se anche per te la Parola di Dio è divenuta rara sappi che puoi renderla abbondante nel tuo cuore. Accostati alla Bibbia, la Parola di Dio con fiducia e udrai la voce amorevole del tuo Padre celeste. Egli ha tante cose da dirti, tante promesse da trasmetterti, tante benedizioni da donarti. Rendi attento il tuo orecchio alla Sua voce ed Egli saprà parlare al tuo cuore e ti colmerà di abbondanti benedizioni.
Meditazione del 26 luglio 2017
"Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia." (Matteo 7:24)
LA CASA FONDATA SULLA ROCCIA
Spesso Gesù presentava insegnamenti spirituali attraverso la simbologia delle parabole. Un giorno narrò di due case apparentemente molto simili, una costruita sulla roccia, l'altra sulla sabbia. La stabilità di queste due case venne messa alla prova dallo scatenarsi improvviso di venti e tempeste. Ambedue furono ugualmente investite dalla violenza dei venti, dal fragore delle onde. Una rimase in piedi e una crollò sotto la violenza dei flutti. Cosa fece la differenza? Il fondamento sul quale erano state edificate. Così è della vita dell'uomo. Viviamo vite apparentemente simili, ma ciò che fa la differenza è invisibile allo sguardo: è il fondamento di una vita vissuta nell'ubbidienza alla volontà di Dio. Anche la stabilità della nostra casa verrà prima o poi messa alla prova ma se la nostra vita ha come fondamento Gesù il Signore e la Sua Parola, non avremo nulla da temere: la nostra vita non crollerà. In questi tempi così instabili appoggiamoci su Gesù ed Egli saprà sostenere pienamente la nostra vita.
Meditazione del 25 luglio 2017
"La sera di quello stesso giorno ... Gesù venne e si presentò in mezzo a loro e disse Pace a voi." (Giovanni 20:19)
LA PACE DI GESÙ
Pace a voi. Con queste semplici parole, assunte poi a saluto cristiano, Gesù salutò i Suoi discepoli. Era il primo incontro di Gesù con i discepoli dopo la Sua morte. Quanto furono preziose per il loro cuore turbato queste parole! Quanto bisogno avevano di pace! Gesù era stato ucciso sotto i loro occhi. Nel loro cuore regnava l'amarezza delle loro speranze disattese e la paura. Ma quale meraviglia nell'incontrare Gesù vivente e quale gioia nell'udire quelle dolci parole! Gesù mostrò loro le mani e il costato recanti i segni delle ferite inferte. Poi ripeté: "Pace a voi", come a significare che la pace che Egli donava loro era la conseguenza delle Sue sofferenze. Quelle parole erano più di un semplice saluto: erano il dono di Gesù per loro, un'eredità preziosa ottenuta grazie alla Sua vittoria sulla morte. Anche il nostro cuore agitato e inquieto è alla ricerca della vera pace. Accostati a Gesù, Colui che ti ha provveduto una pace reale e completa. Credi in Lui, nella Sua opera di salvezza, nel Suo sacrificio e sperimenterai una pace profonda che inonderà la tua vita e il tuo cuore.