Giovedì
30 Ottobre 2014
Gli insensati si burlano del peccato. (Proverbi 14:9) Se il Signore schernisce gli schernitori, fa grazia agli umili. (Proverbi 3:34)
L'UNICO MODO DI VENDICARSI
L'imperatore di Costantinopoli nutriva un grande odio contro il vescovo Crisostomo. Un giorno egli confidò ai suoi cortigiani di volersi vendicare di quest'uomo ma di non sapere quale mezzo impiegare. "Lo mandi in esilio e così non lo vedrà più" disse un ministro. "Gli tolga tutti i suoi beni" disse un altro. Un terzo propose. "Lo metta in prigione", e un quarto suggerì di decapitarlo. Ma un quinto cortigiano dichiarò: "Punirlo così, non servirebbe a nulla. L'invio in esilio gli fornirà un nuovo campo di attività. Prendere i suoi beni corrisponderebbe a ledere gl'interessi dei poveri ch'egli aiuta. In prigione sarebbe felice. E se lo uccidete, gli aprirete le porte del cielo. No, se veramente si vuole punire quest'uomo, lo si costringa a peccare, sempre che vi si riesca, poiché questa è la sola cosa che egli teme in questo mondo". Viviamo in un mondo in cui la nozione di peccato è stata svuotata di ogni senso. Si è ben disposti ad ammetterne l'esistenza quando il fallo compiuto porta pregiudizio agli interessi altrui. Ci si rifiuta di porlo in rapporto alla volontà ed alle esigenze di Dio. Inoltre, si dirà, il peccato non è forse la conseguenza dell'ambiente nel quale viviamo, nonché il prodotto del nostro patrimonio genetico? E così eccoci defilati da ogni responsabilità in rapporto a Dio. Ma la Parola del Signore continua a ricordare all'uomo: "sappiate che il vostro peccato vi ritroverà" (Numeri 32:23).
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