Mercoledì
30 Gennaio 2013
“Non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere? Non abbiamo il diritto di condurre con noi una moglie, sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? O siamo soltanto io e Barnaba a non avere il diritto di non lavorare? Similmente, il Signore ha ordinato che coloro che annunciano il vangelo vivano del vangelo.” (1 Corinzi 9:4-14)
MA CHI ME LO FA FARE? (II)
Se c'è di mezzo il denaro, si può essere certi che vi saranno discussioni, polemiche, critiche, contestazioni, accuse, gelosie e pretese, come se il ministro di Dio dovesse svolgere la sua opera gratuitamente. Il ministro di Dio deve essere sempre a mia disposizione quando ne ho bisogno. Lui deve condurre i miei battesimi, matrimoni e funerali, deve occuparsi dell'istruzione religiosa dei miei figli, deve farmi visita, prendersi cura di me e riverirmi. Come dovrà vivere però? A me non interessa, che si arrangi! Che usi gli spiccioli che metto nella cassetta la domenica quando vado in chiesa”. Sì, vi è chi ragiona in questo modo. Non solo, ma questi stessi sono sempre pronti a criticare il ministro di Dio per come predica, per la sua casa, la sua automobile, la sua famiglia, il modo in cui “la chiesa” amministra il (poco) denaro che ha. Allora il ministro di Dio si chiederà: “Ma chi me lo fa fare?”. Il Signore, sì certo, e continuerà la sua opera, nonostante l'ottusa irresponsabilità di tanti.