Venerdì
26 Settembre 2014
Io lo costituirò (Gesù) mio primogenito, il più eccelso dei re della terra. (Salmo 89:27)Perché chiunque s'innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato. (Luca 14:11)
ABBASSAMENTO ED ELEVAZIONE
La tendenza maggiormente radicata negli esseri umani, in tutti i tempi, è di innalzarsi. La caduta di Adamo è stata la manifestazione di quest'orgoglio: non ha saputo accontentarsi della parte privilegiata che il Creatore gli assegnava, quella di dominatore della creazione. Ha voluto "essere come Dio", uguale a Dio. E tutta la sua discendenza (vale a dire noi tutti) è contraddistinta da questa volontà di innalzarsi. Indubbiamente certi sforzi che l'uomo compie possono essere disinteressati e veramente generosi, ma la tentazione del peccato di orgoglio è sempre latente. Si tratta proprio del peccato, perché questa tenace ricerca di se stesso è, in fondo, un'offesa a Dio. E se qualcuno è capace di sacrificarsi per la patria, per il partito, per la scienza, per il progresso umano (per non parlare che dei grandi ideali), si tratta spesso, in fin dei conti, di una specie di divinizzazione dell'umanità. La Storia, da un certo punto di vista, non è altro che il quadro dei vani tentativi di realizzare un'ascesa della razza umana, che pone Dio da parte. La gloria del nostro Signore Gesù Cristo è precisamente consistita nel seguire il cammino inverso, abbassandosi sempre di più, fino alla morte, alla morte stessa della croce. Per questo Dio l'ha sovranamente innalzato e gli ha dato l'autorità suprema (Filippesi 2:5-11; Salmo 89:19,26,27).