Mercoledì
24 Aprile 2019
"Gesú, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò" (Luca 23:46)
NELLE TUE MANI RIMETTO LO SPIRITO MIO
Questa frase di Gesù sulla croce rievoca tutta l'intimità dell'amore e della comunione fra Lui e il Padre. Come aveva detto prima delle tre ore di tenebre, Egli ripete: "Padre"; l'espiazione è compiuta, la questione dei nostri peccati è regolata. Perfettamente in pace, pienamente cosciente, Gesù sta per deporre la sua vita, sta per donarla. Dopo aver chinato il capo, egli rimette il suo spirito nelle mani del Padre. È l'atto finale del suo sacrificio volontario. Più volte il Nuovo Testamento ci riporta che Gesù ha dato se stesso. Tutte queste espressioni fanno brillare la grandezza e l'amore di colui che dava la sua vita. Nessuno aveva il potere di prendergliela, ma Egli l'ha offerta affinché noi potessimo ricevere una nuova vita, spirituale, affidandoci a Lui. Il Signore Gesù affronta la morte tranquillamente, come vincitore, sapendo che Dio risusciterà il suo corpo. Per mezzo della sua morte egli ha distrutto la morte e la potenza del diavolo. Il peccato e il male sono vinti alla croce.

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