Mercoledì
24 Agosto 2016
"E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in Lui abbia vita eterna." (Giovanni 3:14,15)
IL SERPENTE DI RAME (III)
I profumi di intercessione che venivano offerti al serpente di rame non avevano alcuna validità, e nonostante questo, il popolo, sordo agli insegnamenti delle Scritture, continuava con questa pratica, fino a quando il re Ezechia, attento al volere divino, lo frantumò. Non aveva alcun potere di intercessione, non poteva portare liberazione, era un simbolo, uno stimolo alla fede: guardare a lui ed ottenere guarigione. Per sgombrare il campo da ogni dubbio ed evitare che qualcun' altro lo prendesse ad esempio, Gesù stesso si paragonò al serpente di rame. Egli spiegò il significato spirituale della sua prossima crocifissione, paragonandosi a quel medesimo serpente innalzato da Mosè. Infatti, tutti quelli condannati alla morte dal veleno mortale del male, sono salvati guardando a Gesù per fede: soltanto a Lui! Al serpente di rame, come a tutti gli altri simboli, siano essi umani o meno, non vanno offerti profumi, doni particolari, richieste di inter.cessione. Sono soltanto simboli per ricordarci di ottemperare alla volontà divina! Gesù è l'unico al quale possiamo richiedere ogni cosa e più di tutto la salvezza dell'anima. Come? Credendo semplicemente in Lui e nelle Sue parole!

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