PROPRI INTERESSI

La scena è quella ben nota della crocifissione. Gesù è appeso alla croce insieme ai due malfattori. Uno dei due lo ingiuria e intanto Gli chiede di salvare se stesso e loro da quel supplizio. Siamo portati a chiedere sempre senza aver nessuna intenzione di dare in cambio qualcosa. Nella vita ci sembra che tutto ci sia dovuto. Non ci rendiamo conto che ogni cosa che abbiamo è una grazia che Dio ci concede, un aggiungerci grazia a grazia. Eppure, siamo sempre a lamentarci, a chiedere di più, a volere oltre le cose possibili. Riconosciamoci per quello che siamo: dei peccatori bisognosi della grazia di Dio. Cerchiamo, per quanto possiamo e per quanto è nelle nostre possibilità, di metterci in regola con quella che è la Parola di Dio e poi rivolgiamoci al nostro Creatore per chiedere, anzi, per ringraziare per quello che abbiamo ottenuto: la salvezza dell'anima. Uno dei malfattori chiese di scendere dalla croce, forse per rifare nuovamente gli stessi crimini di prima. L'altro, invece, chiese a Gesù di ricordarsi di lui quando sarebbe stato in paradiso. A chi vogliamo assomigliare? Al primo o al secondo? Dio ci invita ad un esame di coscienza. Ci aiuti veramente il Signore a valutare quello che vogliamo e come lo vogliamo. Dio è la nostra guida; evitiamo però di darGli dei consigli sulla strada che deve tracciare per ciascuno di noi. DiamoGli ampio mandato nella nostra vita, senza riserve, senza timori, lasciandoLo operare per il bene delle anime nostre.