Lunedì
23 Dicembre 2024
Vi do la mia pace... il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti (Giovanni 14:27)
IN PACE CON L'ANIMA MIA
La pace che dà Gesù si accompagna con la certezza profonda che qualsiasi cosa accada, sarà “un bene per la nostra anima”; qualsiasi cosa accada, il nostro cuore starà calmo. Egli ci parla: “Vi do la mia pace; non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti”. La pace di Gesù non dipende dalle circostanze esterne ma nasce dalla certezza di essere figli di Dio, e che il Padre, creatore e custode dell’universo, mi ami ed ha a cuore il mio bene. Joni Erikson Tada scoprì una pace soprannaturale quando un incidente la obbligò sulla sedia a rotelle; Corrie Ten Boom trovò quella stessa pace in un campo di concentramento nazista e la missionaria Elisabeth Elliot lavorando con la tribù indiana che aveva ucciso suo marito. E scrisse che “la pace si fonda sull’accettazione, non sulla rassegnazione”. C’è una grande differenza! Lo scrittore Creath Davis la spiega così: "La rassegnazione è arrendersi al destino. L’accettazione è arrendersi a Dio. La rassegnazione ti abbassa in un universo vuoto. L’accettazione ti rialza ad incontrare Dio. La rassegnazione dice: “Non ce la posso fare”. L’accettazione risponde: "Dio può”. La rassegnazione paralizza la vita; l’accettazione ne trae il meglio, per una più grande creatività. La rassegnazione dice: “E’ la fine per me”. L’accettazione invece: “A questo punto, Signore, che cosa devo fare?’’. La rassegnazione dice: “E’ tutto da buttar via”. L’accettazione: "Questo caos, Signore, come lo userai per il mio bene?”. La rassegnazione dice: “Sono solo”. Ma l’accettazione risponde: “lo ti appartengo, Signore”.
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