Lunedì
22 Settembre 2014
“… Dio non ha riguardi personali”. (Atti 10:34)
PREGIUDIZI
Il pregiudizio è il prodotto di una mente pigra. E’ il disprezzo prima dell’indagine. La tua prima impressione su una persona è incompleta e spesso sbagliata. Non pensare che il tuo intuito sia sempre corretto. Non prendere decisioni importanti basandoti su informazioni limitate. Il tuo successo nella vita si comprometterà se permetterai alla tua mente di essere influenzata dai pregiudizi, dalle paure e da qualunque forma di discriminazione. Gesù non determinò mai il valore di una persona in base alla razza, al genere, alle ricchezze od all’apparenza. Egli si trovava a suo agio alla presenza sia di pescatori che di pubblicani, sia con i ricchi che con i poveri. Egli sapeva che tutte le persone che incontrava avevano un potenziale e non li guardava mai con disprezzo a causa del loro passato. Nato da una vergine, Egli sapeva cosa volesse dire avere un passato discutibile ed essere al centro delle chiacchiere. Ma Egli si pose al di sopra di tutto ciò ed andò contro la tradizione. I samaritani erano considerati una classe così bassa di persone che i giudei non parlavano con loro. Gesù, però, lo fece. Anzi, addirittura andò ad incontrare una donna che aveva avuto ben cinque mariti ed ora stava con uno che non era suo marito, discutendo con lei i misteri dell’adorazione e cambiandole la vita. Quando Pietro, che aveva problemi di pregiudizio, fu chiamato a presentare il Vangelo al primo gruppo di gentili, dovette ammettere: “Ora comprendo che Dio non ha riguardi personali”. Quel giorno Dio affrontò alcuni dei dilemmi più profondi di Pietro. Egli affronterà anche i tuoi! Se “Dio ha tanto amato il mondo” e tu no, come puoi dichiarare di essere secondo il cuore di Dio?