Domenica
16 Giugno 2013
"I due angeli giunsero a Sodoma verso sera. Lot stava seduto alla porta di Sodoma; come li vide, si alzò per andar loro incontro, si prostrò con la faccia a terra, e disse: «Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, fermatevi questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete per tempo e continuerete il vostro cammino" (Genesi 19:1-3)
LONTANI DA SODOMA (II)
Lot fu molto sensibile, accolse i messaggeri di Dio provocando così le ire dei suoi concittadini: «menaceli fuori affinché li conosciamo», urlava inferocita la folla, non con il desiderio di stabilire un dialogo con gli angeli di Dio, bensì di usare violenza perversa nei loro confronti in modo da soddisfare quegli istinti bestiali di cui Sodoma andava fiera. Nel voler ad ogni costo contrapporsi a Dio, l'uomo non si rende conto di non aver fatto altro che attirare su di sé il giusto giudizio di Dio. Il peccato paga in maniera molto amara e la ribellione a Dio conduce alla morte. Sodoma si erge come un monito imperituro: la sua ribellione la portò alla rovina, mentre solo l'ubbidienza mena alla vita. Il furore dei sodomiti si infrange contro la forza di Dio. Non si può combattere incautamente contro Dio: la vittoria arride a chi sta con Lui non a chi sta dall'altra parte della barricata. Voglia il Signore aiutarci a restare con Lui, lontani da Sodoma e pronti sempre a fare la Sua volontà.