Domenica
15 Settembre 2024
...quelli che sperano [attendono] nel Signore... (Isaia 40:31)
IMPARA AD ASPETTARE
Il verbo “attendere” può offrire l’immagine di due cose ben distinte: una in forma dinamica e l’altra con un profilo statico.La prima ci presenta la figura di un solerte cameriere che "attende” (provvede) ai nostri bisogni. La seconda, invece, è quella di una richiesta presentata (ma ferma nel mucchio) a una qualsiasi autorità. Guarda caso, però, il successo dipenderà sempre dal nostro approccio e dalla loro disponibilità a soddisfare la nostra richiesta. Poiché il potere è nelle loro mani, bisogna essere pazienti e aspettare. Il guaio è che il nostro problema è duplice. Spesso, vogliamo che sia Dio ad aspettare noi e non il contrario e, non meno importante, non ci piace proprio restare passivamente in attesa! Quando ci rechiamo al lavoro in macchina, ascoltiamo la radio e parliamo al cellulare allo stesso tempo; alcuni riescono addirittura a comporre messaggi telefonici, mettendo in grave pericolo la propria vita e quella altrui. Per rimarcare il contrasto, Vance Havner evidenzia quanto succedeva nel Lontano West quando un viaggiatore perdeva la diligenza: “Pazienza, ce ne sarà un’altra fra tre o quattro settimane!’’. Oggi, purtroppo, non abbiamo nemmeno la tolleranza di attendere che una porta girevole compia tutto il suo giro! Aspettare i tempi di Dio ci porta benefici che null’altro può darci. Eccone alcuni tra i più evidenti: 1) Rivendicazione. “Non adirarti a causa dei malvagi; non aver invidia di quelli che agiscono perversamente. ...Trova la tua gioia nel SIGNORE.. .confida in lui, ed egli agirà” (Salmi 37:1-5). 2) Forza. “Spera [aspetta] nel SIGNORE! ...il tuo cuore si rinfranchi...” (Salmi 27:14). 3) Liberazione. “Ho pazientemente aspettato il SIGNORE... mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione..." (Salmi 40:1-2). Giunti a questo punto, rilassati, aspetta Dio ed Egli ti risponderà.
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