Sabato
15 Giugno 2013
"I due angeli giunsero a Sodoma verso sera. Lot stava seduto alla porta di Sodoma; come li vide, si alzò per andar loro incontro, si prostrò con la faccia a terra, e disse: «Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, fermatevi questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete per tempo e continuerete il vostro cammino" (Genesi 19:1-3)
LONTANI DA SODOMA (I)
In ogni tempo gli uomini si sono affannati a rincorrere sogni e ambizioni sempre più elevati, a inseguire traguardi sempre più ambiziosi, a raggiungere mete sempre più lontane. Tuttavia, in mezzo a questo frenetico movimento di ricerca e di conoscenza, c'è stato sempre qualcosa che gli uomini hanno trascurato di conoscere, e così Dio è diventato per l'umanità il «grande Sconosciuto, l'Entità misteriosa» relegata nel suo eremo inaccessibile alle ricerche umane e, questa presunta incomunicabilità tra Dio e gli uomini, è diventata un alibi molto comodo per giustificare o addirittura approvare la loro perversa e scellerata condotta. Sodoma è l'emblema della società corrotta di ogni tempo; nei suoi abitanti si identifica tutta l'umanità sorda ormai a ogni richiamo e monito divino. Purtroppo, anche lo stesso Lot stava assuefacendosi alle abitudini della perversa città, lo dimostra il fatto che egli stia alla porta della città, abituale luogo di ritrovo dei maggiorenti del luogo e centro nevralgico di qualsiasi attività cittadina. Dio però gli offrì una via d'uscita.