IL PROSSIMO

La Bibbia ci mette di fronte a delle realtà spesso scomode per chi non vuole fare la volontà di Dio. A volte si tenta di cambiare il significato delle parole che leggiamo o magari di non leggere tutta una parte della Scrittura in modo da adattarla al nostro pensiero o ai nostri sentimenti. Spesso si recita "ama il prossimo tuo", dimenticando che la Bibbia non termina il verso in questo modo ma aggiunge "come te stesso". E’ importante notare che ogni minima parola, ogni virgola, nella Parola di Dio ha un'importanza fondamentale, altrimenti non sarebbe stata scritta, non ci sarebbe stata tramandata. Noi crediamo nell'ispirazione plenaria della Bibbia ed è per questo che siamo certi che ogni cosa scritta è per la nostra edificazione, e per il nostro ammaestramento. Se Dio ci dice di amare il nostro prossimo, questo a noi va bene, ma se ci dice di amarlo come noi stessi vuol dire che non basta solo amare come lo si farebbe con una cosa qualunque, o con una persona che non ha molta importanza per noi, ma come amiamo noi stessi, con intensità, con forza, con amore. Nessuno odia il proprio corpo, forse neppure i suicidi; se riuscissero per un attimo a riflettere su quello che stanno facendo, si odierebbero a tal punto da uccidersi? Dio ci invita a questo amore, un amore immenso, un amore senza confini, un amore come solo Dio può mettere nei nostri cuori, un amore che ci invita a guardare il nostro prossimo negli occhi e a vederci riflessa la nostra immagine, con i nostri problemi, le nostre preoccupazioni, il nostro bisogno d'amore