Lunedì
08 Aprile 2013
"Io dissi: «Signore, che devo fare?». Il Signore mi disse: «Alzati e va' a Damasco, là ti sarà annunziato tutto quello che ti è ordinato di fare»" (Atti 22:10)
VISIONE E PROPOSITO
Quando l'Apostolo Paolo si "scontra" con Cristo, improvvisamente l'intero corso della sua vita cambia. In quella grande luce che gli era sfolgorata attorno, egli vede il Salvatore resuscitato ed apprende che stava opponendo resistenza ai propositi della grazia redentrice. Convertitosi al Signore dimentica "le cose che stanno dietro" e si protende "verso le cose che stanno davanti". Paolo era stato conquistato da Cristo. Ora l'unica sua ambizione è quella di edificare la sua vita secondo il modello mostratogli. Anni dopo, quando aveva raggiunto molti con la parola della croce, fondato chiese, istruito nella sana dottrina, stabilito ministri di culto, non era ancora giunto alla meta: c'erano ancora progetti che doveva realizzare. Egli continuò a chiedere a Dio la guida per fare di più e meglio. "Signore che devo fare?" fu il suo principio ma anche il suo proseguimento. Che questa frase sia il principio del nostro cammino cristiano e rimanga il nostro sentimento fino alla fine. Dobbiamo alzarci e passare del tempo nel "santuario" in comunione con Cristo. Fino a sentire una volta in più Gesù che dice: "egli è uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti ai popoli, ai re, e ai figli d'Israele"(At 9:15).