Lunedì
07 Ottobre 2024
...queste cose avvennero loro per servire da esempio... (a) noi (1° Corinzi 10:11)
SANSONE E GIUSEPPE (1)
Sansone si è rivelato un perdente mentre Giuseppe un vincitore. Eppure il figlio di Manoà aveva avuto tutto a suo favore: era il risultato di una nascita miracolosa, fu allevato da genitori che amavano e onoravano Dio e, per di più, il Signore lo aveva dotato di una forza sovrannaturale. Eppure, fallì miseramente. Perché? 1 ) Non pregava. L'unico momento in cui lo fa è quando si trova nei guai. Ti suona, forse, familiare? Qualora potessi fare un'autopsia ai tuoi fallimenti, scopriresti, tra i cocci, l’assenza della preghiera. Non puoi guidare una vettura senza carburante, né lavorare a stomaco vuoto o pagare le bollette senza avere denaro sul conto bancario. Allo stesso modo non puoi vivere una vita cristiana vittoriosa senza pregare quotidianamente. 2) Egli si rifiutò di vivere secondo la Parola di Dio. Quando i genitori lo misero alle strette contestandogli la decisione di sposare la donna sbagliata, Sansone rispose loro: “«...mi piace»” (Giudici 14:3). Quando sei guidato dai sentimenti piuttosto che dalla Parola di Dio, “ti precipiterai” verso i problemi. Sembra strano ma una delle migliori definizioni del termine "disobbedienza" è “obbedienza incompleta". Non puoi scegliere i versetti biblici che più ti fanno comodo e trascurare gli altri! 3) Aveva lo spirito sbagliato. Mentre Giuseppe offrì il suo perdono a quanti gli avevano fatto del male, Sansone pregò di potersi vendicare. Ogni qualvolta darai spazio ai risentimenti, permetterai a qualcuno, che non sia Dio, di condizionare le tue azioni e soffrirai maggiormente. 4) Era spinto dall’avidità. Trattando con i Filistei, propose un enigma e scommise con loro, dicendo: "«...se non me lo potete spiegare, darete trenta tuniche e trenta vesti a me»” (Giudici 14:13). Ribatterai: “Che cosa centra questo?” Attento, se è successo a Sansone, può accadere anche a te!
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