Venerdì
07 Ottobre 2016
"Egli ha il suo ventilabro in mano, netterà interamente la sua aia, raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile". (Matteo 3:12)
L'AIA DI DIO (I)
Diversi anni fa, la trebbiatura avveniva attraverso il semplice impiego del lavoro dell'uomo. Non c'erano macchinari o attrezzature particolari per facilitare questo compito. Le abitudini, poi, variavano da paese a paese. Ricordo di un modo alquanto inconsueto di separare la pula dal grano. Venivano ammucchiate le spighe in un grande spiazzo e disposte in forma quadrata. Al centro si poneva un uomo che con le redini in una mano e la frusta nell'altra guidava i muli dando inizio alla battitura. La frusta serviva per mantenere il tempo e non per picchiare i muli. Dopo ore di lavoro l'uomo si muniva di una larga pala di legno e gettava in aria tutto l'insieme, lasciando che il vento compisse la sua opera. Il grano, essendo più pesante, ricadeva su se stesso, la paglia formava un mucchietto poco distante e la pula, la parte più leggera, si depositava ancora oltre. La pula formava il mucchio più grande ed era, normalmente, destinata al fuoco.

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