Mercoledì
07 Maggio 2014
SCEGLIERE IL PROPRIO CAMPO
Il rispetto dei diritti dell'uomo implica la libertà di pensiero e nei nostri paesi permeati di indipendenza e d'individualismo, tutte le opinioni e quelle contrapposte ne approfittano per esprimersi diffusamente, sia in campo religioso che in ogni altro. Ma, tutto ben considerato, l'uomo ha veramente il diritto di pensare ciò che vuole? No, per il fatto che Dio ci ha dato la Sua Parola che è la Verità. Dio non è tollerante. Egli condanna severamente l'indifferenza a Suo riguardo. Ci vuole impegnati e zelanti per Lui, perché sa molto bene su quale fatale pendio rischiano di trascinarci la tiepidezza e il compromesso. Ciò che l'uomo qualifica come tolleranza copre in effetti, molto spesso, un'assenza di convinzioni, colpevole davanti a Dio. Quando Giosuè incontra, davanti a Gerico, un uomo con la spada in mano, gli chiede senza indugi: "Sei tu dei nostri, o dei nostri nemici?"(Giosuè 5:13). La vita cristiana è anch'essa una lotta in cui la neutralità non esiste: o si è per Cristo o contro di Lui; per Cristo che il mondo ha rigettato, o per il mondo che l'ha respinto e lo respinge ancora. Vi sono solo due campi fra i quali scegliere. La carità cristiana è sovente un pretesto invocato per tollerare il male sprezzando la gloria di Cristo e la verità di Dio. "L'amore si rallegra (o gioisce) con la verità" (1 Corinzi 13:6). Credenti, abbiamo delle convinzioni ferme basate sulla Parola di Dio e che esse dirigano la nostra vita!