Domenica
05 Febbraio 2023
Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? (Salmo 139:7)
SCAPPARE O ARRENDERSI A DIO?
Davide pone a sé stesso la domanda, non perché volesse sfuggire a Dio. Piuttosto perché desidera una più profonda comunione con Lui! Leggendo attentamente, egli parla dell'onniscienza di Dio. Dio conosce tutti e bene, nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. Dove potrei andarmene? Poi parla dell'onnipresenza di Dio, che si trova in cielo, nel soggiorno dei morti, agli estremi confini del mare, fra le tenebre e nella luce. Davide considera poi l'opera armoniosa di Dio, che ci ha creati. Egli ci conosce molto bene. Poi, il salmista parla anche della preconoscenza di Dio, che sa dei nostri giorni e del nostro futuro. Insomma, Dio sa tutto ed è dappertutto! Dove potrei andarmene? Non soltanto non posso, ma neppure voglio andarmene altrove. Dio non è un nemico astioso da cui fuggire, bensì l'amorevole Signore presso cui rifugiarsi. Davide, in definitiva, si getta nelle braccia di Dio per essere esaminato, corretto e guidato per la vita eterna. Così, quando Cristo domanda ai dodici discepoli: "Non volete andarvene anche voi?" Simon Pietro, come il salmista, gli risponde: "Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna" (Giovanni 6:67, 68).
Copia