Domenica
04 Febbraio 2018
"E asciugherà ogni lacrima dagli occhi loro e la morte non sarà più né ci sarà più cordoglio, né grido, né dolore, poiché le cose di prima sono passate." (Apocalisse 21:4)
GIOIA ETERNA
La serenità del cristiano, nella vita e nella morte, trova la sua spiegazione nella speranza: Gesù Cristo. Il credente accetta la vita con i suoi impegni e le sue difficoltà, perché sa che è un percorso obbligatorio che lo porta verso la "gloria" ed egli guarda serenamente alla morte perché non vede in essa una nemica, ma un'ancella che lo introduce alla presenza del Signore: "Nella casa di mio Padre ci sono molte stanze ed io vado a prepararvi un luogo". Con queste parole Gesù si è accomiatato dai Suoi discepoli, precisando: "Io tornerò di nuovo e vi accoglierò presso di me affinché dove sono io siate anche voi". Il piano della salvezza ha la sua conclusione nella "Gloria". Il credente sperimenta sin da quaggiù gli effetti benefici dell'opera divina, ma non è stato chiamato soltanto per godere in questa vita terrena. Cristo ci vuol far vedere la Sua gloria e vuole che ne abbiamo parte con Lui nell'eternità (cfr. Apocalisse 22:1-5).

Copia