Lunedì
04 Novembre 2013
"E Gesù: «Dici: "Se puoi!" Ogni cosa è possibile a chi crede». Subito il padre del bambino esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità»" (Marco 9:23-24)
Tornano a valle e trovano una situazione critica da risolvere, un caso di malattia, ma scopriamo che non solo per quelle malattie era venuto Gesù, ma per una ben più grave che si chiama INCREDULITA’, per sanare le nostre esistenze e portare salute. Gesù si rivolge agli astanti, ferma la contesa autorevolmente come nel tempio quando fece pulizia e si prepara all’azione: 1. mediante la Parola si rivolge al padre e sottolinea la più grave malattia del secolo; 2. produce quella fede operante che sana il piccolo fanciullo; 3. conferma il risultato del Suo intervento estendendo una testimonianza di salvezza nel Suo Nome a quanti avevano assistito. Ci conceda Dio di essere liberati dall’incredulità, dal peccato che ci separa dalla verità e di poter essere diretti protagonisti delle meraviglie che Egli desidera compiere in noi. Attraverso una semplice ma risoluta preghiera, possiamo gustare una nuova vita ricca di pace e di gioia, con la certezza di vita eterna che dimora ora costantemente nella nostra vita. Sicuramente non saremo immuni dalle svariate prove della vita, ma Colui che può ogni cosa veglia su di noi e nel momento opportuno Egli opererà.