Giovedì
02 Febbraio 2023
Dio il Signore chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?" (Genesi 3:9)
DOVE SEI?
Questa è la domanda di Dio all'uomo d'ogni tempo. Sedotto insieme alla donna, l'uomo pecca e, per il senso di colpa e la vergogna che gravano su loro, si nascondono miseramente fra gli alberi del giardino, coperti con foglie di fico. Dio li cerca, non perché non sappia dove siano, ma per parlare personalmente al loro cuore "Dove sei?" Non li chiama per nome "Adamo" o "Eva", lì non c'è nessun altro e la coscienza non può confondersi con altri, sa che è Dio a parlare. Così l'uomo "deve" rispondere, anche se schermendosi con il solito metodo dello scaricabarili. Lo stesso fa la donna, senza assumersi responsabilità personali. Il Signore, perché li cerca, dunque? Perché li interroga? Per condannarli? Certamente, in quel caso, anche per questo. Essi, infatti, non si riconoscono colpevoli e non chiedono minimamente perdono. Dio, però, subito dopo promette l'arrivo di Colui che avrebbe schiacciato la testa al serpente antico. Dio, allora e oggi, interroga l'uomo: "Dove sei?" affinché questi sia consapevole della mortale solitudine in cui lo ha trascinato il peccato e, rispondendo al messaggio divino, trovi la via della salvezza.

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