Domenica
16 Novembre 2025
L'infermo gli rispose: "Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me" (Giovanni 5:7)
SCONFIGGERE LA SOLITUDINE
"Io non ho nessuno…", è la malinconica dichiarazione di tanti che si ritrovano soli nei momenti in cui hanno più bisogno di avere qualcuno accanto. Si può vivere una solitudine spirituale, quando nessuno capisce le nostre crisi interiori né trova le parole per affrancarci dai sensi di colpa e riempire il vuoto della nostra anima. Vi è una solitudine morale, che genera un dolore inconsolabile e devasta l’umore, allontanando dagli altri ed ergendo barriere di incomunicabilità perfino tra i parenti più stretti. La solitudine è assaporata nel bisogno materiale, quando nessuno si prende cura di noi nelle nostre infermità e nessuno s’interessa ai nostri problemi. L’uomo paralitico giaceva nell’amara convinzione che sarebbe dovuto rimanere sempre da solo. Il Signore, però, è colui che infrange il muro della solitudine in ogni sua causa e forma. Oggi Gesù è venuto a te con lo stesso scopo. Invoca il Suo nome perché ti illumini con la Sua Parola e scaldi il tuo cuore con la Sua presenza.