Sabato
10 Settembre 2022
Gettando dunque lungi da voi ogni malizia, e ogni frode, e le ipocrisie, e le invidie, ed ogni sorta di maldicenze… (1° Pietro 2:1)
NON ESSERE INVIDIOSO
Si pensa che si possa coltivare una “sana” invidia, quale incentivo a procacciare quello che altri godono. A dire il vero, giudicando dalla “compagnia” in cui la mette l’apostolo, l’invidia ha poco o nulla di buono e ancor meno di santo. L’invidia non ha forme benigne e maligne: essa è un virus che genera sempre mali spirituali e pure fisici. L’invidia è portatrice di miopia, perché fa evidenziare i progressi altrui, ma sminuisce la profonda e fiduciosa resa a Dio che ne è alla base. L’invidia reca ribellione, perché sottovaluta la sovrana volontà del Signore che può aver previsto certe cose per altri ma non per noi. L’invidia ha il seme della vanagloria e dell’egocentrismo, preferendo gli onori individuali, alla possibilità di gioire per quanto Dio ha donato a ciascuno per essere reciprocamente di benedizione. Se l’odio giunge a far godere delle disgrazie altrui; l’invidia ne è intima compagna, facendo provare sofferenza a causa del bene di altri. Riscontri, in te, qualche forma di tale sentimento? Esaminati dinanzi alla Parola di Dio: “l’amore non invidia”. Amore ed invidia non possono convivere nel cuore: amare Dio ed il prossimo è il segreto per vincere l’invidia!
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