Mercoledì
21 Settembre 2016
"Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla." (Giovanni 15:5)
LA VITE E I TRALCI
In questi versetti il Signore usa un paragone molto familiare a noi tutti: la vite e i tralci. Soprattutto in Palestina, questa coltura, aiutata dal suolo e dal clima, era molto diffusa. Di tutte le piante coltiva.te, la vite è quella che esige maggior cura. La vite e i tralci sono unite l'una all'altra. L'una non ha senso senza l?altro. E proprio così sono i credenti con il Signore: uniti inseparabilmente. La vite è la base, i tralci sono lo strumento per portare frutto. I tralci sono indispensabili affinché il grappolo cresca, maturi e venga raccolto per essere utilizzato. Noi, in quanto discepoli di Gesù, in quanto tralci dobbiamo preoccuparci di portare buon frutto affinché altri e noi stessi possiamo goderne. Se i tralci non sono ben collegati alla vite seccheranno, non riusciranno a ricevere da questa il nutrimento che li sostenterà. E lo stesso vale per noi. Se ci allontaniamo dal nostro Creatore, colui che ci dona tutto in abbondanza, non riusciremo a mantenerci saldi. Lontani dal Signore non si ha pace vera, amore puro e sicura consolazione. Lontano da Lui potremo solo ricevere apparenza di tutto ciò, ma non vera sostanza. Ammettiamo di aver bisogno di Lui e tutto sarà più facile. Il primo passo spetta solo a te!

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