
Parole di Vita
Meditazione del 04 aprile 2022
Lo fece vestire di abiti di lino fino (Genesi 41:42)
LA VESTE DI GIUSEPPE
La terza veste che Giuseppe indossò era: La veste della chiamata. Visto che Giuseppe onorò Dio nelle circostanze più difficili, salì infine sul trono d'Egitto, indossando la veste della sovranità e compiendo la sua chiamata. Le prove e le tentazioni che affronti vanno oltre il tuo futuro. Ti preparano alla tua chiamata! Tutta la tua vita può essere la preparazione ad uno scopo, ad un incarico. Maggiore è il compito, maggiore sarà l’attacco contro di te. Per cinque volte in Genesi 39 è scritto: “Il Signore era con Giuseppe”. Ma questo non lo risparmiò dall’essere tradito dalla sua famiglia; dalle continue tentazioni della moglie di Potifar; da calunnie e da un’ingiusta condanna; dalla delusione procurata dal compagno di prigione. Guardandosi indietro, comunque, Giuseppe comprese il senso di quelle esperienze; erano “la sua formazione per regnare”. Quando gli chiesero perché usasse soltanto legno di alberi sopravvissuti a grandi tempeste per costruire i suoi violini, Stradivari rispose: “Il legno battuto dalle intemperie suona la musica più dolce”. Quindi persevera, continua a fidarti di Dio, e canterai un canto di vittoria.
Meditazione del 03 aprile 2022
T'insegnerò quello che dovrai dire (Esodo 4:12)
DIRE LA COSA GIUSTIA
A volte siamo costretti ad affrontare una persona per stabilire i limiti necessari e salutari, o per tenerla lontana da situazioni dannose e dolorose. Gesù, però, parlava molto più frequentemente con compassione che attraverso scontri e condanne. Dio avverte: “Se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri” (Galati 5:15). La forza per resistere ad appetiti naturali viene dal soddisfare questa fame altrove. Scrive il salmista: “Provate e vedrete quanto il Signore è buono!” (Salmo 34:8). La natura che nutriamo è quella che cresce vigorosa e, se non siamo vigilanti, possiamo ricadere facilmente nelle vecchie abitudini. Siamo chiamati ad aiutare i fratelli e le sorelle colti dal peccato, così come dobbiamo stare all’erta: “Bada bene ... che anche tu non sia tentato” (Galati 6:1). Caro lettore, non evidenziare gli errori degli altri quando sbagliano, ma aiutali con spirito cristiano a rialzarsi. Dio agisce con i Suoi figli sempre con misericordia e noi siamo chiamati a relazionarci con gli altri nello stesso modo del nostro Padre celeste.
Meditazione del 02 aprile 2022
Correggi tuo figlio; egli ti darà conforto e procurerà gioia al tuo cuore (Proverbi 29:17)
EDUCARE I FIGLI NEL MODO GIUSTO
Un figlio che è stato corretto vi darà gioia e riposo, un figlio che non è stato corretto non vi darà né gioia né riposo. Non lo si può portare né lasciare da nessuna parte. Salomone sostiene che “chi risparmia la verga odia suo figlio, ma chi lo ama lo corregge per tempo” (Proverbi 13:24). La violenza sui figli è riprovevole e lo è anche la negligenza verso di loro. Senza disciplina, prepari tuo figlio ad una vita di dolore. Pensa al loro futuro! Dio disciplina i Suoi figli, tu sei forse più saggio di Lui? La Bibbia dice: “Qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia ... in seguito tuttavia produce ... pace e giustizia” (Ebrei 12:11). La Bibbia afferma: "La follia è legata al cuore del bambino, ma la verga della correzione l’allontanerà da lui" (Proverbi 22:15). Un figlio senza limiti è come una casa senza mura, non c’è protezione dalle influenze esterne. Nessuno si sente al sicuro. Quindi rivolgiti a Dio oggi. Egli è un padre, ha Egli stesso i propri figli e ti aiuterà a crescere i tuoi nel modo giusto. Caro lettore, agisci con i tuoi figli così come il Padre celeste si relaziona con i Suoi!
Meditazione del 01 aprile 2022
Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù (Galati 5:1)
LIBERI DALLA SCHIAVITÙ RELIGIOSA
Alcuni di noi trovano difficile permettersi di pensare, dire o vivere con gioia determinate cose perché temono la disapprovazione degli altri. Viviamo secondo le convinzioni altrui invece che secondo le nostre. Nessuna schiavitù è più forte di quella religiosa! Paolo apostrofò duramente i Galati, perché cercavano di controllare la vita delle persone, forzandole a vivere secondo le tradizioni giudaiche invece che secondo la grazia dell'Evangelo. Preoccupati meno dl quello che pensano gli altri e più di quello che Dio pensa della tua vita. In realtà, ciò che infastidisce molte persone religiose è che tu faccia cose che loro non possono fare, perché non permettono a sé stesse di vivere con gioia la loro libertà in Cristo. Attenzione, non significa tollerare il peccato o pratiche non scritturali. Ma se non cammini secondo la Scrittura passerai la vita ad aspettare il “momento giusto” o il “momento in cui più persone capiranno”. Ed infine ti guarderai indietro con rimpianto. Non permetterlo. Caro lettore, vivi la tua fede in Cristo secondo la Parola di Dio e avrai con il Signore un rapporto di profonda e benedetta comunione.
Meditazione del 31 marzo 2022
E ritengo che sia giusto ... Di tenervi desti (2° Pietro 1:13)
RICORDA A TE STESSO CHE DIO È FEDELE
Forse hai già imparato molto sulla fiducia che si deve avere in Dio in ogni frangente della vita, oppure hai già vissuto esattamente ciò che mette alla prova la tua fede nel Signore. La fiducia che non può essere smossa viene soltanto da una fede che è stata così severamente scossa da essere ormai sicura, certa e salda. La nostra più grande preoccupazione è che le nostre necessità terrene vengano soddisfatte, ma la più grande preoccupazione di Dio è che la nostra fede cresca, si rafforzi e divenga matura. La Parola di Dio afferma in maniera lapidaria: "Senza fede è impossibile piacere a Dio” (Ebrei 11:6). Ecco perché l'apostolo Pietro scrive: “Perciò avrò cura di ricordarvi continuamente queste cose, benché le conosciate e siate saldi nella verità che è presso di voi. E ritengo che sia giusto ... di tenervi desti ricordandovele" (II Pietro 1:12, 13). Perciò continua a ricordare a te stesso che Dio è fedele. Caro lettore, la sicurezza per la tua vita, anche nei momenti più difficili, non dipende dalle tue capacità, dalle risorse umane, ma unicamente dalla fedeltà di Dio nei tuoi riguardi secondo la Sua Parola.
Meditazione del 30 marzo 2022
Se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio (1° Pietro 2:20)
IL TUO BENE E LA SUA GLORIA
Molte delle persone che ammiriamo nella Scrittura sono state maltrattate ingiustamente. E Dio lo permise. Pensa a Daniele nella fossa dei leoni e a Giuseppe in prigione; non lo meritavano. È scritto: “Ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio. Infatti a questo siete stati chiamati, poiché anche Cristo ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio perché seguiate le sue orme” (I Pietro 2:20, 21). Notate il verbo “chiamati” a superare le difficoltà. La tua sofferenza ha uno scopo e nulla può toccarti senza prima essere passato tra le mani amorevoli del nostro Padre Celeste. Lui sa; ogni cosa che sopporti ti prepara a servirLo meglio. L'apostolo Paolo dice: “Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato! Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio il messaggio fosse pienamente proclamato” (II Timoteo 4:16, 17). Sia che Dio ti tragga fuori da quella situazione, sia che permetta che tu la attraversi, fidati di Lui. Dio agisce per il tuo bene e per la Sua gloria.
Meditazione del 29 marzo 2022
Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso (Salmo 89:34)
RIVOLGITI ALLA PAROLA DI DIO
I medici specialisti affermano che tutti noi nel corso della vita sperimentiamo una forma di depressione. Una parte significativa della popolazione si sveglia al mattino in una nuvola grigia di tristezza. Forse sei uno di loro. Che cosa fare, allora? Rivolgiti all'unica fonte di forza, speranza ed incoraggiamento che non fallisce mai: la Parola di Dio. IL Signore dice: “Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso”. Se oggi ti senti giù, demoralizzato anche se non stai affrontando situazioni particolarmente pesanti, ecco alcune promesse della Scrittura su cui appoggiarti: “Mandò la sua parola e guarì, li salvò dalla morte” (Salmo 107:20). “Ah, se non avessi avuto fede di vedere la bontà del Signore sulla terra dei viventi!” (Salmo 27:13). “lo t’invoco nel giorno della mia angustia, perché tu mi risponderai” (Salmo 86:7). “Ecco, la mano del Signore non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire” (Isaia 59:1). "Io entrerò nelle prodezze del Signore Iddio” (Salmo 71:16 D.). Caro lettore, soltanto nella Parola di Dio troverai tutte le risposte per il tuo cuore e ciò che necessita per il tuo bene spirituale.
Meditazione del 28 marzo 2022
Essendo stati creati ... per fare le opere buone (Efesini 2:10)
LO SCOPO DELLA TUA VITA
La Bibbia dice che “siamo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo”. Prima di decidere la tua professione o ciò a cui dedicherai la vita, cerca la guida di Dio. Niente può sostituire la conoscenza della Sua volontà. Se la ignori, è probabile che sprecherai la vita in cose non adatte a te. E nonostante ottimi guadagni e grandi soddisfazioni lavorative, avrai sempre un senso di vuoto e profonda insoddisfazione del cuore. Ecco quattro domande per identificare lo scopo della tua vita: Primo: che cosa cerco? Tutti abbiamo grandi desideri nel cuore; qualcosa che parla ai nostri più intimi pensieri, aspirazioni e sentimenti e che accende la nostra anima. Secondo: perché sono stato creato? Pensa al tuo unico mix di abilità, relazioni, risorse, alla tua storia personale e alle opportunità attorno a te. Questi sono tutti segnali direzionali. Terzo: credo nel mio potenziale? Un uomo disse: “Nessuno può agire regolarmente in modo incoerente con la percezione che si ha di sé stesso”. Quarto: quando dovrei iniziare? La risposta è facile: "Adesso!”
Meditazione del 27 marzo 2022
Ed essi cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via (Marco 5:17)
VAI VIA!
La Bibbia dice che "quelli che avevano visto raccontarono loro ciò che era avvenuto all'indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via” (Marco 5:16, 17). Avevano appena assistito ad un miracolo sorprendente, eppure “cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via”. Forse avevano paura che Gesù interferisse coi loro mezzi di sostentamento, come aveva fatto con il proprietario dei maiali. Oppure pensavano che fosse troppo potente e imprevedibile e non volevano che si intromettesse nelle loro vite. In ogni caso, non volevano niente di ciò che Gesù aveva da offrire. “Vai via, Dio!”. Forse non hai usato queste esatte parole, ma ci sono aree nella tua vita nelle quali non vuoi coinvolgere Dio? Egli vuole tutto, non soltanto una parte di te, vuole essere il Signore di ogni aspetto della tua vita, anche di quelle aree dove vorresti essere lasciato solamente con te stesso e tuoi espedienti. Caro lettore, sei disposto ad accogliere Gesù nella tua vita perché Egli abbia il pieno controllo o Lo inviti ad andarsene? A te la scelta e la decisione!
Meditazione del 26 marzo 2022
Signore, tu sei stato per noi un rifugio d’età in età (Salmo 90:1)
IL RIFUGIO SICURO
Davide scrisse: “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse ... a una città da abitare” (Salmo 107:4, 7). Le nostre anime hanno bisogno di un posto dove riposare, un posto dove poter deporre le preoccupazioni, la stanchezza, le frustrazioni. "L’anima mia langue e vien meno, sospirando i cortili del Signore; il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al Dio vivente” (Salmo 84:2). Riconoscendo che le nostre anime necessitano di un posto da chiamare “casa”, Gesù disse: “Dimorate in me, e io dimorerò in voi” (Giovanni 15:4). Dio non ti invita come ospite, ma come familiare. Caro lettore, trova sempre e soltanto il tuo rifugio nel Signore. Trasforma la tua fede in un "fatto presente” e dichiara: “Il Signore è ora il mio rifugio sicuro e permanente". Ripetilo tutte le volte necessarie. Afferra la promessa: “Signore, tu sei stato per noi un rifugio d’età in età”.