Lunedì
24 Febbraio 2025
ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere (Giobbe 19:25)
CERTEZZE IN TEMPI DI DUBBI
Giobbe fu in grado, per grazia di Dio, di fondare la sua vita su tre solidi pilastri. Il primo è la Rivelazione: "Io so che il mio Redentore vive". Egli non giunse a tale conclusione per via d’intuizione, Dio stesso gli si era rivelato quel tanto che bastò a sorreggerlo durante la prova. Il secondo cardine è quello della Redenzione. Giobbe era profondamente consapevole che nessuno, più di Dio, poteva difendere la sua causa e la sua vita. Egli ancora non sapeva (noi si) che c’è "un uomo" il quale ci rappresenta presso Dio: Gesù Cristo, il Redentore! Infine, il patriarca fu sorretto dalla speranza della Risurrezione che gli fece dire: "…lo contempleranno gli occhi miei, non quelli d'un altro…" (v. 27). È la vittoria della fede sulla morte che, seppure uccide il corpo, non intacca la speranza della vita eterna. E tu, puoi dire: "Io so che il mio Redentore vive"? Se non è così, oggi puoi conoscerlo di persona. Cristo Gesù può redimerti dal peccato e dalle sue conseguenze; oggi stesso può darti la certezza della vita eterna! Affidati a Lui ed i tuoi pensieri si eleveranno al di sopra di ogni circostanza per contemplarlo appieno.
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