Venerdì
04 Settembre 2020
O Signore, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa' ch'io sappia quanto sono fragile (Salmo 39:4)
UNA INSOLITA PREGHIERA
La preghiera, si sa, è adorazione a Colui che è al di sopra di ogni cosa: Dio. La preghiera è anche esporre al Signore le nostre necessità con la certezza che Egli può aiutarci e risolvere ciò che noi non siamo in grado di fare. Quando preghiamo, noi deponiamo ai piedi del Signore ogni nostra ansietà, ogni nostro timore e troviamo vittoria per i meriti di Cristo Gesù. Ma in questo testo notiamo che il salmista rivolge a Dio una richiesta apparentemente insolita: “Fa’ ch’io sappia quanto sono fragile”. Eppure non è una richiesta da trascurare perché elevandola a Dio e ottenendo risposta ad essa, noi sapremo dare il giusto valore ad ogni giorno, quindi cercare di fare la Sua volontà e non sprecare nulla del tempo che ci viene concesso, per vivere accanto a Lui e ricevere ogni giorno la Sua grazia nella nostra vita. Quando siamo consapevoli della nostra fragilità, eviteremo di innalzarci e sapremo mettere con umiltà l’intero essere nostro nelle Sue mani per realizzare che “Dio resiste ai superbi ma fa grazia agli umili”.
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