Mercoledì
20 Novembre 2019
"Ecco, la mano del Signore non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire;
ma le vostre *iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi piú ascolto" (Isaia 59:1-2)
UN MALE INCURABILE Gesù Cristo è venuto nel mondo per portarci la conoscenza di Dio. Come potrebbe il Creatore non interessarsi alla sua creatura? E, vedendola perduta, Egli ha voluto salvarla. In presenza della giustizia di Dio, ci rendiamo conto che siamo degli esseri colpevoli. Tra Dio e noi si erige una barriera insormontabile, è il peccato. Ciò che è terribile è che il nostro male è incurabile. Con qesto male gli uomini devono continuamente misurarsi in quanto esso si trova nel loro proprio cuore. Essi ne minimizzano la gravità, e ne fanno addirittura una distinzione tra peccato "veniale" e peccato "mortale", ma davanti a Dio ogni peccato è mortale, in quanto, per espiarlo, è stata necessaria la morte sulla croce di Gesù. Tutti gli esseri umani, come attesta La Scrittura, sono peccatori e, a questo titolo, meritano di essere eternamente separati da Dio. Non vi è dunque nessuna speranza per l'uomo? Non potrà dunque mai essere perdonato e sfuggire alla perdizione? Vi è la soluzione: la fede in Cristo Gesù!
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