Martedì
14 Agosto 2018
"L'uomo non è giustificato per le opere... ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù." (Galati 2:16)
A CHI È RISERVATO IL PARADISO?
Molte persone si fanno della grazia di Dio un'immagine molto personale. Per loro la salvezza si ottiene solo mediante molte opere, completate da un poco di grazia. Se la salvezza si ottenesse per mezzo delle proprie opere, chi potrebbe essere sicuro di aver raggiunto quella soglia minima che Dio richiede? Agli occhi dei nostri simili forse diamo l'impressione di avercela fatta, ma che valore può avere questa reputazione quando ci troviamo in presenza di Colui che sonda i cuori? Quando il giovane profeta Isaia fu posto davanti all'Iddio santo, egli che fino a quel momento aveva mantenuta una buona opinione di sé, fu obbligato ad esclamare: "Guai a me, sono perduto!" (Isaia 6:5). E' precisamente a coloro che si riconoscono perduti che è riservata la piena grazia di Dio. Anche Gesù ha dichiarato che non era venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento (Luca 5:32). Di quale giustizia poteva avvalersi il brigante sulla croce a cui Gesù promise il Paradiso il giorno stesso? Di nessuna, evidentemente! Solo attraverso Gesù ha avuto l'accesso in cielo. Questo vale anche per noi.
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