Lunedì
27 Novembre 2017
"A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di tutti si spezzarono." (Atti 16:26)
UN TERREMOTO BENEFICO
Paolo e Sila si trovano in carcere per aver liberato da possessione demoniaca una giovane, che, mediante capacità ricevute dal male, faceva l'indovina procurando molto guadagno ai suoi padroni. I due servi di Dio non si abbattono, ma pregano e cantano inni al Signore. Ecco che avviene questo strano terremoto che libera i carcerati ed apre le porte della prigione. Il termine terremoto evoca subito pensieri di distruzione, sofferenze e morte. Non ci sono terremoti benefici. Tuttavia, in questo caso, comprendiamo che si tratta della manifestazione della potenza di Dio a favore dei Suoi figli. Nella vita degli uomini ci sono dei legami che nessuno può spezzare e delle situazioni che nessuno può risolvere. Ciò che è impossibile all'uomo è però possibile a Dio (Efesini 1:18, 19). Dio è potente, ma anche saggio e pieno di amore. La Sua grande forza non ci schiaccia, bensì ci libera e ci sgombra il sentiero per proseguire il cammino. Seguiamo l'esempio di Paolo e Sila, non disperiamo, ma affidiamoci con tutto il cuore a Colui che può intervenire provocando un terremoto benefico nella nostra vita e nella nostra casa.
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